NGC 50

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
NGC 50
Galassia ellittica
NGC 50 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreGaspare Ferrari
Data1865
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta00h 14m 44.555s[1]
Declinazione-07° 20′ 42.38″[1]
Distanza257.000.000 [2] a.l.
(75.000.000 [3] pc)
Magnitudine apparente (V)12 [2], 12,3[4]
Dimensione apparente (V)2,344' x 1,445' [5]
Redshift+0,019016 ± 0,000030
Luminosità superficiale13,89 [4]
Angolo di posizione170° [4]
Velocità radiale5701 ± 9 [6] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia ellittica
ClasseE5, S0^- pec[6] E-S0[4] E/SAB0?[7]
Dimensioni170.000 [2] a.l.
(44,53 [6] pc)
Altre designazioni
MCG -01-01-058, 2MASX J00144455-0720423, 6dF J0014445-072042, LDCE 0010 NED003, HDCE 0009 NED003, USGC S005 NED01, GSC 4670-01062, PGC 983, NVSS J001444-072041 [8]
Mappa di localizzazione
NGC 50
Categoria di galassie ellittiche

NGC 50 è una galassia ellittica situata nella costellazione della Balena. La sua velocità rispetto al fondo diffuso cosmologico è di 5355 ± 26 km/s, che corrisponde a una distanza di Hubble di 79,0 megaparsec.[6] Una misura non corretta per il redshift produce una distanza di 66.800 mega parsec,[9] valore che è compreso entro la distanza di Hubble.

La galassia è stata scoperta nel 1865 dall'astronomo italiano Gaspare Ferrari.[7] NGC 50 ha un diametro di 170.000 anni luce ed è grande circa il doppio della nostra Via Lattea. È fisicamente vicina a NGC 49.

Il 15 maggio 2008, all'interno di NGC 50 è stata scoperta la supernova SN 2008db da parte di due gruppi di ricercatori; il primo gruppo era composto da G. Pignata, J. Maza, M. Hamuy, R. Antezana, L. Gonzalez, P. Gonzalez, P. Lopez, S. Silva e G. Folatelli dell'Università del Cile, il secondo da D. Reichart, K. Ivarsen, A. Crain, D. Foster, M. Nysewander e A. LaCluyze dell'Università della Carolina del Nord. I due gruppi facevano parte del programma di ricerca di supernove denominato CHASE (CHilean Automatic Supernova sEarch).[10] La supernova è stata classificata di tipo Ia.[11]

  1. ^ a b Michael F. Skrutskie, Roc M. Cutri, Rae Stiening, Martin D. Weinberg, Stephen E. Schneider, John M. Carpenter, Charles A. Beichman, Richard W. Capps, Thomas Chester, Jonathan H. Elias, John P. Huchra, James W. Liebert, Carol J. Lonsdale, David G. Monet, Stephan Price, Patrick Seitzer, Thomas H. Jarrett, J. Davy Kirkpatrick, John E. Gizis, Elizabeth V. Howard, Tracey E. Evans, John W. Fowler, Linda Fullmer, Robert L. Hurt, Robert M. Light, Eugene L. Kopan, Kenneth A. Marsh, Howard L. McCallon, Robert Tam, Schuyler D. Van Dyk e Sherry L. Wheelock, The Two Micron All Sky Survey (2MASS), in The Astronomical Journal, vol. 131, n. 2, 1º febbraio 2006, pp. 1163–1183, Bibcode:2006AJ....131.1163S, DOI:10.1086/498708, ISSN 0004-6256 (WC · ACNP).
  2. ^ a b c New General Catalog Objects: NGC 50 - 99, su cseligman.com. URL consultato il 30 luglio 2013.
  3. ^ parsecs to lightyears conversion, su unitconversion.org. URL consultato il 30 luglio 2013.
  4. ^ a b c d (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke» sur le site ProfWeb, NGC 1 à 99, su dpelletier.profweb.ca. URL consultato il 23 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2023).
  5. ^ NGC 50 - Galaxy - WIKISKY, su server1.wikisky.org. URL consultato il 30 luglio 2013.
  6. ^ a b c d (EN) Results for object NGC 50, su ned.ipac.caltech.edu, NASA/IPAC Extragalactic Database. URL consultato il 19 aprile 2022.
  7. ^ a b (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 50, su cseligman.com. URL consultato il 19 aprile 2022.
  8. ^ Galaxy NGC 50 - Galaxy in Cetus Constellation, su dso-browser.com. URL consultato il 23 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2017).
  9. ^ Your NED Search Results. Distance Results for NGC 50, su ned.ipac.caltech.edu. URL consultato il 20 aprile 2022.
  10. ^ (EN) Central Bureau for Astronomical Telegrams, Electronic Telegram No. 1407 (TXT), su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  11. ^ (EN) Bright Supernovae - 2008, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 26 dicembre 2021.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Oggetti del profondo cielo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di oggetti non stellari