Nicola Cavanna

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Guido Nicola Cavanna
vescovo della Chiesa cattolica
In vinculis caritatis
 
Incarichi ricoperti
 
Nato29 marzo 1916 a Masio
Ordinato presbitero18 maggio 1940
Nominato vescovo20 gennaio 1960 da papa Giovanni XXIII
Consacrato vescovo27 marzo 1960 dal vescovo Giuseppe Pietro Gagnor, O.P.
Deceduto20 febbraio 1980 (63 anni) ad Asti
 

Guido Nicola Cavanna (Masio, 29 marzo 1916Asti, 20 febbraio 1980) è stato un vescovo cattolico italiano. È stato vescovo di Rieti dal 27 marzo 1960 al 21 giugno 1971, giorno della sua nomina a vescovo titolare di Lilibeo e coadiutore con diritto di successione di Asti, vescovo di Asti dal 1º agosto 1977 al 20 febbraio 1980, principe della Chiesa di Asti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Masio nell'Alessandrino, frequentò il seminario nel capoluogo dove ricevette l'ordinazione sacerdotale il 18 maggio 1940.

Nominato viceparroco di Quargnento, Castelceriolo e Felizzano, frequentò l'Università Gregoriana di Roma, laureandosi in teologia e diritto canonico.

Divenne insegnante di diritto al seminario di Alessandria dove ricoprì anche la carica di vicerettore.

Nel 1949 venne nominato parroco ad Alessandria della parrocchia di Sant'Alessandro, carica che ricoprì fino al 1960 quando venne nominato vescovo di Rieti da papa Giovanni XXIII.

Ricevette l'ordinazione episcopale nella chiesa parrocchiale di Sant'Alessandro in Alessandria, essendo vescovo ordinante principale Giuseppe Pietro Gagnor, O.P., vescovo di Alessandria.

Divenne padre conciliare e partecipò a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II.

Il 21 giugno 1971 divenne vescovo titolare di Lilibeo, coadiutore del vescovo di Asti Giacomo Cannonero e amministratore apostolico sede plena; dopo la sua morte (1º agosto 1977), gli succedette come vescovo di Asti[1].

Morì ad Asti il 20 febbraio 1980, stroncato da un infarto cardiaco. Riposa nella cripta dei vescovi della cattedrale di Asti.

L'opera[modifica | modifica wikitesto]

Il vescovo Cavanna impregnò la sua politica pastorale sul catechismo ai giovani, l'impegno verso il mondo del lavoro e gli emarginati[2].

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ G. Visconti, La Diocesi di Asti tra '800 e '900, Asti 1995, p. 196.
  2. ^ G. Visconti, La Diocesi di Asti tra '800 e '900, Asti 1995, p. 194.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gaspare Bosio, Storia della Chiesa di Asti, Asti 1894
  • Lorenzo Gentile, Storia della Chiesa di Asti, Asti 1934
  • Vanna Mazzaroli, Paolo Maurizio Caissotti Vescovo di Asti, Asti 1974
  • Ughelli, in Italia Sacra, Astenses Episcopi, Venezia 1719
  • Guglielmo Visconti, Diocesi di Asti e Istituti di vita religiosi, Asti 2006
    • La Diocesi di Asti tra '800 e '900, Asti 1995
    • Storia di Fede e di Fatiche, la Diocesi di Asti nell'800 e nel '900, Asti 1993

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Rieti Successore
Raffaele Baratta 1960 - 1971 Dino Trabalzini
Predecessore Vescovo titolare di Lilibeo Successore
Henrique Golland Trindade 1971 - 1977 Carlos Alberto Nicolini
Predecessore Vescovo di Asti Successore
Giacomo Cannonero 1977 - 1980 Franco Sibilla