Mohamed Lahouaiej-Bouhlel

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Mohamed Lahouaiej-Bouhlel

Mohamed Lahouaiej-Bouhlel (in arabo محمد لحويج بوهلال?, Muḥammad Laḥwiyyij-Būhlāl; M'saken, 3 gennaio 1985Nizza, 14 luglio 2016) è stato un terrorista tunisino residente in Francia, autore dell'attentato terroristico che ebbe luogo a Nizza il 14 luglio 2016; per sferrare tale attacco, Lahouaiej-Bouhlel si mise alla guida di un camion sul Lungomare degli Inglesi, dove ogni anno si tengono le celebrazioni per la festa nazionale francese, causando la morte di 87 persone e il ferimento di altre 307[1], per poi essere ucciso dalla polizia.

È stato descritto come un uomo mentalmente instabile, con una vita personale molto controversa, che includeva abuso di droghe e l'utilizzo di contenuti violenti sul web.[2][3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lahouaiej-Bouhlel nacque a M'saken, in Tunisia, una cittadina situata a circa 10 km di distanza dalla città costiera di Sousse. Secondo le indagini condotte dalla polizia, era regolarmente in possesso del permesso di soggiorno e si trasferì a Nizza nel 2005, lavorando come camionista dedito ad effettuare consegne.[4][5] Praticava arti marziali, frequentava locali notturni adibiti al ballo della salsa e conduceva una "sfrenata vita sessuale".[6] Lahouaiej-Bouhlel era sposato e padre di tre figli, ma era in procinto di divorziare. È stato riportato che aveva gravi difficoltà finanziarie e che lavorava come camionista grazie ad un permesso ottenuto appena un anno prima dell'attentato.[7] Nel gennaio 2016 si addormentò al comando del volante di un furgone, venendo così licenziato.[8]

I suoi genitori erano divorziati.[9] Suo padre, che vive nella città natale della famiglia, ha dichiarato ad un'agenzia di stampa internazionale che suo figlio soffriva di depressione e di abuso di alcol e droghe:

«Dal 2002 al 2004 ha avuto dei problemi che gli hanno causato un esaurimento nervoso. Sarebbe diventato rabbioso e avrebbe gridato... avrebbe distrutto qualsiasi cosa gli fosse capitata davanti.[10]»

La sorella di Lahouaiej-Bouhlel ha affermato che la sua famiglia ha trasferito i suoi documenti alla polizia, i quali attestavano che Mohamed fosse stato visitato diverse volte da uno psicologo per molti anni.[11] Suo padre e suo fratello hanno insistito sul fatto che "la religione non abbia nulla a che fare con l'attentato", affermando inoltre che Mohamed non pregava e non seguiva affatto il Ramadan. Suo fratello ha anche dichiarato che Mohamed non conosceva nessuno, non mandava mai alcun regalo alla sua famiglia e non salutava mai.[12]

Qualche giorno prima dell'attentato, Lahouaiej-Bouhlel si lasciò crescere la barba[13] dicendo alle persone che il significato di quella barba fosse religioso. Le autorità francesi hanno riportato che Mohamed mostrò interesse religioso solamente di recente, tanto da essersi fatto crescere la barba soltanto otto giorni prima dell'attacco, radicalizzandosi così molto velocemente.[14][15] Un testimone ha inoltre affermato che Lahouaiej-Bouhlel iniziò a frequentare la moschea solamente a partire dal mese di aprile.[16] L'investigatore francese François Mulin ha dichiarato che "Lahouaiej-Boulel aveva espresso sostegno allo Stato Islamico".[17][18]

Secondo alcuni media, Lahouaiej-Bouhlel era conosciuto alla polizia per cinque precedenti crimini commessi, riguardanti la violenza armata. Il 27 gennaio 2016 venne messo in libertà vigilata dopo aver aggredito, con una paletta di legno, un autista in seguito ad un incidente stradale. Il 24 marzo seguente venne condannato a sei mesi di carcere, salvo poi vedersi sospendere la pena.[19][20][21]

Mohamed venne arrestato per l'ultima volta meno di un mese prima dell'attacco dopo un incidente stradale, provocato dopo essersi addormentato alla guida di un veicolo, rimanendo soggetto a supervisione giuridica. Tuttavia, non venne registrato come un soggetto a rischio per la sicurezza nazionale dalle autorità francesi.[7]

Alcune notizie hanno anche riportato che Lahouaiej-Bouhlel ha spesso fatto ritorno in Tunisia, di cui l'ultima volta otto mesi prima dell'attentato.[9]

Affiliazioni sospette[modifica | modifica wikitesto]

