Naomi Munakata

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Naomi Munakata (2011)

Naomi Munakata (宗像 直美; Hiroshima, 31 maggio 1955San Paolo, 26 marzo 2020) è stata una direttrice di coro giapponese naturalizzata brasiliana, che diresse il coro dell'Orquestra Sinfônica do Estado de São Paulo dal 1995 al 2013 e fu poi direttrice principale del Coral Paulistano Mário de Andrade al Teatro Municipale. È stata tra i direttori di coro in Sudamerica che "hanno contribuito al rafforzamento e allo stimolo della musica corale", secondo The Cambridge Companion to Choral Music[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giapponese di nascita,[2] fu portata in Brasile all'età di due anni. Iniziò gli studi di pianoforte a quattro anni, e a sette entrò nella corale diretta da suo padre Motoi. Imparò poi a suonare violino e arpa, per formarsi quindi in composizione e direzione musicale con Eleazar de Carvalho, Hugh Ross, Sérgio Magnani, John Neschling, Hans-Joachim Koellreutter, Eric Ericson.

Ottenne il riconoscimento di miglior direttore corale dall'Associação Paulista dos Críticos de Arte, avendo a lungo tenuto la guida dell'Escola Municipal de Música de São Paulo e del Coral Jovem do Estado. Per quasi vent'anni diresse il coro dell'Orquestra Sinfônica do Estado de São Paulo e dal 2012 diresse anche il Coro da Orquestra Sinfônica do Estado de São Paulo, col quale registrò il cd Aylton Escobar Obras para Coro. Negli ultimi tempi guidò il Coral Paulistano Mário de Andrade. Le venne inoltre affidato un programma di Rádio Cultura FM.

Naomi Munakata morì il 26 marzo 2020, per complicazioni da COVID-19.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The past fifty years: 1960–2010, Quadros, 2012, p. 143, ISBN 978-0-52-111173-7.
  2. ^ (PTJA) Jo Takahashi, S.O.S JAPÃO, in JOJOSCOPE, 5 aprile 2011. URL consultato il 29 marzo 2020.
  3. ^ (JA) 訃報■宗像直美さんコロナで病死=サンパウロ州立交響楽団合唱団の指揮者 [Naomi Munakata died from coronavirus disease – Conductor of the São Paulo State Symphony Orchestra Choir], in Nikkey Shimbun, 27 marzo 2020. URL consultato il 29 marzo 2020.

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Controllo di autoritàVIAF (EN83637652 · ISNI (EN0000 0000 5612 9066 · LCCN (ENno2009046176 · GND (DE1064720838 · WorldCat Identities (ENlccn-no2009046176