Paolo Petti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Paolo Petti (Ripalimosani, 22 settembre 193716 giugno 2012) è stato uno scenografo e artista italiano.

Ha realizzato le sue scenografie per la Rai, per il mondo del teatro, per il cinema d'autore e per installazioni artistiche e mostre d'arte.

Si è occupato di promozione territoriale e culturale del Sannio e delle sue città.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si trasferì ad Airola, in provincia di Benevento, dove in seguito ha vissuto. Nel 1961 si diplomò presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, specializzandosi in scenografia. Nello stesso anno vinse una borsa di studio presso il Teatro di San Carlo di Napoli. Nel 1965 in seguito ad un concorso iniziò a lavorare per la Rai partecipando alla realizzazione delle scene di episodi della serie Vivere insieme di Ugo Sciascia.

Per la Rai ha realizzato circa 70 lavori di scenografia per commedie teatrali, film, sceneggiati, tv dei ragazzi. Tra i suoi lavori più noti sul piccolo schermo si annoverano: I ragazzi di Padre Tobia (1968) ideato da Mario Casacci e Alberto Ciambricco per la regia di Italo Alfaro; Saturnino Farandola (1977) di Albert Robidà, con Mariano Rigillo per la regia di Raffaele Meloni.

Negli anni '70 intraprese una lunga collaborazione con il regista Carlo Quartucci, tra i maggiori esponenti del teatro d'avanguardia in Italia.

Per il teatro, a partire dal 1979, ha realizzato le scene di prestigiosi spettacoli di Mariano Rigillo come: Pescatori di Raffaele Viviani, L'arbitro di Gennaro Pistilli, Zingari di Raffaele Viviani, Nozze di sangue di Federico García Lorca, Enrico IV di Luigi Pirandello, Osteria di campagna di Raffaele Viviani, Il Socrate immaginario opera lirica di Giovanni Paisiello su libretto di Giovanni Battista Lorenzi e Ferdinando Galiani.

Ha realizzato le scene per spettacoli televisivi di varietà, trasmesse in diretta dall'Auditorium Rai di Napoli, dimostratisi di successo quali Un'estate al Massimo (1991) di Massimo Ranieri, con Feliciana Iaccio e Massimo Ranieri (diretta dall'Auditorium RAI di Napoli), Avanspettacolo (1992) di Dino Verde, Cocco (1998) di Pier Francesco Pingitore e Renzo Arbore.

Ha collaborato per diverse installazioni artistiche, tra le quali si ricorda la realizzazione della Montagna di Sale firmata dall'artista Mimmo Paladino, realizzata nel 1995 a Napoli in Piazza del Plebiscito, replica dell'opera di Palladino del 1990 che si trova a Baglio Di Stefano nei pressi di Gibellina.

Ha coordinato il laboratorio di scenografia nel 1998 per il Sannio Film Fest di Sant'Agata de' Goti. Ha diretto i laboratori di scenografia per il progetto Technè (Ministero del Lavoro) nel 2006.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il caso Ettore Grande (1985), su bfi.org.uk.
  2. ^ Produzione RAI, su paolopetti.it.
  3. ^ Produzione RAI, su paolopetti.it.
  4. ^ Mostra di Venezia, su paolopetti.it.
  5. ^ Premi e Critica, su paolopetti.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Grasso, Enciclopedia della televisione, edizioni 2003 e 2008, Garzanti editore.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]