Il quotidiano Nice Matin ha pubblicato un'intervista rilasciata ad un testimone oculare della strage di Nizza, il quale ha affermato di aver udito, dal suo balcone, Lahouiej-Bouhlel gridare Allahu Akbar (Allah è grande) durante l'attentato,[22] affermazioni che sono state anche riportate da vari media e agenzie di stampa.[23][24][25] Tuttavia, gli ufficiali non hanno confermato queste versioni, mentre la BBC ha affermato che quest'espressione può essere stata udita in un video.[23]

Un pubblico ministero francese ha dichiarato che l'attacco "porta il segno caratteristico del terrorismo jihadista",[26] anche se un'investigazione preliminare svolta dagli ufficiali francesi, non ha trovato alcun legame tra Lahouaiej-Bouhlel e qualche organizzazione terroristica internazionale.[27] Amaq News Agency, un sito che si dice essere affiliato all'ISIS, ha definito Lahouaiej-Bouhlel come "un soldato dello Stato Islamico", citando una fonte di sicurezza che riportava come il terrorista "ha sferrato il proprio attacco in risposta agli attacchi della coalizione contro l'ISIS."[28]

Lahouaiej-Bouhlel non era conosciuto dalle autorità tunisine per essere coinvolto in qualche attività terroristica sul suo paese natale.[9] Il suo nome non figurava nel database francese contenente una lista di sospetti terroristi affiliati allo Stato Islamico. [29] Secondo il cugino della moglie di Lahouaiej Bouhlel, Mohamed non era affatto una persona religiosa e non frequentava alcuna moschea.[21] Il Guardian ha affermato che la mancanza di interesse religioso è tipica dei belgi e dei francesi che all'inizio del 2016 si sono uniti a gruppi terroristici.[30]

Il Primo Ministro francese Manuel Valls ha dichiarato che Lahouaiej-Bouhlel venne "probabilmente radicalizzato all'Islam in qualche modo" e ha inserito l'attacco nel contesto della lotta al terrorismo sia all'esterno che all'interno del territorio francese.[31] Quest'informazione venne inizialmente presa con cautela dal Ministro dell'Interno francese Bernard Cazeneuve, che affermò di "non avere un individuo noto all'intelligence francese per presunte attività di radicalizzazione islamica" e di "non poter confermare che le motivazioni del suo gesto fossero di matrice jihadista."[26] Il giorno seguente, Cazeneuve disse che "sembra che il terrorista si sia radicalizzato rapidamente", prima ancora che lo scoprissero gli investigatori.[32]

Lo zio di Mohamed, Sadok Bouhlel, ha affermato che suo nipote è stato indottrinato all'Islam due settimane prima dell'attacco da un membro algerino del gruppo dello Stato Islamico di Nizza. [33]

L'attentato di Nizza e la morte[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Strage di Nizza.

Lahouaiej-Bouhlel visitò il Lungomare degli Inglesi un paio di volte nei due giorni precedenti l'attentato, come documentano le telecamere a circuito chiuso posizionate nella zona. Poco prima di sferrare l'attacco si è anche scattato delle foto che lo ritraevano alla guida del camion con il quale avrebbe compiuto la strage e in seguito le avrebbe condivise sul suo cellulare tramite un messaggio. Per identificare i destinatari dei vari messaggi da lui inviati, furono impiegati oltre 200 investigatori.[34]

Lahouaiej-Bouhlel venne ucciso a colpi di pistola dagli ufficiali di polizia che tentavano di fermarlo alla guida del suo furgone.[35]

