Nagi Daifullah

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Nagi Daifullah (in arabo ناجي ضيف الله (194915 agosto 1973) è stato un sindacalista statunitense di origine yemenita.

Appartenente all'United Farm Workers, fu il leader dello sciopero dei viticoltori del 1973 organizzato da Cesar Chavez.[1] Daifalluh è riconosciuto come uno dei più importanti sindacalisti arabi negli Stati Uniti: Daifullah parlava arabo, inglese e spagnolo ed era un importante membro del sindacato non solo per la capacità di organizzazione la comunità yemenita, ma anche per il suo lavoro nel superamento delle barriere etniche e linguistiche tra i lavoratori. Un rapporto dell'UFW infatti commenta l'importanza di Daifullah come leader dello sciopero:

«Nagi Daifullah è arrivato in questo Paese dal suo nativo Yemen, in cerca di una vita migliore. Gli agricoltori yemeniti sono l'ultimo gruppo (al 1977) di persone arrivate in California ad essere sfruttate dai proprietari terrieri. Molti di loro, come Nagi, sono giovani uomini sulla ventina, timidi e di corporatura esile. Musulmani, non parlano inglese e vivono in campi di lavoro deserti. Sono venuti qui perché lo Yemen è uno dei paesi più poveri del mondo. Nel 1977, il reddito medio annuo era di 94 dollari. Nagi era alto un metro e mezzo e pesava 45 chili. Ma a differenza di molti suoi colleghi di lavoro, aveva imparato l'inglese. Molte volte ha servito come interprete per gli organizzatori sindacali. Membro attivo dell'UFW, ha fornito una leadership importante per i lavoratori in sciopero nelle fattorie vicino ad Arvin e Lamont in California.[2]»

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Daifullah fu ucciso nelle prime ore del 14 agosto 1973 all'età di 24 anni dalla polizia della contea di Kern. All'una e mezza di notte circa, un gruppo di quindici sindacalisti dell'UFW stavano trascorrendo la serata presso la Smokehouse Cafe di Lamont. Sul luogo arrivò un'autopattuglia della polizia della contea di Kern. Uno dei tre agenti a bordo dell'auto, Gilbert Cooper, cominciò a infastidire Frank Quintana, un leader dei picchetti del sindacato. Cooper tentò di arrestare Quintana, che in quel momento si trovava semplicemente fuori dal caffè, con l'accusa di disturbo alla quiete pubblica. Tale capo di imputazione era normalmente usato dalla polizia durante la stagione degli scioperi, per disturbare o arrestare i capitani di picchetto e danneggiare la campagna dei sindacalisti. I contadini presenti, osservando l'evolversi della situazione, cominciarono a protestare. Nel bel mezzo dello scontro, Cooper individuò Daifullah e si avvicinò a lui. Daifullah quindi cominciò a scappare, ma fu raggiunto da Cooper, che senza preavviso, lo colpì di spalle alla testa con la sua torcia di metallo.

Daifullah, riverso a terra, perse conoscenza e cominciò a sanguinare copiosamente. Gli altri agenti presero il corpo del giovane e lo trascinarono per sessanta metri lungo il marciapiede, lasciando poi sul posto. Tre uomini che tentarono di aiutare il giovane furono arrestati, e i poliziotti andarono via senza chiamare un'ambulanza. I soccorsi furono allertati da un cittadino privato. Daifullah morì il 15 agosto per gravi danni cerebrali e emorragia di sangue. L'autopsia effettuata dai coroner della polizia classificarono la morte come conseguenza di un incidente. Oltre 700 persone, fra lavoratori e di iscritti al sindacato parteciparono al funerale,[3] accompagnando il feretro sino all'aeroporto di Bakersfield. Il corpo fu poi riportato in Yemen per avere degna sepoltura.[4]

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Una mostra di spicco presso l'Arab American Museum di Dearborn, nel Michigan lo omaggiò[5] e il gruppo democratico della Contea di Orange istituì un premio per la giustizia sociale in suo onore.[6] Addetti alle pulizie yemeniti, nicaraguensi e cinesi che in California stavano lottando per organizzarsi con il Service Employees International Union (SEIU) attinsero dall'eredità di Nagi Daifalluh durante la loro campagna.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Legacy of Yemeni immigrant lives on among union janitors / Farmworkers organizer to be honored in S.F., su sfgate.com, SFGate, 16 agosto 2002. URL consultato il 28 novembre 2017.
  2. ^ http://chavez.cde.ca.gov/ModelCurriculum/Teachers/Lessons/Resources/Documents/EXR1_The_Martyrs_a.pdf
  3. ^ Walter P. Reuther Library (324) The funeral procession of Nagi Daifullah, su reuther.wayne.edu. URL consultato l'8 marzo 2015.
  4. ^ United Farm Workers Organizing Commitee, Description of the UFW Martyrs, Part A (PDF).
  5. ^ Niraj Warikoo, (TAM), su theamericanmuslim.org, The American Muslim, 19 giugno 2005. URL consultato l'8 marzo 2015.
  6. ^ Archived copy, su arab-news.biz. URL consultato l'8 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).