Paola Sambo

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Paola Sambo

Paola Sambo (Trieste, 14 giugno 1962) è un'attrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Trieste nel 1962, diplomata all’Istituto statale d’arte, si avvicina alla recitazione frequentando il Teatro Incontro di Spiro Dalla Porta Xidias. A 19 anni lascia famiglia e città e si trasferisce a Bologna per frequentare la scuola di Teatro di Alessandra Galante Garrone; si diplomerà nel 1984, anno in cui supera le selezioni per entrare all’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, città in cui vivrà i successivi due anni portando a termine il primo corso biennale dell’INDA, sotto la direzione di Giusto Monaco. Debutta a Gibellina con Ciaveddu[1] nel 1985, ci ritornerà l’anno dopo con Il ratto di Proserpina di Rosso Di San Secondo diretta da Guido De Monticelli (integralmente trasmesso dalla Rai nel 1987) e lavorerà con il Dramma Antico a Siracusa e Segesta nei classici di Sofocle, Euripide, e Terenzio (Antigone, Il Ciclope, Le Madri, Eunucus), tra il 1986 ed il 1987.[2]

Si trasferisce quindi a Roma dove lavorerà con le autrici e registe Emanuela Giordano, Maddalena De Panfilis; studia canto e fisarmonica alla Scuola popolare di musica di Testaccio, e qui conosce Giovanna Marini, che musica lo spettacolo Paesaggi dopo la battaglia, di David Riondino con cui è in tournée dal 1990, e sul palco del Teatro Ariston per Premio Tenco nel 1991.

Nel 1992 inizia a lavorare in duo con Gloria Sapio,[3] con la quale compone e mette in scena, assieme al pianista Silvestro Pontani, una serie di “musical da camera”: Il bacio a mezzanotte,[4][5] La radio a galena, Cosettina (menzionato agli Ubu) e tanti altri: il più recente è Sotto il nostro cielo (2011).

Lavora con Patrick Rossi Gastaldi (La Habalera, 1996; Footloose, 2006) e con Giancarlo Sepe (con cui inizierà anche un lungo percorso formativo, oltre ad essere da lui diretta in e ballando...ballando 1998, Notte bianca per Samuel Beckett 2006 a Palazzo Altemps, Shakespearelow 2008).

Nel 2001 viene scelta da Phyllis Nagy[6] per interpretare Anne, protagonista femminile di Never Land; lo spettacolo andrà in scena con la regia della stessa autrice (protagonista maschile Andrea Tidona) alle scuderie Farnese di Caprarola.

Paola Sambo nel 2013
Paola Sambo nel 2013

Nel 2007 incontra Luciano Melchionna con cui lavora in Dignità autonome di prostituzione,[7] in Piccole stanze di dignità omosessuale (edizione speciale pensata per la rassegna Garofano Verde[8]), e, con Carolina Crescentini (poi sostituita da Marina Rocco), Lucia Mascino e Giorgia Trasselli, in Quelle due ovvero la calunnia[9] tratto dal romanzo di Lillian Hellman.

Il primo ruolo di rilievo sullo schermo è nel 2010 con Tiberio Mitri - Il campione e la miss di Angelo Longoni, dove interpreta la madre di Mitri;[10] di seguito: L'ultimo colpo, episodio di Don Matteo 9, Tutti pazzi per amore 3, Che Dio ci aiuti 3, Il paradiso delle signore.[11]

Nel 2012 è la protagonista unica dello spot Italia, un'altra storia per il Convegno Nazionale Giovani Democratici, di Stefano Gianfreda e Daniele Napolitano.

È Eva Richter, la veggente, nell’episodio La Transazione de Il giovane Montalbano 2, regia di Gianluca Maria Tavarelli e partecipa alla serie Non uccidere 2 pubblicata in anteprima da RaiPlay il 21 dicembre 2018, e poi trasmessa da Rai Premium dal 19 gennaio 2019.[12]

Lavora con Margarethe von Trotta in La fuga di Teresa e con Edoardo Leo in Che vuoi che sia.

