Panthera leo verneyi

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Leone del Kalahari

Leone del Kalahari
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseMammalia
OrdineCarnivora
FamigliaFelidae
GenerePanthera
SpecieP. leo
SottospecieP. l. melanochaita
Nomenclatura trinomiale
Panthera leo melanochaita
Sinonimi

Panthera leo verneyi

Areale
Areale a sud in rosso

Il leone del Kalahari (Panthera leo melanochaita) è stato considerato una sottospecie di leone nativi Regione Kalahari nel sud-ovest della Africa, con il nome tassonomico Panthera leo vernayi.[2]

Tuttavia, una mappa di sottospecie di leoni, fornito da Haas et al (2005) suggerisce che i leoni regione del Kalahari si tratta di due sottospecie: Panthera leo bleyenberghi e Panthera leo krugeri.[3] In caso contrario, il Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (2016) ha proposto che i leoni in Africa del sud sono raggruppati sotto Panthera leo melanochaita.[4]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

I leoni del Kahalari femmine pesano in media 150 kg e misurano 2.5 m,entre i maschi hanno un peso medio di 210 kg e sono lunghi 2.85 m. I leoni del Kalahari hanno un aspetto più longilineo rispetto alle altre sottospecie: il manto è inoltre color sabbia, con la criniera giallastra e le parti inferiori più chiare, il che consente una migliore mimetizzazione con l'ambiente semidesertico. È abbastanza frequente incontrare maschi dalla criniera nera, anche se attorno alla testa i peli della criniera sono solitamente giallo-arancio: quest'ultima è piuttosto rada e dà all'animale un aspetto affusolato.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La diffusione di questi animali è limitata al deserto del Kalahari, in Namibia e nella provincia del Capo settentrionale; probabilmente sono ascrivibili a questa sottospecie anche i leoni del sud del Botswana.

Ecologia[modifica | modifica wikitesto]

In relazione alla presenza della loro preda, i leoni si incontrano in branchi di leoni del Kalahari relativamente sparsi o come unici cacciatori.

I leoni hanno sempre mostrato la capacità di resistere a climi diversi e possono essere trovati in numerose riserve all'interno del Kalahari, dove le temperature possono variare da -15 C a oltre 40 C. A causa del caldo intenso e dell'ampia dispersione delle prede, i leoni sono costretti ad adattarsi a questa dura realtà.

In condizioni più adatte alla sopravvivenza, potrebbero prevalere grandi branchi di leoni del Kalahari di oltre 30; tuttavia nel Kalahari quel numero si riduce a gruppi che vanno da una coppia maschio e femmina a 6 leoni a causa di questa carenza di prede.[5]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Questi leoni occupano territori di estensione anche notevole, in relazione alla scarsità di cibo nelle zone desertiche: vivono inoltre in gruppi di dimensioni minori (un maschio e 2-3 femmine) rispetto a quelli di altre sottospecie e percorrono abitualmente grandi distanze alla ricerca di pozze d'acqua, restando senza bere anche per settimane.
I confini dei territori spesso non sono ben definiti e spesso si assiste a cruenti combattimenti fra maschi per il possesso di una preda o di una pozza d'acqua.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Come tutti i leoni, questi animali sono carnivori, nutrendosi di prede di piccole dimensioni (soprattutto orici gazzella, ma in mancanza d'altro preda lepri ed istrici): tuttavia, i leoni del Kalahari, vista la scarsità di prede presenti nel loro areale, non esitano ad attaccate prede di grandi dimensioni, come giraffe ed elefanti.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Non c'è una stagione degli accoppiamenti vera e propria, ma l'accoppiamento avviene quando la femmina è in estro: la gestazione dura 105 giorni, al termine dei quali vengono partoriti solitamente tre cuccioli.
A causa delle difficili condizioni del deserto, la mortalità infantile è assai elevata.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ African Lion (PDF) [collegamento interrotto], su ewt.org.za.
  2. ^ Heptner, VG e Sludskij, AA, Mlekopitajuščie Sovetskogo Soiuza Moskva Vysšaia Škola [mammiferi del volume Unione Sovietica II, parte 2. Carnivori (iene e gatti)], Washington DC, Smithsonian Institution e la National Science Foundation, 1992 [1972].
  3. ^ Haas, SK, Hayssen, V. e Krausman, PR, Panthera leo (PDF), in mammiferi Specie, 2005. URL consultato il 2 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2017).
  4. ^ (EN) Panthera leo verneyi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  5. ^ Kalahari Lion, su itravelto.com.

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