Nedda Falzolgher

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Nedda Falzolgher, detta Nil (Trento, 26 febbraio 1906Trento, 2 marzo 1956), è stata una poetessa e scrittrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Trento dal padre Mario, impiegato, e dalla madre, originaria della Val di Non. A soli cinque anni si ammalò di poliomielite e fu costretta sulla sedia a rotelle. La naturale vocazione verso la poesia e la letteratura la portarono sin da giovane a studiare da autodidatta nella sua casa sull'Adige a Trento.

Grazie alla dedizione della madre, che a tempo pieno si occupava della formazione della figlia, imparò il latino e il francese. Ciò le permise di leggere i classici latini e opere di Baudelaire, Verlaine e Rimbaud, le quali influenzarono lo stile poetico di Nedda.

La casa sull'Adige[modifica | modifica wikitesto]

A partire dagli anni trenta, si riunivano presso la casa di Nedda, lungo le rive del fiume Adige a Trento, numerosi poeti e scrittori trentini. Più che di un «salotto letterario» si trattava di un «cenacolo», come lo definisce Elio Fox,[1] dove gli amici si trovavano a discutere di letteratura, filosofia, cultura, vita e soprattutto della comune passione per la poesia.[2]

Tra i frequentatori vi furono: il coetaneo Marco Pola, che al tempo non era ancora conosciuto per la sua attività poetica, Augusto Goio, Raffaele Gadotti, Diego Gadler, Arcadio Borgogno, i due fratelli Franco e Luigi Bertoldi (il primo diventò pedagogista e fu docente universitario, il secondo divenne leader socialista e ricoprì il ruolo di Ministro del lavoro e della previdenza sociale dopo il secondo conflitto mondiale), le figlie dello storico Antonio Zieger e la giovane adolescente Edda Albertini, con la quale Nedda aveva uno stretto rapporto di amicizia e che nel dopoguerra diverrà celebre attrice del teatro italiano.[3]

Nel 1935 per iniziativa del "Sindacato fascista degli scrittori della Venezia Tridentina" venne pubblicata Poesia, un'antologia di poesie, nella quale sono presenti alcune opere di Nedda Falzolgher e di altri poeti trentini.

Morì nel 1956 a cinquant'anni.

Nel 1975 le è stata dedicata una via a Trento in località Cernidor.[4] Nel 2006 il comune di Trento ha apposto una targa sulla casa dove è vissuta sul lungadige Monte Grappa.[5]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • En piaza del Littorio, Trento, 1934
  • Fin dove il polline cade, Ubaldini, Roma, 1949
  • Il libro di Nil - Prosa e poesia, Rebellato, Padova, 1957 (postumo)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elio Fox, Il contesto nazionale della poesia dialettale di Marco Pola (PDF), Accademia Roveretana degli Agiati.
  2. ^ Piera Schiavo, Le raccolte poetiche degli anni trenta di Marco Pola con un inedito di Biagio Marin (PDF), Accademia Roveretana degli Agiati.
  3. ^ Renzo Francescotti, Nedda, finalmente un ricordo della poetessa trentina, su trentinocultura.net, l'Adige, 19 febbraio 2006. URL consultato il 14 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2017).
  4. ^ Luciana Grillo e Betti Postal, Trentine da ricordare: Nedda Falzolgher [collegamento interrotto], su toponomasticafemminile.com, Toponomastica Femminile, 14 gennaio 2015. URL consultato il 17-1-2017.
  5. ^ Nedda Falzolgher (Nil), su chieracostui.com, Chi era Costui. URL consultato il 14-1-2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Controllo di autoritàVIAF (EN201148937 · ISNI (EN0000 0001 3932 684X · SBN CFIV047624 · BAV 495/318273 · WorldCat Identities (ENviaf-201148937