Nel 2016 vince il premio "Polla in corto" come miglior attrice protagonista con il cortometraggio Switch di Santa De Santis e Alessandro D’Ambrosi.[13]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Ciaveddu, di Salvatore Fiume, regia di Melo Freni (1985)
  • Il ratto di Proserpina, di Rosso di San Secondo regia di Guido De Monticelli (1986)
  • Le madri, di Euripide regia di Giancarlo Sbragia (1986)
  • Antigone, di Sofocle, regia di Walter Pagliaro (1986)
  • Eunucus di Terenzio, regia di Melo Freni (1987)
  • Il Ciclope di Euripide, regia di Giancarlo Sammartano (1987)
  • Riso rosa, di e con Maddalena De Panfilis e Dodi Conti (1990)
  • Cuori sconosciuti, di e con Maddalena De Panfilis ed Emanuela Giordano, regia di Emanuela Giordano (1990)
  • Grazie dei fiori, di e con Maddalena De Panfilis ed Emanuela Giordano (1990)
  • Paesaggi dopo la battaglia, di e con David Riondino (1990-1991)
  • Premio Tenco, con David Riondino (1991)
  • Un bacio a mezzanotte, di e con Paola Sambo e Gloria Sapio (1992)
  • La radio a galena, di e con Paola Sambo e Gloria Sapio (1994)
  • Les Soeurs Lumiere, di e con Paola Sambo e Gloria Sapio (1995)
  • L'Habalera, di Cinzia Gangarella e Ida Bassignano, regia di Patrick Rossi Gastaldi (1996)
  • Uno spicchio di luna, regia di Paola Sambo e Gloria Sapio (1997-2000)[15]
  • Peg e Gracies dos lesbos di Terry Baum e Carolyn Myers, regia di Paola Sambo e Gloria Sapio (1998-2000)
  • Piccole donne, di e con Paola Sambo e Gloria Sapio (2000)
  • E ballando ballando..., regia di Giancarlo Sepe (1998-2001)
  • Never Land, di Phyllis Nagy, regia di Phyllis Nagy (2001)
  • Cosettina, di e con Paola Sambo e Gloria Sapio (2000-2002) - segnalato ai premi UBU
  • Barblu, di e con Paola Sambo e Gloria Sapio (2002)
  • Wanda no!, di Maddalena De Panfilis, regia di Maddalena De Panfilis (2003)[16]
  • Il piano ha bevuto, di e con Paola Sambo e Gloria Sapio (2002-2005)
  • ..Come un varietà, di F. Sala. P. Sambo, G. Sapio, V. Pornaro, regia di Francesco Sala (2005)
  • Footloose, regia di Christopher Malcom e Patrick Rossi Gastaldi (2004-2006)
  • Donne, di Adriana Martino, regia di Adriana Martino (2006)
  • Rapsodia Quartet per carrozze e lampade a gas, di e con P. Bonesi, M. Repetto, P. Sambo e G. Sapio (2006)
  • Notte bianca Samuel Beckett, a Palazzo Altemps, regia di Giancarlo Sepe (2006)
  • I Giganti della montagna, regia di Giovanni Spadola (2006-2007)
  • La donna mancina, di Adriana Martino, regia di Adriana Martino (2008-2010)
  • The Women, di Clare Booth Luce, regia di Carlotta Corradi (2008-2010)
  • Shakespearelow, di Giancarlo Sepe, regia di Giancarlo Sepe (2008-2010)
  • Piccole stanze di dignità omosessuale, regia di Luciano Melchionna (2010)
  • Viva l'Italia, regia di Fabrizio Angelini (2011)
  • Sotto il nostro cielo, di Paola Sambo, regia di Paola Sambo e Gloria Sapio (2011)
  • Lipstick, di Carlotta Corradi, regia di Carlotta Corradi (2011)
  • Nell’esercizio delle sue funzioni, di Angelo Longoni (2012)
  • Quelle due - ovvero la calunnia, da Lillian Hellman, regia di Luciano Melchionna (2012)
  • Così è se vi pare, di Luigi Pirandello, regia di Michele Placido (2012-2013)
