Montagu Stopford (generale)

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Montagu Stopford
NascitaHanover Square, 16 novembre 1892
MorteChipping Norton, 10 marzo 1971
Dati militari
Paese servito Regno Unito
Forza armata British Army
Anni di servizio1911 - 1949
GradoGenerale
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Comandante diNorthern Command
South East Asia Command
Twelfth Army
Staff College, Camberley
XII Corps
XXXIII Indian Corps
56th (London) Infantry Division
17th Infantry Brigade
53rd Battalion, Rifle Brigade (Prince Consort's Own)
DecorazioniMilitary Cross
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Montagu Stopford (Hanover Square, 16 novembre 1892Chipping North, 10 marzo 1971) è stato un generale britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu inviato in Birmania nel novembre 1943 al comando del 33º Corpo indiano, all'inizio del 1944, quando i giapponesi attraversarono il Chindwin per avanzare su Manipur, Stopford si spostò verso l'Assam per proteggere la ferrovia Bengala-Assam, riuscendo dopo tremendi combattimenti nella giungla a indurre i giapponesi a togliere l'assedio a Kohima, riaprendo così la strada per Imphal. Si batté con il 33º Corpo a Meiktila e Mandalay, raggiungendo infine Prome e partecipando così da protagonista alla liberazione della Birmania.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
8. James Stopford, III conte di Courtown 16. James Stopford, II conte di Courtown  
 
17. Mary Powys  
4. sir Montagu Stopford  
9. lady Mary Scott 18. Henry Scott, III duca di Buccleuch  
 
19. lady Elizabeth Montagu  
2. sir Lionel Stopford  
10. John Cay 20. Robert Hodshon Cay  
 
21. Elizabeth Liddell  
5. Lucy Cay  
11. Emily Bullock  
 
 
1. Montagu Stopford  
12. Thomas Mackenzie  
 
 
6. George Alexander Mackenzie  
13. Margaret Elizabeth  
 
 
3. Mabel Georgina Emily Mackenzie  
14. John Cay (= 14) 28. Robert Hodshon Cay (= 20)  
 
29. Elizabeth Liddell (= 21)  
7. Elizabeth Cay  
15. Emily Bullock (= 15)  
 
 
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • B.P.Boschesi - Il chi è della Seconda Guerra Mondiale - Mondadori Editore, 1975, Vol. II, p. 197

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