Paolo Gambescia

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Paolo Gambescia

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaXV
CircoscrizioneLazio 1

Dati generali
Partito politicoL'Ulivo
Professionegiornalista e politico

Paolo Gambescia (Paglieta, 13 agosto 1945) è un giornalista e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la maturità classica, conseguita presso il liceo-ginnasio statale di Lanciano, si è laureato in Giurisprudenza presso l'Università "La Sapienza" di Roma.

Nel 1965, ancora studente, ha iniziato a collaborare col quotidiano l'Unità, dove è rimasto fino al 1979 (dal '70 come giornalista professionista). Durante i primi anni della sua carriera, quando allora si entrava nel mondo giornalistico facendo il "trombettiere"[1], era soprannominato (ed è tuttora nominato così dai giornalisti e fotografi più anziani) "Il sindaco di Piazza Navona".

È stato, con Maurizio Costanzo, cofondatore nel 1979 del quotidiano L'Occhio, edito da Rizzoli, il principale tentativo in Italia di realizzare un quotidiano di tipo popolare a larga diffusione, sul modello dei tabloid inglesi, ma l'esperimento non incontrò grande fortuna e fallì presto.

L'anno successivo, arriva per la prima volta, come inviato, a Il Messaggero di Roma, dove si occupa di cronaca giudiziaria, mafia e terrorismo; diventa presto capo-redattore e infine vicedirettore.

Tra l'agosto del 1998 e il settembre dell'anno successivo assume la direzione de l'Unità; lascia l'incarico per quello di direttore de il Mattino, il quotidiano di Napoli, dove resta fino al 2002.

Nell'ottobre del 2002 torna a Il Messaggero, che dirigerà fino al 2006.

Dal 2003 è anche professore di Giornalismo presso l'Università "La Sapienza" di Roma e di Comunicazione politica presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Teramo.

Alle elezioni politiche del 2006 conquista un seggio alla Camera, dove si era candidato per la lista dell'l'Ulivo. Nel 2008 non si è ricandidato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nel gergo giornalistico, chi aveva il compito di dettare per telefono, alla redazione centrale, notizie e corrispondenze da sedi periferiche o distaccate (funzione oggi pressoché scomparsa con l’adozione dei sistemi informatici). Vocabolario Treccani.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore de l'Unità Successore
Mino Fuccillo 1998 - 1999 Giuseppe Caldarola
Predecessore Direttore del Messaggero Successore
Paolo Graldi 2 luglio 2002 - 31 gennaio 2006 Roberto Napoletano
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