Pete Hamill

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pete Hamill nel 2007

William Peter Hamill, noto come Pete Hamill (Brooklyn, 24 giugno 1935Brooklyn, 5 agosto 2020), è stato uno scrittore e giornalista statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

William Peter Hamill è nato il 24 giugno 1935 a Brooklyn, primo di 7 figli[1], da William Hamill e Anne Devlin, immigrati d'origine irlandese[2].

Abbandonata a 16 anni una prestigiosa scuola cattolica per lavorare alla New York Navy Yard di giorno e studiare arte di notte, a 17 si è arruolato nella marina militare prima di studiare arte presso il Mexico City College un anno ed iniziare a lavorare come grafico e giornalista a New York[3].

I suoi primi incarichi come reporter sono stati al New York Post, al Daily News e al Newsday e successivamente è stato editor per 25 anni presso il New York Times e ha commentato e narrato i principali fatti di cronaca della nazione[4].

Ha esordito nella narrativa nel 1968 con il romanzo A Killing for Christ, storia di un complotto omicida contro il Papa, e in seguito ha pubblicato altri 7 romanzi, due raccolte di racconti, alcuni saggi e due autobiografie, A Drinking Life: A Memoir (1995) e Downtown: My Manhattan (2004)[5].

È morto in seguito ad una caduta nella sua abitazione di Brooklyn il 5 agosto 2020 all'età di 85 anni[6].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Pete Hamill ha avuto relazioni sentimentali con famose attrici e si è sposato due volte, la prima con Ramona Negron dalla quale ha avuto due figli, Adrienne and Deirdre, la seconda nel 1986 con la giornalista giapponese Fukiko Aoki[7].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • A Killing for Christ (1968)
  • The Gift (1973)
  • Il vagabondo del ring (Flesh and Blood, 1977), Milano, Corno, 1980 traduzione di Carlo Grimaldi
  • Loving Women (1989)
  • Neve d'agosto (Snow in August, 1998), Firenze, Salani, 1999 traduzione di Marina Astrologo e Massimo Birattari ISBN 88-8451-194-1.
  • Forever (2003)
  • North River (2007)
  • Tabloid City (2011)

Serie Sam Briscoe[modifica | modifica wikitesto]

  • Dirty Laundry (1978)
  • The Deadly Piece (1979)
  • The Guns of Heaven (1984)

Raccolte di racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • The Invisible City: Short Stories (1980)
  • Tokyo Sketches: Short Stories (1992)

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Why Sinatra Matters (1970)
  • Irrational Ravings (1971)
  • A Drinking Life: A Memoir (1995)
  • Piecework (1996)
  • News is a Verb (1998)
  • Diego Rivera (1999)
  • La vita, dopo (Raccolta di articoli), Milano, Ponte alle Grazie, 2002 traduzione di Laura Sgorbati Buosi ISBN 88-7928-597-1.
  • Downtown: My Manhattan (2004)

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Spur Award
  • 1971 vincitore nella categoria "Miglior sceneggiatura" con Doc[8]
Grammy Award
Premio Alex
  • 1998 vincitore con Neve in agosto[10]
George Polk Awards
  • 2013 vincitore nella categoria "Robert D. Spector Career Award"[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Legendary New York journalist and writer Pete Hamill dies at 85, su latimes.com, 5 agosto 2020. URL consultato il 13 luglio 2022.
  2. ^ (EN) Hamill, Pete 1935-, su encyclopedia.com. URL consultato il 13 luglio 2022.
  3. ^ (EN) Dan Barry, Pete Hamill: New York’s Columnist-Poet Who Never Forgot Where He Came From, su politico.com, 26 dicembre 2020. URL consultato il 13 luglio 2022.
  4. ^ Informazioni sull'autore, su archivio.festivaletteratura.it. URL consultato il 13 luglio 2022.
  5. ^ (EN) Michael Carlson, Pete Hamill obituary, su theguardian.com, 18 agosto 2020. URL consultato il 13 luglio 2022.
  6. ^ (EN) Chris Koseluk e Mike Barnes, Pete Hamill, Legendary New York Newspaperman, Dies at 85, su hollywoodreporter.com, 5 agosto 2020. URL consultato il 13 luglio 2022.
  7. ^ (EN) Thalia Beaty, Pete Hamill, legendary New York columnist, has died, su cbc.ca, 5 agosto 2020. URL consultato il 13 luglio 2022.
  8. ^ Western Film Highlights: The Best of the West, 1914-2001 di Henryk Hoffmann, p. 109, p. 109.
  9. ^ (EN) Premi e nomination, su grammy.com. URL consultato il 13 luglio 2022.
  10. ^ (EN) 1998 Alex Awards, su ala.org. URL consultato il 13 luglio 2022.
  11. ^ (EN) John Darnton, When journalist are news, journalism makes history, su liu.edu. URL consultato il 13 luglio 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN109984334 · ISNI (EN0000 0001 0933 9957 · Europeana agent/base/65929 · LCCN (ENn50018896 · GND (DE109743644 · BNE (ESXX1513247 (data) · BNF (FRcb12611856r (data) · J9U (ENHE987007449810905171 · NSK (HR000390504 · NDL (ENJA00442299 · CONOR.SI (SL11464291 · WorldCat Identities (ENlccn-n50018896