Pavle Marković-Adamov

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Pavle Marković-Adamov

Pavle Marković-Adamov, oppure Paja Marković-Adamov (Novi Karlovci, 3 novembre 1855Sremski Karlovci, 27 gennaio 1907), è stato uno scrittore e drammaturgo serbo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pavle Marković-Adamov fondò nel 1895 e diresse, fino alla sua morte, la rivista letteraria Brankovo rotondo (Brankovo kolo),[1][2]che nel corso degli anni presentò le traduzioni delle opere di Anton Pavlovič Čechov, Lev Tolstoj, Aleksandr Sergeevič Puškin e Nikolaj Vasil'evič Gogol'.[3]

La sua carriera scolastica incluse gli studi a Novi Karlovci e a Novi Sad, la frequentazione della Facoltà di Filosofia a Graz e a Vienna.[1][2]

Una volta terminati gli studi incominciò a lavorare come professore al Ginnasio di Karlovci, insegnando letteratura serba, latina e greca.[1][2]

Oltre a queste lingue, conosceva anche il tedesco, l'ungherese e il ceco.[1]

Fu uno dei promotori del trasferimento dei resti del poeta Branko Radičević da Vienna a Stražilovo nel 1883.[1]

L'attività letteraria di Marković-Adamov agli esordi si concretizzò nelle traduzioni di Friedrich Schiller, Heinrich Heine e di altri poeti, nel pieno rispetto dello spirito lirico romantico.[1][4]

Anche i suoi primi versi giovanili compresi nel volume Canti di speranza (Nadanove pesme, 1877), seguirono uno stile romanticheggiante.[4]

Se i primi lavori in prosa evidenziarono atmosfere romantiche, ben presto Marković-Adamov sviluppò il suo stile avvicinandosi ad una scrittura naturalistica, la cui fonte veniva attinta dalla realtà quotidiana del mondo contadino.[4][5]

I suoi racconti raccolti in Immagini e figure della vita serba (Slike i prilike iz srpskoga života, 1883), e nei due volumi Al villaggio e alla filatura (Na selu i prelu, 1886, 1888), si contraddistinsero per la caratterizzazione dei personaggi e di scene prese dal mondo rurale, anche se la scrittura presentò elementi sentimentali e finalità moralistiche.[4]

Tra gli altri lavori di Marković-Adamov si può menzionare il romanzo Lo spirito del tempo (Duh vremena) e il dramma Il pop Dobroslav (Pop Dobroslav),[4]rappresentato al Teatro nazionale a Belgrado nel 1895.[1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Canti di speranza (Nadanove pesme, 1877);
  • Immagini e figure della vita serba (Slike i prilike iz srpskoga života, 1883);
  • Al villaggio e alla filatura (Na selu i prelu, 1886-1888);
  • Il pop Dobroslav (Pop Dobroslav, 1895).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (BS) Pavle Marković Adamov, su sr-rs.facebook.com. URL consultato il 12 gennaio 2019.
  2. ^ a b c (BS) Tajne Dedinja: Da li je Drajzer bio Nemac?, su naslovi.net. URL consultato il 12 gennaio 2019.
  3. ^ (BS) Brankovo kolo, su srpskilegat.rs. URL consultato il 12 gennaio 2019.
  4. ^ a b c d e le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 288.
  5. ^ (BS) Paja Marković-Adamov, su infobiro.ba. URL consultato il 12 gennaio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (HR) Gojko Desnica, Književnost srpskog naroda 1170-1940, Zajednica pisaca, 1983.
  • (EN) Jovan Deretić, Literature in the Eighteenth and Nineteenth centuries, in The history of Serbian Culture, Rastko, 1995.
  • (SR) Jovan Deretić, Историја српске књижевности (Storia della letteratura serba), Нолит, 1983.
  • (HR) Jovan Deretić, Put srpske književnosti: identitet, granice, težnje, Srpska književna zadruga, 1996.
  • (EN) Ante Kadić, Contemporary Serbian Literature, Mouton, 1964.
  • (SR) Marija Kleut, Српска народна књижевност (Letteratura popolare serba), Издавачка књижарница Зорана Стојановића, 2001.
  • (SR) Predrag Palavestra, Историjа модерне српске књижевности: Златно доба 1892-1918 (Storia della moderna letteratura serba: L'età d'oro 1892-1918), Српска књижевна задруга, 1986.
  • (SR) Pavle Popović, Преглед српске књижевности (Revisione della letteratura serba), Завод за уџбенике и наставна средства, 1999.
  • (SR) Jovan Skerlić, Romantizam, realizam (iz Istorije nove srpske književnosti), Belgrado, Kultura, 1962.
  • (SR) Dragiša Živković, Српска књижевност у европском оквирy (Letteratura serba nel contesto europeo), Српска књижевна задруга, 2004.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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