Osella FA1F

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Osella FA1F
Piercarlo Ghinzani su un'Osella FA1F
Descrizione generale
CostruttoreBandiera dell'Italia  Osella
CategoriaFormula 1
SquadraOsella Squadra Corse
Progettata daGiuseppe Petrotta
SostituisceFA1/E
Sostituita daFA1/G
Descrizione tecnica
Meccanica
TelaioMonoscocca in fibra di carbonio
MotoreAlfa Romeo V8 Turbo
TrasmissioneHewland a 5/6 rapporti manuale
Dimensioni e pesi
Larghezza1750 mm
Passo2720 mm
Peso570 kg
Altro
CarburanteAgip
PneumaticiPirelli
Risultati sportivi
DebuttoGran Premio del Brasile 1984
PilotiBandiera dell'Italia Piercarlo Ghinzani
Bandiera dell'Austria Jo Gartner
Bandiera della Germania Christian Danner
Bandiera del Canada Allen Berg
Bandiera dell'Italia Alex Caffi
Bandiera dell'Italia Gabriele Tarquini
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
0 0 0

La Osella FA1F è una vettura da Formula 1 realizzata della Osella Corse per il stagione 1984 ed utilizzata saltuariamente anche negli anni successivi.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1984, l'Osella ottenne dall'Alfa Romeo la fornitura del motore turbo V8. Ottenne inoltre, non disponendo di esperienza con i telai in fibra di carbonio, di poter utilizzare anche una monoscocca dell'Alfa Romeo 182 come base di partenza.

La prima vettura addirittura venne realizzata fisicamente con telaio dismesso dall'Alfa Romeo. Differenti erano l'aerodinamica, le sospensioni anteriori e posteriori "Push Rod" ed il cambio Hewland.

I successivi 3 telai vennero invece costruiti per Osella dalla CMA, ma sempre basandosi sul telaio di origine Alfa Romeo, con alcune migliorie per ridurre il peso, ad esempio le centine anteriori in carbonio anziché in acciaio, il roll bar e gli attacchi motore in Titanio

Presentava l'originale soluzione del serbatoio olio in una nicchia dentro il vano destinato al serbatoio benzina, davanti al motore.

Carriera agonistica[modifica | modifica wikitesto]

1984[modifica | modifica wikitesto]

Jo Gartner su Osella FA1F-Alfa Romeo al GP d'Italia 1984 a Monza

Era previsto un programma di gare completo per Piercarlo Ghinzani, mentre Jo Gartner avrebbe disputato solo il Gran Premio di San Marino e le 7 gare europee finali.

La vettura esordì in Brasile dove Ghinzani si qualificò agevolmente al 22º posto, salvo ritirarsi per un problema al cambio. In Sudafrica, la vettura fu distrutta durante le prove del warm up in uno spettacolare incidente. Durante l'anno si qualificò abbastanza regolarmente, tranne a Imola (dove Ghinzani venne superato proprio dal compagno per l'occasione sulla vettura "aspirata" dell'anno prima).

I migliori risultati furono due quinti posti con Ghinzani a Dallas e con Gartner a Monza.

Una versione con passo allungato di 35 mm e differente aerodinamica fu provata durante l'anno ma poi abbandonata.

1985[modifica | modifica wikitesto]

In attesa della nuova vettura, la FA1F fu utilizzata ancora per le prime due gare nella versione a passo lungo ed aerodinamica modificata, poi riportata all'aerodinamica originale come vettura di riserva.

1986[modifica | modifica wikitesto]

Causa forti problemi economici ed un incidente al GP di Inghilterra, dove vennero danneggiate irreparabilmente due vetture dei modelli successivi la vettura fu rispolverata per il 1986 per essere utilizzata in alcune gare prima da Christian Danner, poi da Allen Berg e Alex Caffi, le seconde guide del team.

Una vettura fu ripescata per permettere a Gabriele Tarquini di prendere il via al suo primo Gran Premio, nella gara di Imola 1987.

Esemplari costruiti[modifica | modifica wikitesto]

  • 01: vettura ancora con telaio origine Alfa Romeo, usata da Ghinzani in Brasile, distrutta nella mattinata del Gran Premio del Sudafrica
  • 02: La più longeva, utilizzata come vettura di Ghinzani nel 1984 e 1985 (prime due gare). Nel 1986 utilizzata da Danner, Berg e Caffi. Terminò la carriera nel 1987 ad Imola con Tarquini.
  • 03 e 04: utilizzate nel 1984.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ian Bamsey: The 1000 bhp Grand Prix Cars. Haynes Publications, Yeovil 1988, ISBN 0-85429-617-4 (englisch).
  • Adriano Cimarosti: Das Jahrhundert des Rennsports. Autos, Strecken und Piloten. Motorbuch-Verlag, Stuttgart 1997, ISBN 3-613-01848-9.

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