Mohammed Helmy

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Mohammed Helmy, (v arabštině : محمد حلمي, in ebraico: מוחמד חילמי) (Khartoum, 25 luglio 1901Berlino, 10 gennaio 1982), è stato un medico egiziano che salvò diversi ebrei dalla persecuzione nazista a Berlino durante l'Olocausto. Fu il primo arabo ad essere riconosciuto come Giusto tra le Nazioni da Yad Vashem.[1][2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Helmy nacque a Khartum, in Sudan, figlio di un ufficiale dell'esercito egiziano. Nel 1922 si trasferì a Berlino per studiare medicina. Dopo la laurea e l'apprendistato con Georg Klemperer, un professore di medicina ebreo, iniziò a lavorare come capo del dipartimento di urologia al Robert Koch Hospital (in seguito chiamato Krankenhaus Moabit Hospital). L'ospedale fu significativamente coinvolto dalle politiche naziste e una larga parte del personale medico decise di lasciarlo, o fu costretta a farlo. Helmy subì diverse discriminazioni ed ingiustizie varie, fino al licenziamento, nel 1938, a seguito della legge per cui i nazisti volevano allontanare i camiti non ariani. Inoltre gli fu vietato di lavorare negli ospedali e di sposare la sua fidanzata tedesca, Annie Ernst.

Helmy criticò pubblicamente Adolf Hitler, episodi che hanno portato al suo arresto nel 1939 e poi nel 1940, insieme ad altri egiziani, fino al suo rilascio a causa dei suoi problemi di salute.

Durante la seconda guerra mondiale ha negoziato per diverse famiglie ebree nascondendoli dalla persecuzione in atto.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

I parenti di Helmy furono cercati da Yad Vashem per consegnare loro l'onorificenza a lui assegnata; non erano, tuttavia, interessati ad accettare il premio, a causa delle relazioni di ostilità tra Israele ed Egitto.[3] Alla fine, quattro anni dopo il riconoscimento come il primo arabo Giusto tra le nazioni, il regista Taliya Finkel (che nel frattempo aveva realizzato un film su Helmy) riuscì a localizzare il figlio del nipote, Nasser Kotby.[4] Kotbi accettò di ricevere il certificato dall'ambasciatore israeliano a Berlino durante una cerimonia nel Ministero degli Esteri tedesco,[5] e non all'ambasciata israeliana, a causa della difficoltà della famiglia nel ricevere l'onorificenza direttamente da un'istituzione israeliana.[6][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Rescued by an Egyptian in Berlin, su yadvashem.org. URL consultato il 18 aprile 2014.
  2. ^ Yad Vashem names Egyptian first Arab Righteous Among the Nations, su haaretz.com, Haaretz, 30 settembre 2013. URL consultato l'8 maggio 2014.
  3. ^ Family of WW2 Arab hero reject Israeli honor, su i24news.tv, i24 News, 20 ottobre 2013. URL consultato l'8 maggio 2014.
  4. ^ ברלין: הערבי הראשון יקבל את אות חסיד אומות העולם, October 25, 2017
  5. ^ Israel honours first recognised Arab Holocaust saviour, su BBC News Online, BBC, 27 ottobre 2017. URL consultato il 27 ottobre 2017.
  6. ^ משפחתו של חסיד אומות העולם הערבי הראשון הסכימה לקבל תעודה מיד ושם, Haaretz, October 22, 2017
  7. ^ Egyptian doctor honoured for saving Jewish lives during the Holocaust, su thejc.com, The Jewish Chronicle, 27 ottobre 2017. URL consultato il 27 ottobre 2017.

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Controllo di autoritàVIAF (EN310715687 · ISNI (EN0000 0000 1861 4669 · LCCN (ENn2014188590 · GND (DE125501048 · J9U (ENHE987007399669705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2018005058