Nicola Palmisano

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Don Nicola Palmisano

Don Nicola Palmisano, S.D.B (Taurisano, 9 novembre 1940Roma, 20 gennaio 1993), è stato un presbitero, educatore, attivista e filosofo italiano. Detto anche Lino e il "Don Milani del Sud", fu impegnato in attività per il riscatto di giovani in disagio sociale ed esponente del movimento filosofico realismo dinamico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Don Nicola Palmisano (Taurisano 1940 – Roma 1993) compì azione pastorale e diede assistenza materiale ai baraccati del Fosso di Sant'Agnese di Roma negli anni '60.

Nacque a Taurisano nel 1940 da Pietro, carabiniere di Locorotondo e da Italia Velardi, originaria di Brindisi[1]. Negli ambienti famigliari era soprannominato "Lino". La famiglia si trasferì nel 1941 a Cisternino dove Nicola Palmisano frequentò le scuole fino al ginnasio. Dopo il conseguimento della maturità classica, nell'estate del 1959 entrò a far parte dei salesiani come novizio. Nel 1960 a Portici pronunciò la prima professione religiosa. Operò nelle comunità di Taranto e Cisternino. Studiò filosofia e teologia presso il Pontificio Ateneo Salesiano a Roma. Qui si adoperò per la pastorale e l'assistenza materiale tra i baraccati del Fosso di Sant'Agnese[2]. Venne ordinato sacerdote a Santeramo in Colle nel 1968.

Iniziò la sua attività di educatore e animatore religioso e sociale nell'Oratorio "Don Bosco" di Taranto che mobilitò per intervenire presso i poveri e bisognosi[3]. Prese domicilio presso le baracche "Zaccheo"[4] per restare vicino ai giovani più svantaggiati ed emarginati che costituivano l'interesse della sua missione[5].

Dal 1973 fu destinato a Foggia presso la parrocchia del Sacro Cuore del quartiere Candelaro a quel tempo considerato problematico. Visse con i confratelli don Michele Mongiello, don Michele De Paolis, don Gerardo Russo[6] in una piccola stanza destinando la canonica al ricovero di persone in stato di necessità[7].

Nel 1976, alle prime notizie del disastroso terremoto nel Friuli, don Nicola, don Michele ed alcuni giovani della parrocchia partirono subito per Tarcento, località Borgo Erba ove prestarono assistenza alla popolazione[8].

Nel 1978 assieme ai confratelli fondò la "Comunità sulla strada di Emmaus" a partire da una casa cantoniera diroccata, concessa dalla Provincia di Foggia.[9][10][11] Emmaus si dedicava alla accoglienza di esclusi e sbandati di ogni provenienza tra cui tossicodipendenti ed ex carcerati[12]. La comunità operò in attività educative, riabilitative ed agricole[13].

Don Nicola Palmisano realizzò scuole serali per combattere l'analfabetismo di ritorno, percorsi di formazione e laboratori artigiani per l'avvio al lavoro di giovani. Intervenne frequentemente nel dibattito pubblico per denunciare e proporre rimedi educativi sui temi della emarginazione, della tossicodipendenza, della violenza[14].

Don Nicola Palmisano al lavoro per la ricostruzione dopo il terremoto a Santomenna in provincia di Salerno nell'estate 1981.

Il 24 novembre 1980, giorno successivo al terremoto dell'Irpinia, forte dell'esperienza fatta in Friuli nel 1976, trascorso il tempo materiale perché venisse approntata una colonna di volontari, mezzi, e beni di soccorso, partì dalla parrocchia Sacro Cuore e dalla Comunità Emmaus di Foggia per Santomenna[15], uno dei comuni più colpiti dal sisma, in cui vi furono 65 vittime e la distruzione della maggior parte delle abitazioni. Don Nicola si trattenne oltre 10 mesi alloggiando in una tenda per prestare conforto spirituale[16] e materiale ai sopravvissuti e contribuire alla ricostruzione dei luoghi.

