Myrtle Cagle

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Myrtle Cagle nel 1995

Myrtle Thompson Cagle (Carolina del Sud, 3 giugno 1925Georgia, 22 dicembre 2019[1]) è stata un'aviatrice statunitense.

Fu una delle astronaute delle Mercury 13. Lavorò come istruttrice di volo e scrisse sull'aviazione in Carolina del Nord.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Prima di Mercury 13[modifica | modifica wikitesto]

Cagle nacque il 3 giugno 1925 in Carolina del Sud e la casa di famiglia era a Selma, in Carolina del Nord.[2][3] Cagle ha sempre voluto volare fin da giovane.[3] Quando aveva 12 anni, i suoi fratelli le insegnarono a volare usando l'aereo che possedevano.[2][4] Quando "si è guadagnata le ali" all'età di 14 anni, era la più giovane pilota della Carolina del Nord[3], e all'epoca forse era la più giovane degli Stati Uniti d'America.[2] Entrò a far parte della classe di aeronautica del liceo e quando l'istruttore della scuola venne chiamato a combattere nella Seconda guerra mondiale, concluse l'anno come insegnante.[2] Come istruttrice di volo era soprannominata Capitano K.[2] Cagle ha ottenuto il brevetto di pilota privato all'età di diciannove anni.[2]

Cagle si unì alla Civil Air Patrol, alle Ninety-Nines, e decise di diventare una Women Airforce Service Pilots.[2][5] Cagle ha continuato a gestire un aeroporto vicino a Raleigh e un proprio servizio di voli charter.[2] Nel 1950, ha guadagnato un trofeo nel Derby della Cipria.[6] Ha ottenuto la licenza di pilota commerciale con le abilitazioni di Aeromodello monomotore e plurimotore terrestre e con le abilitazioni di Strumentazione di bordo nel 1951.[2] È stata anche un'istruttrice di volo certificata, un'istruttrice di strumenti di bordo e un'istruttrice di terra.[2] La sua scuola di volo si trovava a Selma.[7]

Cagle iniziò a scrivere una rubrica chiamata Air Currents nel 1946 per il giornale Johnstonian Sun di Selma.[2] In seguito la rubrica fu spostata nel Raleigh News and Observer dal 1953 al 1960.[2] Quando ha volato con un jet trainer T-33, è diventata una delle sole cinque donne che avevano "pilotato un jet".[3]

Mercury 13[modifica | modifica wikitesto]

Cagle sposò l'ex allievo Walt Cagle nel 1960.[3][8] Il suo abito nuziale è stato fatto con un paracadute.[9] Si trasferisce a Macon, nel 1961. Non molto tempo dopo il suo arrivo, è stata invitata a partecipare al nuovo Programma Donne nello Spazio.[10] Cagle aveva 4.300 ore di volo all'inizio del programma.[9] Cagle e le altre dodici partecipanti divennero infine note come Mercury 13.[11] Durante il programma, Cagle è stato avvertita dagli amministratori di non rimanere incinta.[3] Tra i molti test che ha affrontato come parte del programma, ha ricordato che uno dei peggiori che ha affrontato è stato quello di far congelare il timpano.[3]

Dopo di Mercury 13[modifica | modifica wikitesto]

Cagle tornò ad insegnare agli allievi a volare e si iscrisse anche all'Università di Mercer.[2][4] Continuò a partecipare alla Civil Air Patrol.[12] Nel 1964 partecipa alla International Women's Air Race.[4] Nel 1986 è diventata membro del Warner Robins Air Logistics Team.[2][9] Nel 1988, Cagle è stata la seconda donna a laurearsi con una valutazione sulla struttura dell'aereo e sul propulsore meccanico al Georgia Technical Institute.[2][9] Nel 1998, all'età di 73 anni, volava ancora con il suo Cessna monomotore, anche se si era ritirata dall'insegnamento presso la Robins Air Force Base.[3][13] Il 26 aprile 2003, Cagle è stata inserita nella Georgia Aviation Hall of Fame.[14] Nel 2007, lei e otto dei 13 laureati del Mercury 13 hanno conseguito un dottorato onorario presso l'Università del Wisconsin in Oshkosh.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jenna Eason, She ‘danced in the clouds’ and tore down barriers. Pilot, Mercury 13 icon passes away, in The Telegraph, 2 gennaio 2020. URL consultato il 29 agosto 2020.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Cagle, Myrtle, su astronautix.com. URL consultato il 7 luglio 2018.
  3. ^ a b c d e f g h (EN) Knight-Ridder, Veteran Pilot Cagle Had the Right Stuff, in The Greenville News, 22 ottobre 1998. URL consultato il 7 luglio 2018.
  4. ^ a b c (EN) Two Women Astronauts Arrive for Air Race, in The Monitor. URL consultato il 7 luglio 2018.
  5. ^ (EN) Margaret A. Weitekamp, Right Stuff, Wrong Sex: America's First Women in Space Program, JHU Press, 26 ottobre 2005, p. 83, ISBN 9780801883941. URL consultato il 7 luglio 2018.
  6. ^ (EN) Aerial Show Set Sunday In Hendersonville, in Asheville Citizen-Times, 6 luglio 1951. URL consultato il 7 luglio 2018.
  7. ^ (EN) Thrill Packed Air Show Is Slated, in Statesville Daily Record, 18 settembre 1952. URL consultato il 7 luglio 2018.
  8. ^ Clare Boothe Luce, The U.S. Team Is Still Warming Up The Bench but some people simply never get the message, Time Inc, 28 giugno 1963, pp. 32-33. URL consultato il 29 giugno 2018.
  9. ^ a b c d International Women's Air & Space Museum (a cura di), Myrtle K. Thompson Cagle Collection (PDF), su iwasm.org.
  10. ^ First Lady Astronaut Trainees, su history.nasa.gov. URL consultato il 7 luglio 2018.
  11. ^ (EN) Sue Nelson, Space: The Final Frontier, in The Guardian, 15 aprile 1997. URL consultato il 7 luglio 2018.
  12. ^ Al Hallonquist, Mercury 13 - the Women of the Mercury Era, su mercury13.com. URL consultato il 7 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2018).
  13. ^ (EN) Martin Merzer, Women's Hopes Dashed, in The Des Moines Register, 27 ottobre 1998. URL consultato il 7 luglio 2018.
  14. ^ (EN) Georgia Aviation Hall of Fame: Hall of Fame, su gaaviationhalloffame.com. URL consultato il 7 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2018).
  15. ^ Bobbi Roe, Mercury 13 Receive Honorary Doctorates from the University of Wisconsin, Oshkosh (PDF), su ninety-nines.org, 33 n.4, 99 News, luglio 2007, p. 6.

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