Palazzo delle Poste Centrali (Potenza)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Palazzo delle Poste Centrali
Il Palazzo delle Poste Centrali di Potenza visto da via Pretoria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBasilicata
LocalitàPotenza
Indirizzovia Pretoria, 253
Coordinate40°38′22.47″N 15°48′25.97″E / 40.639574°N 15.807213°E40.639574; 15.807213
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1938-1943
Inaugurazione1943
Stilerazionalista
Usoufficio postale
Realizzazione
ArchitettoErnesto Lapadula
ProprietarioPoste Italiane
CommittenteAzienda Autonoma delle Poste e dei Telegrafi

Il palazzo delle Poste Centrali è un edificio storico della città di Potenza. Si trova nel centro storico della città, in via Pretoria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificazione della sede centrale delle Poste a Potenza fece parte delle prime opere del risanamento, completato solo nel dopoguerra, dell'antico Rione Addone, che negli anni trenta era costituito soprattutto da case popolari fatiscenti e sottani in cui abitavano le famiglie meno abbienti.[1][2] Per costruire il nuovo edificio postale venne abbattuto il Palazzo Murena, di proprietà della famiglia Addone, che era stato teatro nel 1799 della strage dei notabili filo-giacobini da parte dei sanfedisti filo-borbonici, nell'ambito delle vicende della rivoluzione napoletana.[1] La progettazione e la direzione dei lavori vennero affidate al lucano Ernesto Lapadula, una delle grandi firme dell'architettura italiana dell'epoca, il quale fu contemporaneamente impegnato nella realizzazione del Palazzo della Civiltà Italiana a Roma[2]; Mussolini in persona inaugurò l'inizio della demolizione del Palazzo Murena sferrando simbolicamente il primo colpo di piccone.[2] Una volta ultimato, il palazzo delle Poste ospitò in alcuni ambienti, fino agli anni sessanta del novecento, parte delle famiglie potentine sfollate dopo i bombardamenti alleati del 1943.[3]

Vista del prospetto principale

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio è costituito da un volume a forma di parallelepipedo a base quadrata, con una volta a botte che sormonta la zona centrale.[1][2] Posto di fronte all'ex Monastero di San Luca, presenta un porticato nella facciata che si contrappone efficacemente a quello dell'ex struttura religiosa antistante.[2] L'accesso all'atrio principale è garantito dalla gradinata monumentale, che porta in una vasta sala a doppia altezza illuminata dalla grande vetrata del prospetto frontale.[1][3] Gli arredi interni originali, oggi ancora conservati se si eccettuano alcune modifiche fatte ai banconi per gli sportelli al pubblico, sono stati probabilmente disegnati dallo stesso architetto Lapadula[3]; l'esterno è realizzato in mattoncini rossi di rivestimento, lastre di pietra calcarea bianca ed intonaco rigato.[3] In conclusione, la struttura è stata inserita in un tessuto urbano preesistente in maniera non mimetica, ma comunque rispettosa della stratificazione storica preesistente.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d D. Mancusi e C. Serra, POTENZA - BASILICATA - I PALAZZI, su lucania.one. URL consultato il 13 settembre 2020 (archiviato il 28 luglio 2020).
  2. ^ a b c d e f V. Giambersio, p. 76.
  3. ^ a b c d V. Giambersio, p. 77.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Valerio Giambersio, Guida all'architettura del Novecento a Potenza, Melfi, tip. Libria, 1995.
  • Franco Villani e Rosario Fulco, Potenza. Città verticale. Guida turistica, Potenza, Villani Editore, 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo delle Poste Centrali - Comune di Potenza [collegamento interrotto], su comune.potenza.it. URL consultato il 13 settembre 2020.