Quando nel 1983 gli abitanti di Tarcento, soccorsi in occasione del terremoto del Friuli del 1976 poterono entrare nelle nuove case antisismiche, i prefabbricati dove avevano vissuto per anni furono regalati in segno di gratitudine alla "Comunità sulla strada di Emmaus". Con quei prefabbricati fu eretto all'interno della comunità un nuovo villaggio che poté ospitare un centinaio di persone. Fu inoltre scavato un pozzo che consentì di irrigare una decina di ettari a frutticoltura e orticultura consentendo alla comunità di autofinanziarsi attraverso la vendita sul mercato dei propri prodotti[8].

Nel 1986 a seguito della pubblicazione del suo libro Anche il fragno fiorisce. Don Francesco Convertini missionario salesiano[17] si avviò il percorso di canonizzazione di padre Francesco Convertini, attualmente dichiarato venerabile[18].

Nel 1987 fu nominato direttore dell'Opera Don Bosco di Napoli[19], una struttura dedicata alla rieducazione umana e sociale di ragazzi affidati dal Tribunale dei Minori e dai servizi ed istituzioni cittadine. A Napoli con don Bruno Gambardella fu fondatore del Telefono Azzurro Centro aiuto al minore di Napoli[20], un centro di ascolto ed intervento per il disagio sociale e minorile. Più volte presentò appelli a sostegno dei progetti per il riscatto dei giovani assistiti nel corso della trasmissione Rai Unomattina.

Nel 1990, a seguito del deteriorarsi del suo stato di salute, fu destinato ad un incarico meno gravoso e divenne direttore dell'Istituto Salesiano di Santeramo in Colle. Anche qui divenne grande animatore degli ambienti giovanili sociali e culturali[21] per la promozione di un diverso modello sociale, diventando presidente del Movimento Ideoprassico Dinontorganico e della associazione Nuova Costruttività.

Morì al policlinico Gemelli di Roma[22] dove era stato ricoverato per un infarto polmonare il 20 gennaio 1993[23].

Pensiero e azione[modifica | modifica wikitesto]

Don Nicola Palmisano in trasferta con un gruppo musicale di giovani salesiani alla fine degli anni '80.

Nicola Palmisano si ispirò nel suo agire da educatore a don Bosco a Paulo Freire e a don Lorenzo Milani[3] tanto da ricevere l'appellativo di "don Milani del Sud"[24]. Tra il 1981 ed il 1993 scrisse quattro opere[25][26][27][28] che raccolgono il suo pensare ed agire pedagogico. Ricorse anche ad iniziative forti e a volte provocatorie, come portare le "lavagne in chiesa"[7] o partecipare personalmente con striscioni a manifestazioni. Per la sua dedizione agli ultimi ed ai bisognosi piuttosto che alle attività canoniche convenzionali da " sacerdote di sacrestia" fu accomunato impropriamente al pensiero marxista.[7][29] Al contrario fu fautore di un diverso tipo di sviluppo, il realismo dinamico di fondamento teospiritualista, anticomunista e anticapitalista. Riconobbe e criticò marxismo e capitalismo, entrambe dottrine ateo-materialiste ed anticristiane. Il realismo dinamico è sovrapponibile come modello sociale al comunitarismo di cui furono teorici ed attuatori anche gli imprenditori Adriano Olivetti[30] e Giacomino Costa. Condivise la visione teologica, metafisica, sociale e della realtà storica con il filosofo Tommaso Demaria di cui fu allievo. Sviluppò il realismo dinamico incarnandolo nelle sue azioni di educatore e di "sacerdote di strada" descrivendone teoria e pratica nella sua opera postuma "Quanto resta della notte"[31]. La sua esperienza nel recupero delle persone "scarto" della società lo portò alla consapevolezza che lo sforzo era vanificato dai nuovi danni continui e peggiori che l'errato tipo di sviluppo andava generando. L'azione, secondo Palmisano, andava spostata sul cambiamento del modello sociale ed economico e quindi prima ancora sulla cultura che lo genera[31]. Da queste considerazioni nacque negli ultimi anni di Nicola Palmisano l'impegno per lo sviluppo del realismo dinamico[32] e per la diffusione della sua conoscenza.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Un cammino di semplicità: Don Bosco e il sistema preventivo riletti alla luce delle problematiche d'oggi, Rivoli, Elledici, 1981. ISBN 88-01-10753-6
  • Tra i giovani con coraggio. Don Bosco e l'emarginazione giovanile, Elledici, Roma, 1984. ISBN 88-01-07061-6
  • Anche il fragno fiorisce. Don Francesco Convertini missionario salesiano, Fasano, Grafischena, 1986 ISBN 8875142157
  • Nella scuola con lo stile di Don Bosco, Roma, Elledici, 1988. ISBN 88-01-07093-4
  • Comunione, comunità e accoglienza, Roma, Elledici, 1993
  • Scritti di e su don Nicola Palmisano, monografico a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Locorotondo ,Fasano, Grafischena, 1993
  • Quanto resta della notte? Analisi e sintesi del Medioevo novecentesco all'alba del Duemila, prefazione di Gaetano Bellorio, presentazione di Sabino Palumbieri, Roma, LAS,1994. ISBN 88-213-0280-6

