Ottone Pecorari

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Ottone Pecorari
NascitaCorona di Mariano del Friuli, 16 novembre 1913
MorteAmba Arcidam, 15 febbraio 1936
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoBersaglieri
Regio corpo truppe coloniali della Somalia italiana
Reparto3º Reggimento bersaglieri
GradoSoldato di leva
GuerreGuerra d'Etiopia
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Ottone Pecorari (Corona di Mariano del Friuli, 16 novembre 1913Amba Arcidam, 15 febbraio 1936) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra d'Etiopia[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Corona di Mariano del Friuli, provincia di Gorizia, nel 1913, figlio di Francesco e Maria Timmin,[2] all'interno di una modesta famiglia di agricoltori.[1] La sua famiglia si trasferì poi a Ronchi dei Legionari, e lui venne arruolato nel Regio Esercito per prestare servizio militare di leva nell'aprile 1934, assegnato al 3º Reggimento bersaglieri.[1] L'anno successivo partì per l'Eritrea con il reggimento mobilitato in vista dell'inizio delle ostilità con l'Impero d'Etiopia, sbarcando a Massaua il 27 giugno 1935.[1] Dopo l'inizio della guerra d'Etiopia cadde in combattimento sulle alture di Belesat il 15 febbraio 1936, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] Una caserma di Lucinico ha portato il suo nome.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Nonostante l’incarico di porta munizioni che gli avrebbe consentito di restare in un appostamento arretrato, si lanciava audacemente per primo su di una posizione minacciata dall’avversario e cadeva colpito a morte mentre affrontava decisamente ad arma bianca un nucleo di armati nemici irrompenti al contrattacco, trascinando con l’esempio i compagni nello stesso slancio che lo aveva animato fino all’eroico sacrificio. Alture di Belesat - Amba Arcidam, 15 febbraio 1936.[3]»
— Regio Decreto 14 luglio 1937.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 151.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Pecorari, Ottone, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 2: La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori Editore, 1992.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 151.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]