Palazzo Stella d'Italia

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Disambiguazione – Se stai cercando il palazzo di Prato sede dell'omonimo albergo, vedi Palazzo Vestri.
Palazzo Stella d'Italia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàGrosseto
IndirizzoVia Garibaldi, 16
Coordinate42°45′38.3″N 11°06′50.9″E / 42.760639°N 11.114139°E42.760639; 11.114139
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1890
Realizzazione
ArchitettoGiuseppe Luciani (1890)
Ernesto Ganelli (ristrutturazione 1934)
CommittenteGiuseppe Civinini

Il palazzo Stella d'Italia è un edificio situato nel centro storico di Grosseto, in Toscana.

Il palazzo si trova lungo il lato settentrionale di via Garibaldi, in angolo con strada Vinzaglio nel punto in cui si apre piazza Mensini, e fu costruito nel 1890 per ospitare lo storico albergo e ristorante "Stella d'Italia".[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio venne realizzato nel 1890 per ospitare la nuova sede dell'albergo e ristorante "Stella d'Italia" di Oreste Civinini, locanda precedentemente situata nel palazzo che sarà ceduto alla Banca d'Italia.[1][2] Il progetto della struttura, gestita da Giuseppe Civinini, venne affidato all'ingegnere Giuseppe Luciani, esponente dell'accademismo storicista grossetano e personalità in vista della società dell'epoca.[2][3][4]

Il palazzo fu ristrutturato nel 1934 dall'ingegnere Ernesto Ganelli su commissione di Teresa Civinini, che modificò completamente gli interni e semplificò l'aspetto dei prospetti.[1] Smantellato l'albergo, i piani superiori vennero adibiti ad abitazioni e uffici, e il pianoterra dedicato a fondi commerciali.[1]

Nel 2018 l'edificio venne restaurato, gli interni trasformati in appartamenti e i prospetti intonacati di colore scuro dopo l'eliminazione delle lesene verticali.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo nel 2012

Il prospetto frontale sua via Garibaldi presenta una decorazione a bugnato sul pianoterra, mentre i due piani superiori sono a intonaco e divisi da cornici marcapiano.[1] Sulla facciata si aprono due file di nove finestre ciascuna; al centro, il portone d'ingresso ligneo recante l'emblema del comune di Grosseto è sormontato da un balcone.[1] Nella decorazione della facciata e del balcone è ancora possibile riconoscere lo stile dell'ingegnere Luciani, in parte banalizzato da interventi successivi e dal restauro del 2018.[1]

Sopra al balcone è apposta una targa che ricorda l'albergo con la data di fondazione e la data degli ultimi lavori; sul lato di via Vinzaglio si trova invece un bassorilievo che raffigura un esagramma che riproduce le mura di Grosseto con il grifone al centro e i nomi dei sindaci della città dal 1946 al 2018: Lenzi, Pollini, Finetti, Tattarini, Valentini, Antichi, Bonifazi e Vivarelli Colonna.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Celuzza, Papa 2013, pp. 137–138.
  2. ^ a b Innocenti 2005, p. 310.
  3. ^ Crispolti, Mazzanti, Quattrocchi 2005, p. 47.
  4. ^ Michele Gandolfi, Giuseppe Luciani, l'ingegnere che disegnò il centro storico e i nuovi gusti della borghesia, Il Tirreno, 10 maggio 2021.
  5. ^ a b I sindaci "scolpiti" sul palazzo ritrovato, Il Tirreno, 16 novembre 2018. URL consultato il 9 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mariagrazia Celuzza e Mauro Papa, Grosseto visibile. Guida alla città e alla sua arte pubblica, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2013.
  • Enrico Crispolti, Anna Mazzanti e Luca Quattrocchi (a cura di), Arte in Maremma nella prima metà del Novecento, Milano, Silvana Editoriale, 2005.
  • Letizia Franchina (a cura di), Tra Ottocento e Novecento. Grosseto e la Maremma alla ricerca di una nuova immagine, Monteriggioni, Grafiche Bruno, 1995.
  • Mario Innocenti e Elena Innocenti, Grosseto: briciole di storia. Cartoline e documenti d'epoca 1899-1944, edizione riveduta e corretta, Grosseto, Editrice Innocenti, 2005.
  • Marcella Parisi, Grosseto dentro e fuori porta. L'emozione e il pensiero, Siena, C&P Adver Effigi, 2001.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Grosseto città: lo sviluppo, su Atlante storico topografico del comune di Grosseto. URL consultato il 9 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2017).