NGC 174

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NGC 174
Galassia a spirale barrata
NGC 174 nelle immagini DECam
Scoperta
ScopritoreJohn Herschel
Data27 settembre 1834 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneScultore
Ascensione retta00h 36m 58.9s [2]
Declinazione-29° 28′ 40″ [2]
Distanza49 megaparsec (159 Mly) [1][2] a.l.  
Magnitudine apparente (V)12,9 [3]
nella banda B: 13,8 [3][4]
Redshift+0,011905 ± 0,000030 [2]
Luminosità superficiale12,71 [3]
Angolo di posizione174° [3]
Velocità radiale3569 ± 9 [2][4] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale barrata
ClasseSB(rs)0/a [2], SB0-a [3], SB(rs)ab? [1]
Dimensioni111 600 al (34 210 pc) a.l. [2][3]  
Altre designazioni
PGC 2206, MCG-05-02-028, ESO 411- G 001, ARP 0034-294, IRAS 00345-2945, 2MASX=J00365892-2928403, 2MASXi J0036589-292840 [2][3][4]
Mappa di localizzazione
NGC 174
Categoria di galassie a spirale barrata

NGC 174 è una galassia a spirale barrata situata nella costellazione dello Scultore.[1][2] Prima delle osservazioni ottenute con la DECam nel corso dell'indagine Pan-STARRS, veniva ritenuta una galassia lenticolare.

Presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro e racchiude al suo interno regioni di idrogeno ionizzato.[2] Viene inoltre considerata una galassia di campo, vale a dire che è gravitazionalmente isolata e non appartiene né ad un ammasso, né ad un gruppo di galassie.[2]

NGC 174 è stata scoperta il 27 settembre 1834 dall'astronomo inglese John Herschel,[1] che la descrisse come "debole, piccola, poco estesa, attorniata da molte stelle brillanti." Successive osservazioni mostrarono che la sua posizione corrisponde a quella di PGC 2206, tanto che attualmente i due oggetti sono considerati come un unico oggetto.[5]

Quando John Louis Emil Dreyer la incluse nel New General Catalogue, utilizzò la descrizione datane da John Herschel.[1]

  1. ^ a b c d e f (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 174, su cseligman.com. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i j k NED results for object NGC 0174, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  3. ^ a b c d e f g (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke» sur le site ProfWeb, NGC 100 à 199, su dpelletier.profweb.ca. URL consultato il 23 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2023).
  4. ^ a b c SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  5. ^ astronomy-mall.com/Adventures.In.Deep.Space/NGC%201-7840%20complete.htm, su astronomy-mall.com.

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