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Targa commemorativa di don Nicola Palmisano (Taurisano 1940 – Roma 1993) apposta in occasione della dedicazione di un centro sportivo a Santomenna in provincia di Salerno.
  • Intitolazione del Centro Sportivo "Don Nicola Palmisano" dal comune di Santomenna
  • Intitolazione del Centro Sociale Polivalente per Anziani "Nicola Palmisano"[33] dalla Città di Foggia[34]
  • Dedicazione della via "Don Lino Palmisano"[35] dal comune di Locorotondo
  • Dedicazione della sala "Don Lino Palmisano"[36] in Villa Mitolo[37] dal comune di Locorotondo
  • Dedicazione della via "Don Nicola Palmisano"[38] in Contrada Marinnelli dal comune di Cisternino
  • Memorial Annuale "Don Nicola Palmisano"[39] a Santeramo in Colle


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roberto Orlando, Un grande intellettuale salesiano nativo di Taurisano. Il missionario dei giovani: don NIcola Palmisano (PDF), in Nuova Taurisano, vol. 2, Agosto, 2008, p. 1.
  2. ^ Roma Sparita - Fosso di Sant'Agnese., su Roma Sparita | Foto storiche, 7 aprile 2013. URL consultato il 22 novembre 2019.
  3. ^ a b Roberto Orlando, Un grande intellettuale salesiano nativo di Taurisano. Il missionario dei giovani: don NIcola Palmisano (PDF), in Nuova Taurisano, vol. 2, Agosto, 2008, p. 3.
  4. ^ Angelo Diofano, Nuova palazzina per l'oratorio Don Bosco, su Corriere di Taranto, 3 agosto 2018. URL consultato il 22 novembre 2019.
    «una zona allora fortemente degradata dove proliferavano contrabbando e prostituzione e caratterizzata dalla presenza delle tristemente note delle baracche Zaccheo, poi demolite»
  5. ^ Cronaca di Taranto, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 15 luglio 2004, p. 94.
    «Ricordo don Nicola Palmisano racconta D'Auria e la sua battaglia per eliminare le "Baracche Zaccheo»
  6. ^ A. Lang., A Foggia Linda Aiutò i preti rossi, in La Stampa, 9 gennaio 1999, p. 3.
    «nel 1974 un gruppo di sacerdoti attuò un gesto clamoroso : lasciò i comodi alloggi della parrocchia e si trasferì in una baracca di lamiere...Linda Giuva era tra i volontari che affiancarono don Michele de Paolis , don Nicola Palmisano...»
  7. ^ a b c Linda donna generosa ed assai disponibile . Il volontariato della signora D'Alema negli anni di piombo., in La Gazzetta del Mezzogiorno, 8 gennaio 1999, p. 4.
    «del Sacro Cuore nasce il mito dei «preti comunisti»: sono don Michele De Paolis, un salesiano leader storico del pacifismo foggiano, don Nicola Palmisano ed altri. E' il 1974 e i sacerdoti decidono, con un gesto clamoroso, di lasciare la chiesa per vivere in una baracca: in parrocchia vengono tolti banchi e inginocchiatoi e si fa spazio a lavagne e cartelloni con su vocali e consonanti. E' la scuola...»
  8. ^ a b Silvano Stracca, Emmaus c'è ancora [collegamento interrotto], in Bollettino Salesiano, ANNO 109, n. 12, 1º luglio 1985.
  9. ^ Emmaus a Foggia 40 anni per gli altri, su avvenire.it, 11 dicembre 2018. URL consultato il 22 novembre 2019.
  10. ^ Dalla Prima Pagina: Dramma a Locorotondo, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 7 marzo 1986, p. 28.
    «comunità terapeutica «Emmaus» di Foggia, dove lavora intensamente don Lino Palmisano, un sacerdote originario di Locorotondo. «I giovani più fragili...»
  11. ^ Emmaus Foggia, su emmausfoggia.org. URL consultato il 22 novembre 2019.
  12. ^ Nel carcere recita dei ragazzi di Emmaus, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 7 luglio 1985, p. 27.
