Nikola Mušmov

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Nikola Mušmov (in bulgaro Никола Мушмов?; Struga, 14 maggio 1869Sofia, 31 gennaio 1942) è stato un numismatico e museologo bulgaro.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mušmov seguì per diversi semestri i corsi di scienze politiche alla Sorbona di Parigi, ma a causa della mancanza di fondi si fermò e tornò in Bulgaria. Nel luglio 1898 fu un delegato della società macedone di Provadija al quinto congresso del Supremo comitato macedone[1].

In seguito si interessò di musealizzazione. Per molti anni lavorò come segretario e contabile (1894 - 1918) al Museo archeologico nazionale di Sofia. Solo nel 1918 fu nominato dal direttore, Bogdan Filov, curatore del Dipartimento numismatico. Dal 1928 al 1931 è stato direttore del Museo nazionale.

Grazie alla sua natura dolce, al suo estro e ai buoni contatti, riuscì ad assicurare al museo una serie di notevoli tesori di monete (Reka Devnja, Bazaurt, Nikolaevo) e diverse grandi collezioni private (Vasil Avramov, ecc).

Per pubblicare nel 1912, il suo libro Antiche monete della penisola balcanica, ipotecò la sua casa a Sofia. Non fu mai in grado di recuperare il suo investimento per l'iper-inflazione causata dalla guerra.

Studiò principalmente la numismatica antica e medievale. È autore di 6 monografie e di oltre 90 articoli e rapporti scientifici.

Mušmov fu membro fondatore effettivo dell'Istituto Archeologico bulgaro (1920), nonché membro della società storica a Sofia, della società scientifica numismatica francese, della Royal Society e di altre società numismatiche. È stato uno dei fondatori, nel 1923, dell'Istituto scientifico macedone[2].

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

È stato autore di diversi testi di numismatica, compreso il rapporto del tesoro di Reka Devnja e Le antiche monete della Penisola balcanica le monete degli zar bulgari (Античните монети на Балкански полуостров и монетите на българските царе), pubblicato nel 1912.

La loro importanza è ancora rilevante: il tesoro di Reka Devnja è tuttora una delle migliori misure della rarità relativa tra le monete romane del II secolo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cočo Biljarski, Княжество България и македонският въпрос, Sofia, 2002, p. 128.
  2. ^ Istituto scientifico macedone. Fondatori Archiviato il 19 aprile 2012 in Internet Archive.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN11406976 · ISNI (EN0000 0000 6150 7543 · BAV 495/169814 · LCCN (ENn88206876 · BNE (ESXX1076178 (data) · J9U (ENHE987012503097605171 · WorldCat Identities (ENviaf-11406976