Nidaa Badwan

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Nidaa Badwan a Siena durante la visita alla sua mostra

Nidaa Badwan (Abu Dhabi, 17 aprile 1987) è un'artista e fotografa palestinese con cittadinanza italiana nata negli Emirati Arabi Uniti.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Badwan è nota per la sua protesta artistica e pacifica riguardante la condizione del suo popolo e per le mostre internazionali a lei dedicate dove è stata presentata l'opera 100 Days of Solitude, composta di autoritratti fotografici che dal 13 novembre 2013 la ritraggono per venti mesi nella sua stanza durante l'esilio autoimposto per protestare contro le gravi violenze subite da parte dei miliziani di Hamas che le contestavano il mancato uso del velo.

La sua storia, riportata in un'intervista al New York Times[1], l'ha fatta conoscere a livello internazionale, citata da numerosi altri quotidiani e riviste (in Italia da Avvenire[2], Corriere della Sera[3], Il Fatto Quotidiano[4], L'Espresso[5] e molti altri). Anche alcune testate televisive hanno proposto la sua storia, come ZDF[6], France24[7] e Sky Arte[8]. Dopo gli anni della Palestina si è trasferita nella Repubblica di San Marino[9], dove ha svolto anche il lavoro di docente universitaria presso l'Università del Design della Repubblica di San Marino[10]. Ora, l'artista vive in Italia. Le sue mostre hanno girato e stanno girando il mondo: dopo la prima a Gerusalemme, numerose mostre in Italia, San Marino, Danimarca, Germania, U.S.A., Spagna, Emirati Arabi.

Nel 2016 è stata selezionata per il The 2016 Sovereign Middle East & North Africa Art Prize Finalists, un premio ai 30 migliori artisti del mondo arabo[11]. Nel 2017 è stata relatrice al convegno dell’UNESCO, svoltosi a Cartagine (Tunisia)[12]. Sempre nel 2017 il Comune di Monte Grimano Terme (Pesaro-Urbino), cittadina inserita tra i Borghi più belli d’Italia, ha concesso uno spazio nel proprio centro storico come “nuova stanza” di Nidaa[13]. L'inaugurazione è avvenuta alla presenza di numerose autorità, tra le quali il Console di Palestina in Italia[14]. Nel 2019 il suo nome entra nella Walk of Fame di Montecatini Terme, con una borchia a lei dedicata[15].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gaza: an artist creates her own world in one room, su nytimes.com.
  2. ^ A Gaza autoritratti di una donna senza velo, su avvenire.it.
  3. ^ Gaza, la stanza chiusa. Gli autoritratti di Nidaa Badwan, su 27esimaora.corriere.it.
  4. ^ Luca Galassi, Dalla stanza di Gaza all'Italia: per Nidaa la reclusione è finita, in Il Fatto Quotidiano, 23 settembre 2015.
  5. ^ Il mondo in una stanza, su espresso.repubblica.it.
  6. ^ 100 Tage Einsamkeit aspekte ZDFmediathek, su youtube.com.
  7. ^ La photographe palestinienne Nidaa Badwan s'enferme pour ne plus voir Gaza, su france24.com.
  8. ^ Autoritratti di un’artista a Gaza, su arte.sky.it.
  9. ^ Libera con la mia arte in 10 metri quadri, su smtvsanmarino.sm.
  10. ^ Università: le comunità al centro della Design Week, su smtvsanmarino.sm.
  11. ^ The 2016 Sovereign Middle East & North Africa Art Prize Finalists Released, su sovereignartfoundation.com. URL consultato il 27 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2018).
  12. ^ Regional conference on "Cultural heritage and identity: an arab youth perspective", su en.unesco.org.
  13. ^ Nidaa Badwan apre 'Room' a Monte Grimano, su ansa.it.
  14. ^ TG3 - Monte Grimano borgo delle libere arti, su youtube.com.
  15. ^ Da Mattarella a Cortesi: ecco le nuove borchie lungo il viale Verdi, su iltirreno.gelocal.it.

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