Peter Kohl

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Peter Kohl (Ludwigshafen am Rhein, 28 agosto 1965) è un imprenditore tedesco residente in Svizzera.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Peter è il più giovane dei due figli dell'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl e Hannelore Kohl, ed è fratello di Walter Kohl. Ha frequentato dapprima la Waldorfschule a Ludwigshafen, per poi diplomarsi nel maggio 1985 in un liceo di Mannheim. Successivamente è stato un soldato per due anni nella Bundeswehr. A partire dall'autunno del 1987 ha studiato al Massachusetts Institute of Technology e presso le Università di Vienna e Cambridge. Dopo aver trascorso molti anni a Londra, ora lavora come imprenditore indipendente vicino a Zurigo.

Dal 2001 è sposato con la banchiera turca Elif Sözen, che aveva conosciuto mentre studiava a Boston, negli Stati Uniti,[1] e con la quale ha una figlia, Leyla (*2002).[2] Dopo la morte di Helmut Kohl, Leyla Kohl visitò la casa del nonno a Ludwigshafen insieme a suo zio Walter Kohl e al cugino Johannes Kohl, e fu loro negato l'accesso alla casa dalla seconda moglie di Helmut Kohl, Maike Kohl-Richter.[3] Nell'anno della nascita di sua figlia ha pubblicato, insieme alla giornalista Dona Kujacinski per il gruppo editoriale Droemer Knaur, una biografia molto letta di sua madre, Hannelore Kohl,[4][5][6] che si era tolta la vita un anno prima.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Claudia Steiner: Christlich-islamische Fusion: Kohl-Sohn heiratet türkische Unternehmerstochter In: Der Spiegel 26 maggio 2001, accessibile al 1º giugno 2014. Dilek Güngör: Peter Kohl und Elif Sözen dürfen heiraten – Der Ex-Kanzler gab endlich seinen Segen Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive., Berliner Zeitung, 20 dicembre 2000
  2. ^ (DE) Enkeltochter heißt Leyla – „Hürriyet“: Helmut Kohl ist Großvater, Rheinische Post, 12 marzo 2002
  3. ^ (DE) Eklat nach Tod von Helmut Kohl: Sohn Walter Kohl wird von Grundstück verwiesen, su rtlnext.rtl.de.
  4. ^ (DE) Elisabeth von Thadden, Hannelore Kohl: Die Perfektionistin, su zeit.de, 14 giugno 2012. Ospitato su Die Zeit.
  5. ^ (DE) dpa newswire, Peter Kohl stellt Buch über seine Mutter Hannelore Kohl vor, su schwaebische.de. URL consultato il 5 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2018).
  6. ^ (DE) Kirsten Simon e Gregor Boldt, Die Leiden der Hannelore Kohl, in Westfälische Rundschau, Essen, Funke Medien NRW GmbH, 13 giugno 2011. URL consultato il 21 giugno 2017.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Peter Kohl, Dona Kujacinski: Hannelore Kohl. Droemer, München 2002; aktualisierte Neuausgabe: Knaur, München 2013, ISBN 978-3-426-78557-7.
Controllo di autoritàVIAF (EN3387211 · ISNI (EN0000 0000 5212 3775 · LCCN (ENnr2002018778 · GND (DE123717701 · J9U (ENHE987007401371205171
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