    «è stato affrontato anche dagli altri intervenuti, fra i quali, oltre ai capi carismatici della comunità, don Nicola Palmisano e don Michele De Paulis è anche un obiettore di coscienza, un ex malato di mente, un ex tossicodipendente francese che è venuto in Italia per rifarsi una vita e Pasquale, un uomo di 37 anni che dopo aver tentato il suicidio oggi si sente pronto a tornare fra la gente, a ...»
  13. ^ Il cristiano ha un ruolo nella lotta alle devianze, in La Gazzetta del mezzogiorno, 10 maggio 1985, p. 30.
    «di costituire una microsocietà, fondata su principi "nuovi". In altre parole, qui cerchiamo un diverso stile di vita che si basi sulla vera democrazia, sulla compartecipazione e sulla non violenza». A parlare è un giovane sacerdote, don Nicola Palmisano, che, insieme ad un gruppo di giovani cattolici e ad altri due sacerdoti, don Michele Mongiello e don Nicola De Paulis, fa parte del nucle...»
  14. ^ Moro Ricordato a Locorotondo, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 12 maggio 1984, p. 36.
    «don Lino Palmisano, il quale nel corso dell'omelia ha sottolineato il sacrificio di Moro e la necessità di una riscoperta dei valori della...»
  15. ^ Emmaus: la vita di una comunità giovanile agricola, su notedipastoralegiovanile.it. URL consultato il 22 novembre 2019.
    «Il 23 novembre 1980 il disastroso terremoto nelle province di Napoli, Salerno, Avellino e Potenza ci ha visti in prima fila nello sfortunato paesino di Santomenna. Il tempo di organizzarsi ed Emmaus offriva il nerbo di uomini e mezzi alla comunità parrocchiale che faceva partire una autocolonna: ci si fermava in zona per i primi tragici quindici giorni, anche se D. Nicola ( Palmisano) vi sarebbe rimasto dieci mesi.»
  16. ^ nicola palmisano - QUMRAN NET, su qumran2.net. URL consultato il 22 novembre 2019.
    «Foto di Don Nicola Palmisano che celebra una funzione di suffragio per i defunti su una panca a fianco delle bare delle vittime del terremoto del 23 novembre 1980 a Santomenna. Testo della via Crucis scritta dopo il terremoto.»
  17. ^ Cronaca Bari, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 26 febbraio 1987, p. 13.
    «Giuseppe Giacovazzo, direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, presenterà il libro di don Nicola Palmisano: «Anche il fragno fiorisce. D...»
  18. ^ F. B., TUTTO PROVINCIA, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 6 dicembre 1986, p. 16.
    «Francesco Convertini, missionario locorotondese morto in odore di santità in India. La storia di questo degnissimo figlio di contadini della valle d'Itria sta affascinando tutta la comunità e soprattutto un altro salesiano locorotondese, don Nicola Palmisano, che, dopo»
  19. ^ Cronaca Bari. Una giornata dei salesiano di Don Bosco, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 26 febbraio 1988, p. 14.
    «Don Nicola Palmisano, direttore dell'Opera Don Bosco di Napoli»
  20. ^ Le origini, su telefonoazzurro.org. URL consultato il 22 novembre 2019.
  21. ^ Cronaca di Foggia, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 26 maggio 1991, p. 44.
    «Adolescenti e malavita "Gli adolescenti spesso diventano cocci umani del dissesto sociale e manovali della malavita. Che fare": è il tema del convegno ... relatore don Nicola Palmisano»
  22. ^ Donboscoalsud, Don Nicola Palmisano, su oradonbosco.donboscoalsud.it. URL consultato il 22 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2019).
  23. ^ Morto il padre salesiano don Nicola Palmisano, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 23 gennaio 1993, p. 21.
