Oro - La città perduta

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Oro - La città perduta
Titolo originaleOro
Lingua originalespagnolo
Paese di produzioneSpagna
Anno2017
Durata103 min
Rapporto2.40:1
Genereavventura, drammatico
RegiaAgustín Díaz Yanes
SoggettoArturo Pérez-Reverte
SceneggiaturaAgustín Díaz Yanes
ProduttoreMikel Lejarza, Mercedes Gamero, Axel Kuschevatzky
Produttore esecutivoGabriel Arias-Salgado, Pepe Torrescusa, Marta Velasco, Enrique López Lavigne
Casa di produzioneSony Pictures, Movistar Plus+
Distribuzione in italianoEagle Pictures
FotografiaPaco Femenia
MontaggioMarta Velasco
Effetti specialiRoldan López-Negrete
MusicheJavi Limón Maza
CostumiTatiana Hernández
TruccoHaridian Nóbrega
Art directorJavier Fernández
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Oro - La città perduta (Oro) è un film spagnolo del 2017 diretto da Agustín Díaz Yanes, basato su una storia breve scritta da Arturo Pérez-Reverte e interpretato da José Coronado, Raúl Arévalo, Bárbara Lennie, Óscar Jaenada, Juan José Ballesta, Amaruk Kayshapanta e Antonio Dechent.[1][2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Una spedizione di quaranta uomini e donne comandata dal vecchio Don Gonzalo, accompagnato dalla bella e giovane moglie Dona Ana, e il mercenario senza scrupoli Gorriamendi, parte da Puerto Cristo nel XVI secolo per volere di Carlo V alla ricerca di Tezutlàn , una città oltre il Rio Grande di Panamà, ritenuta l'El Dorado; attraversano quindi la pericolosissima jungla di Panamà per 62 giorni, tra alligatori serpenti e sabbie mobili, combattendo contro i Caribe ed i nativi di quelle terre, uccidendosi l'un l'altro accecati dalla bramosia per l'oro, eliminando per primo Don Gonzalo colpevole di troppa severità e di aver giustiziato alcuni soldati per futili motivi; rimasta sola Donna Ana viene violentata da Gorriamendi mentre si concede più volentieri a Martin Dàvila, ed i due avventurieri già ai ferri corti sin dall'inizio, meditano di eliminare il proprio rivale; la spedizione viene pure braccata da un'altra squadra di soldati comandata da Medrano, inviata dal nuovo governatore con il compito di giustiziare Don Gonzalo e prendere tutti i suoi uomini, finché giungono allo scontro in cui tra i molti morti di entrambe le fazioni, riescono ad uccidere il capo Don Juan Medrano, divenendo così una spedizione clandestina e fuorilegge; tra gli scontri, dove muore Dona Ana, e regolamenti di conti, dove muore Gorriamendi, alla fine del viaggio restano vivi soli due personaggi, il soldato Barbate e Martin Dàvila, che proseguono fino a raggiungere le sponde del Pacifico, un oceano allora sconosciuto, e realizzano che la favolosa città dai tetti d'oro è in realtà un paesino di pescatori dove le case sono ricoperte da un fango di colore giallo che risplende sotto il sole dando l'illusione del prezioso metallo; tutte le loro avventure, i loro sforzi e tutte le uccisioni, alla fine sono state inutili; le ricchezze ed i sogni sono ormai perduti, e a Dàvila non resta altro che prendere possesso simbolicamente dell'oceano in nome dell'imperatore.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Con un budget di circa otto milioni di euro, le riprese sono iniziate a marzo 2016. Gli esterni sono stati girati nella giungla di Panama, in Andalusia, a Chamorga (Tenerife) e Madrid.[3][4]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

In Italia, il film è stato distribuito direttamente in DVD, nell'aprile 2019.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) sito La Opinion, Chamorga, plató de cine de ´Oro´, 1º marzo 2013.
  2. ^ (ES) Ecuador: Amaruk Kayshapanta, en el elenco de dos filmes, su Entorno Inteligente. URL consultato il 13 marzo 2016.
  3. ^ (ES) En rodaje la película "Oro" de Augustín Díaz Yanes, una producción de 8 millones de euros, su El Blog de Cine Espagnol. URL consultato il 13 marzo 2016.
  4. ^ (ES) Sevilla y Cádiz acogerán después de Semana Santa el rodaje de la película 'Oro' de Agustín Díaz Yanes, su La Informacion. URL consultato il 13 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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