Pasquale Poerio

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Pasquale Poerio

Sindaco di Casabona

Sindaco di Isola di Capo Rizzuto
Durata mandato8 maggio 1975
10 maggio 1978
PredecessoreBruno Riillo
SuccessoreRuggiero Gualtieri

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato1963 –
1968
LegislaturaIV
Gruppo
parlamentare
Gruppo Comunista
CircoscrizioneCalabria
CollegioCatanzaro
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato1968 –
1976
LegislaturaV, VI
Gruppo
parlamentare
PCI
CoalizioneCOM
CircoscrizioneCalabria
CollegioCrotone
Incarichi parlamentari
Membro dal 5 luglio 1968 al 17 luglio 1968
Segretario dal 18 luglio 1968 al 27 ottobre 1970
Vicepresidente dal 28 ottobre 1970 al 24 maggio 1972
Membro dal 22 giugno 1971 al 24 maggio 1972
Membro dal 4 luglio 1972 al 4 luglio 1976
Membro dal 25 luglio 1972 al 4 luglio 1976
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPCI
ProfessioneSindacalista

Pasquale Francesco Poerio[1] (Casabona, 1º ottobre 1921Catanzaro, 29 novembre 2002) è stato un sindacalista e politico italiano, già deputato e senatore della Repubblica Italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sindacalista e dirigente del PCI calabrese, Pasquale Poerio frequentò il liceo classico dopodiché si iscrisse alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Bari, ma non conseguì mai la laurea per dedicarsi a tempo pieno alla sua passione, la politica.

Si schierò a fianco dei contadini calabresi per strappare le terre incolte ai latifondisti e ridare dignità e sviluppo a livello sociale, culturale ed economico alla classe operaia e contadina. Fu presidente regionale dell'Alleanza Nazionale dei Contadini della Calabria. Dal 1955 al 1963 è segretario generale della Camera del Lavoro-CGIL di Catanzaro.

Nel 1963 fu eletto deputato e poi senatore nelle altre due legislature consecutive (V e VI) sempre tra le file del PCI. Fu dirigente del partito in Calabria e a Crotone, sindaco e consigliere comunale di Isola di Capo Rizzuto e sindaco di Casabona; ha militato poi nel PDS dopo lo scioglimento del PCI.

Morì a Catanzaro il 29 novembre 2002.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Repubblica italiana, 1948-1998: 50 anni di Parlamento, governi, istituzioni, La navicella / INI, Istituto nazionale dell'informazione, Roma, Editoriale italiana, 2000, p. 575.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN305358441 · ISNI (EN0000 0004 2018 4310 · SBN TO0V361394 · WorldCat Identities (ENviaf-305358441