    «Profonda emozione ha suscitato in tutta la Puglia la prematura scomparsa di Don Nicola Palmisano, direttore della Casa Salesiana di Santeramo. Formatosi alla scuola di Don Bosco, il sacerdote salentino (era nato a Taurisano nel '40) ha vissuto il suo magistero ed...»
  24. ^ Taranto Cronaca, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 5 ottobre 2007, p. 90.
    «don Nicola Palmisano, il salesiano scomodo, il don Milani del Sud»
  25. ^ Palmisano, Nicola,, Un Cammino di semplicita : Don Bosco e il "sistema preventivo" riletti alla luce delle problematiche d'oggi, Elle Di Ci, 1987, ISBN 88-01-10753-6, OCLC 491530304. URL consultato il 22 novembre 2019.
  26. ^ Palmisano, Nicola., Tra i giovani con coraggio : Don Bosco e l'emarginazione giovanile, Elle di ci, 1983, ISBN 88-01-07061-6, OCLC 955794269. URL consultato il 22 novembre 2019.
  27. ^ Nella scuola con lo stile di Don Bosco, Roma, Elledici, 1988. ISBN 88-01-07093-4.
  28. ^ Comunione, comunità e accoglienza, Roma, Elledici, 1993.
  29. ^ A Foggia - Linda aiutò i «preti rossi», su La Stampa, 9 gennaio 1999, p. 3. URL consultato il 25 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2023).
  30. ^ Fondazione Adriano Olivetti, su fondazioneadrianolivetti.it. URL consultato il 23 novembre 2019.
    «due esperienze: quella di Adriano Olivetti e quella del teologo e filosofo salesiano Tommaso Demaria. Le prospettive intellettuali e di riflessione sul rapporto tra società e impresa sono state indagate»
  31. ^ a b Palmisano, Nicola., Quanto resta della notte? : analisi e sintesi del medioevo novecentesco all'alba del Duemila, LAS, 1994, ISBN 88-213-0280-6, OCLC 33599421. URL consultato il 23 novembre 2019.
    «Indice digitalizzato dell'opera»
  32. ^ Filippo Colucci, L'analisi. La notte senza fine e l'insegnamento di don Palmisano, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 2 novembre 2006, p. 98.
    «A chiedersi per primo quanto restasse della notte (anche a Taranto) fu, in un libro, don Nicola Palmisano, sacerdote salesiano. Di don Nicola, morto nel ‘93...»
  33. ^ Centro Sociale Polivalente Anziani "N. Palmisano" a Foggia, su Servizi sociali Puglia. URL consultato il 22 novembre 2019.
  34. ^ Cronaca di Foggia. Stamane l'inaugurazione del Centro per anziani., in La Gazzetta del Mezzogiorno, 21 marzo 2006, p. 77.
    «Centro per anziani di via Pestalozzi intitolato a Nicola Palmisano. Il taglio del nastro sarà affidato al Sindaco Orazio Ciliberti alla presenza di autorità civili, militari e religiose.Quindi la struttura riceverà la benedizione di don Saverio Trotta. Seguirà un ricordo della figura di don Nicola Palmisano, il sacerdote salesiano a cui è intitolato il Centro, affidato a don Michele De Paolis...»
  35. ^ Via Don Lino Palmisano, su Via Don Lino Palmisano-US. URL consultato il 22 novembre 2019.
  36. ^ comune di Locorotondo, Regolamento Disciplina Uso Sala Don Lino Palmisano, su comune.locorotondo.ba.it. URL consultato il 22 novembre 2019.
  37. ^ Agorà, "La nuova Villa Mitolo". Evento di presentazione del progetto, su Agorà Blog. URL consultato il 22 novembre 2019.
  38. ^ Dino Petruzzi, Una via per don Lino Palmisano (PDF), in Portagrande, 1º luglio 2018, p. 27. URL consultato il 22 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2018).
  39. ^ Cronache Baresi, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 29 dicembre 1995, p. 24.
    «assegnazione delle Borse di studio «Don Lino Palmisano»»

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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