  • Arancia Meccanica di Anthony Burgess, regia di Gabriele Russo (2014-2016)
  • Dignità Autonome di Prostituzione, regia di Luciano Melchionna (2007-2017)
  • L'Ultimo Decamerone da Bocaccio di Stefano Massini, regia di Gabriele Russo, produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini e Fondazione Teatro di San Carlo (2018)[17]
  • Il Giocatore di Dostoevskji, adattamento di Vitaliano Trevisan, regia di Gabriele Russo (2017-2019)[18]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Premio Polla in Corto migliore attrice protagonista con il cortometraggio Switch (2016)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tripudio per Ciaveddu a Gibellina di R.S., Il Tempo, pag 10, 4 agosto 1985.
  2. ^ Formazione professionale ed Esperienze lavorative, su dadp.it, Dignità Autonome di Prostituzione. URL consultato il 24 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2021).
  3. ^ Il piacere di presentarsi come dos lesbos, di Mariateresa Surianello, Tuttoteatro, 29 giugno 2000, su tuttoteatro.com. URL consultato il 24 maggio 2017.
  4. ^ La donna ideale è anni cinquanta di Dante Cappelletti, Il Tempo, 13 novembre 1992.
  5. ^ Ragazze anni 50 leziose e canore di Rodolfo Di Giammarco, La Repubblica, 8 marzo 1994.
  6. ^ Phyllis Nagy, su wikiwand.com.
  7. ^ Formazione professionale ed Esperienze lavorative - Dignità Autonome di Prostituzione, su dadp.it. URL consultato il 24 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2021).
  8. ^ Garofano Verde è una rassegna di teatro a tematiche omosessuali che si tiene a Roma, su wikipink.org.
  9. ^ Le speranze infrante di due donne di Rossella Battisti, L'Unità, 15 giugno 2012.
  10. ^ Paola Sambo: A Trieste le mie radici di attrice di Corrado Premuda, Il Piccolo, Trieste, 3 novembre 2010.
  11. ^ Chi è Paola Sambo, su news.popcorntv.it. URL consultato il 24 maggio 2017.
  12. ^ Episodi di Non uccidere (seconda stagione).
  13. ^ Miglior attrice protagonista in Polla in corto nel 2016 [collegamento interrotto], su unotvweb.it. URL consultato il 24 maggio 2017.
  14. ^ Con ‘Vita da Carlo’ Verdone torna il capocomico italiano della malinconia, su rollingstone.it, Rolling Stone. URL consultato il 30 novembre 2021.
  15. ^ Boom e cha-cha-cha per due segretarie di Rodolfo Di Giammarco, La Repubblica, 17 aprile 1997.
  16. ^ Quando la casalinga si scopre sensuale e sovversiva, di Laura Novelli, Roma, 11 marzo 2003.
  17. ^ "L'Ultimo Decamerone", la modernità di Boccaccio vista da Massini, su ilmattino.it. URL consultato il 26 gennaio 2019.
  18. ^ Con Trevisan Dostoevskij va in scena nel "Giocatore", di Masolino D'Amico, La Stampa, 3 aprile 2017.
  19. ^ "Stranieri di Tarantino. Il coraggio e la qualità del teatro indipendente", di Sergio Lo Gatto, su teatroecritica.net. URL consultato il 15 maggio 2019.
  20. ^ "Quanta paura di conoscere chi amiamo: Tarantino più attuale che mai", di Laura Novelli, su paneacquaculture.net. URL consultato il 15 maggio 2019.
  21. ^ Paola Sambo sta con gli "Stranieri" l'attrice muggesana di scena a Roma, di Corrado Premuda, Il Piccolo, 3 aprile 2019.

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