Nicola Fano

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Nicola Fano

Nicola Fano (Roma, 21 febbraio 1959) è un giornalista, scrittore e storico del teatro italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1979 inizia a lavorare per il quotidiano L'Unità come critico teatrale e cronista di spettacoli. In questa veste, firma una serie di articoli e interviste sul fenomeno storico del varietà e dell'avanspettacolo. A questi generi popolari dedica i suoi primi studi storici e i suoi primi libri (Vieni avanti, cretino!, 1993; De Rege Varietà, 1998; Tessere o non tessere, 1999) finché l'Enciclopedia Treccani lo chiama a compilare alcune delle voci nella Enciclopedia del cinema (2003)[1][2][3][4][5]. Dal 1994 al 1999 è responsabile del servizio culturale de l'Unità.

Collabora con attori e registi nella realizzazione di spettacoli teatrali comici (Gastone, da Ettore Petrolini, con Massimo Venturiello e Tosca, 2006;[6][7] Tutta colpa di Garibaldi con Gioele Dix e Sergio Fantoni, 2007; Falstaff e il suo servo[8], con Franco Branciaroli per la regìa di Antonio Calenda, 2019).

Chiamato da Walter Veltroni, all'epoca direttore del quotidiano, a dirigere le iniziative editoriali de L'Unità, tra il 1992 e il 1993 ha scelto e curato l'edizione di tutte le collane de I libri de l'Unità che hanno aperto la strada, in Italia, a un nuovo mercato editoriale che in seguito è stato occupato anche da numerosi altri quotidiani. Questa esperienza si è riversata, in seguito, nella gestione dell'associazione culturale Succedeoggi, fondata nel 2013 e da cui, nel 2020, è nata la casa editrice Succedeoggi Libri.

Lasciata l'attività giornalistica, dal 2013 si dedica all'insegnamento prima come docente di Letteratura e filosofia del teatro presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, poi di Storia dell'Architettura Teatrale presso l'Accademia di Belle Arti di Perugia e di Storia dello Spettacolo presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico", nonché all'organizzazione teatrale[9]. Dal 2014 al 2020 è stato consigliere di amministrazione del Teatro di Roma[10]; dal 2021 al 2024 è stato consigliere di amministrazione della Fondazione Teatro Piemonte Europa.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ NINCHI, Ave in "Enciclopedia del Cinema", su www.treccani.it. URL consultato il 21 maggio 2023.
  2. ^ THULIN, Ingrid in "Enciclopedia del Cinema", su www.treccani.it. URL consultato il 21 maggio 2023.
  3. ^ DAPPORTO, Carlo in "Enciclopedia del Cinema", su www.treccani.it. URL consultato il 21 maggio 2023.
  4. ^ CAROTENUTO, Mario in "Enciclopedia del Cinema", su www.treccani.it. URL consultato il 21 maggio 2023.
  5. ^ CAMPANINI, Carlo in "Enciclopedia del Cinema", su www.treccani.it. URL consultato il 21 maggio 2023.
  6. ^ liminateatri_admin, PROFESSIONI DEL TEATRO > Intervista a Nicola Fano – Autore di Sergio Roca, su Liminateatri, 14 marzo 2021. URL consultato il 21 maggio 2023.
  7. ^ Francesca Mulas, Nicola Fano: "Vi racconto il critico teatrale Antonio Gramsci", su nemesismagazine.it, 2 settembre 2021. URL consultato il 21 maggio 2023.
  8. ^ Branciaroli è Falstaff, su Archivio - la Repubblica.it, 7 gennaio 2020. URL consultato il 21 maggio 2023.
  9. ^ Adnkronos, Fase 3, Nicola Fano: "Covid ha chiuso i teatri, ma noi siamo ritornati a vivere", su Adnkronos, 12 dicembre 2020. URL consultato il 21 maggio 2023.
  10. ^ Nicola Fano, su www.teatrodiroma.net. URL consultato il 21 maggio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN294694121 · ISNI (EN0000 0000 8103 5862 · SBN LO1V130060 · LCCN (ENn86067136 · GND (DE141955724 · BNE (ESXX5306994 (data) · BNF (FRcb12967032j (data) · CONOR.SI (SL101786467