Museo ebraico della Svizzera

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Museo ebraico della Svizzera
Museo ebraico della Svizzera (galleria)
Ubicazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
LocalitàBasilea
IndirizzoKornhausgasse 8
Coordinate47°33′14.16″N 7°35′20.72″E / 47.553935°N 7.589089°E47.553935; 7.589089
Caratteristiche
TipoStorico
Apertura1966
Sito web

Il Museo ebraico della Svizzera è un museo svizzero con sede a Basilea, inaugurato nel 1966, che presenta la storia religiosa e quotidiana della comunità ebraica di Basilea e della Svizzera.

È stato il primo museo ebraico dell'area di lingua tedesca ad essere fondato dopo la seconda guerra mondiale.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo ebraico della Svizzera a Basilea è stato aperto nel 1966. L'iniziativa è nata da membri dell'Esperance (una chevra Kadisha) che si sono recati a Colonia in Germania per vedere la mostra «Monumenta Judaica» nel 1963/64. Hanno scoperto che molti degli oggetti rituali esposti provenivano dalla collezione ebraica di Basilea e hanno deciso di esporre questi oggetti in modo permanente in un museo ebraico a Basilea.

Al momento dell'apertura, il museo occupava due sale nella Kornhausgasse 8. L'architetto d'interni Christoph Bernoulli ha arredato lo spazio in stile «oggettivo». Il direttore fondatore, la dottoressa Katia Guth-Dreyfus, ha guidato il museo per quattro decenni. Nel 2010 è stata sostituita dalla Dott.ssa Gaby Knoch-Mund e nel 2015 la Dott.ssa Naomi Lubrich ha assunto la direzione del museo.[2]

Collezione[modifica | modifica wikitesto]

I primi oggetti presentati nella mostra del Museo Ebraico sono stati la Judaica raccolta dal Museo Svizzero del Folclore (oggi Museo der Kulturen a Basilea).[3] Dopo il 1966, la collezione del museo si è arricchita di oggetti provenienti da Basilea e dall'Alto Reno, dai due villaggi di Endingen e Lengnau nella Surbtal in Argovia, centri della vita ebraica in Svizzera sino all'emancipazione del 1876, nonché dal resto della Svizzera e dall'Europa.[4] Alla collezione sono stati aggiunti oggetti rituali, arte e cultura quotidiana dal Medioevo ai giorni nostri.[5]

Tra i pezzi forti della collezione del museo vi sono oggetti d'argento da cerimonia, tessuti riccamente ricamati dal XVII al XX secolo e documenti della storia culturale degli ebrei della Svizzera. Le monumentali lapidi medievali e le incisioni ebraiche di Basilea sono importanti testimonianze storiche. I documenti sui congressi sionisti a Basilea e le lettere originali di Theodor Herzl, l'autore di «Lo Stato ebraico», dimostrano che Basilea è una città che ha saputo influenzare la politica mondiale.[6] Il museo raccoglie anche oggetti contemporanei: Judaica, arte e oggetti di uso quotidiano.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jewish Museum of Switzerland, su travelguide.michelin.com, 16 agosto 2018. URL consultato il 28 agosto 2020.
  2. ^ About Us - Jüdisches Museum der Schweiz (EN), su juedisches-museum.ch. URL consultato il 28 agosto 2020.
  3. ^ History, su mkb.ch. URL consultato il 28 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2020).
  4. ^ (EN) Jewish Museum of Switzerland, su AEJM. URL consultato il 28 agosto 2020.
  5. ^ Ebraico, su hls-dhs-dss.ch. URL consultato il 28 agosto 2020.
  6. ^ (EN) Jüdisches Museum der Schweiz | Museums - Museen Basel, su museenbasel.ch. URL consultato il 28 agosto 2020.
  7. ^ (EN) Jüdisches Museum der Schweiz, su Basel.com. URL consultato il 28 agosto 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN129157858 · ISNI (EN0000 0001 2033 8699 · LCCN (ENn93124832 · GND (DE2100923-5 · J9U (ENHE987007263452205171 · WorldCat Identities (ENlccn-n93124832