Nei giorni seguenti la strage, a differenza del luogo in cui si è consumata la tragedia, dove le persone apportavano mazzi di fiori e lumi di candela per commemorare le vittime, nel punto esatto in cui Lahouaiej-Bouhlel è stato ucciso dalla polizia, la gente ha lasciato pietre, rifiuti della spazzatura e qualche sputo.[36]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The New York Times, France Blames ISIS for Inspiring Terrorist Attack in Nice, su nytimes.com, 16 luglio 2016.
  2. ^ (EN) How Nice attack butcher Bouhlel 'took drugs and used dating sites to pick up men and women', in India Today, 14 luglio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016.
  3. ^ (EN) Lorry Killer's String Of Lovers In Spotlight, in Sky News, 5 luglio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016.
  4. ^ (FR) Europe1, Attentat à Nice : le suspect a été formellement identifié, su europe1.fr. URL consultato il 15 luglio 2016.
  5. ^ (EN) The New York Times, Live: News on the Attack in Nice, France, su nytimes.com, 15 luglio 2016. URL consultato il 15 luglio 2016.
  6. ^ (EN) The Big Story, Dancing, drugs, extremism _ multiple lives of Nice, su bigstory.ap.org, 24 luglio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2016).
  7. ^ a b (FR) Atlantico, Attentat de Nice : ce que l'on sait du tueur du 14 juillet, su atlantico.fr, 15 luglio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2018).
  8. ^ (EN) The Guardian, Nice attack bewilders Mohamed Lahouaiej-Bouhlel's relatives, su theguardian.com, 16 luglio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016.
  9. ^ a b c (EN) BBC, Nice attack: Dozens killed during Bastille Day celebrations, su bbc.co.uk. URL consultato il 18 agosto 2016.
  10. ^ (EN) The Guardian, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel: who was the Bastille Day truck attacker?, su theguardian.com, 15 luglio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016.
  11. ^ (EN) Reuters, Nice attacker treated for psychological issues before leaving Tunisia: sister, su reuters.com, 16 luglio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016.
  12. ^ (EN) Telegraph, Live Nice terror attack: Police vans blocking promenade withdrawn hours before as Isil claims responsibility for Bastille Day carnage which killed 84 people, su telegraph.co.uk. URL consultato il 18 agosto 2016.
  13. ^ (EN) The New York Times, Moment of Silence Turns Into Outcry Against Government After Nice Attack, su nytimes.com. URL consultato il 19 luglio 2016.
  14. ^ (EN) Deutsche Welle, Prosecutor: Truck attack on Nice was 'premeditated', su dw.com. URL consultato il 19 luglio 2016.
  15. ^ (EN) The Los Angeles Times, In France, a moment of silence for Nice victims and outbursts of anger at officials, su latimes.com. URL consultato il 19 luglio 2016.
  16. ^ (EN) The Sidney Morning Herald, Nice killer Mohamed Lahouaiej Bouhlel 'only started going to mosque this April', su smh.com.au, 17 luglio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016.
  17. ^ (EN) Fox News, Nice, France attacker reportedly recruited by Algerian ISIS fighter, researched Orlando massacre, su foxnews.com. URL consultato il 19 luglio 2016.
  18. ^ (EN) USA Today, usatoday.com, https://www.usatoday.com/story/news/world/2016/07/18/nice-attackers-link-islamic-state-puzzles-investigators/87239960/.
  19. ^ (EN) The Independent, Nice terror attack: Police arrest killer Mohamed Lahouaiej Bouhlel's wife, su independent.co.uk, 15 luglio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016.
  20. ^ (FR) La Rédaction, Attentat de Nice: le terroriste présumé, Mohamed Lahouaiej, était connu de la police, su loractu.fr, 15 luglio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2016).
  21. ^ a b (EN) The Independent, Nice terror attack: Police arrest killer Mohamed Lahouaiej Bouhlel's wife, 15 luglio 2016. URL consultato il 15 luglio 2016.
  22. ^ (FR) Nice-Matin, 'On a entendu plusieurs fois Allah akbar', les témoins racontent après l'attentat de Nice, su nicematin.com, 15 luglio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016.
  23. ^ a b (EN) Nice lorry attack sparks false rumours on social media, su bbc.com, BBC News, 15 luglio 2016. URL consultato il 15 luglio 2016.
  24. ^ (EN) The Telegraph, 84 killed in Nice by lorry during Bastille Day celebrations – how the attack unfolded, su telegraph.co.uk, 14 luglio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016.
  25. ^ (FR) #Nice06 On entend clairement le terroriste qui conduit le camion crier "#Allah Akbar" à la 7ème seconde de la vidéo.pic.twitter.com/7H6XbPATD8, su twitter.com, Twitter, 14 luglio 2016.
  26. ^ a b (EN) Bastille Day attack in Nice, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 19 agosto 2016.
  27. ^ (EN) Here's What We Know About The Suspect In The Nice Attack, su buzzfeed.com, BuzzFeed. URL consultato il 15 luglio 2016.
  28. ^ (EN) Nice terror attack: Isis claims responsibility for lorry massacre in French coastal city, su independent.co.uk, The Independent, 16 luglio 2016. URL consultato il 19 agosto 2016.
  29. ^ (EN) The New York Times, Death Toll From Terrorist Attack in Nice, France, Rises to 84, su nytimes.com, 15 luglio 2016. URL consultato il 19 agosto 2016.
  30. ^ (EN) Police and academics search Nice attacker's history for a motive, su theguardian.com, The Guardian, 17 agosto 2016. URL consultato il 19 agosto 2016.
  31. ^ (EN) France's Valls says Nice attacker linked 'one way or another' to radical Islam, su reuters.com, Reuters, 15 luglio 2016.
  32. ^ (EN) ISIS Claims Responsibility for Attack in Nice, France, su mobile.nytimes.com, The New York Times, 16 luglio 2016.
  33. ^ (EN) Nice attacker recruited by Algerian IS member, uncle says, su news-gazette.com. URL consultato il 19 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2016).
  34. ^ (EN) Nice attacker sent text message about weapons supply – police, su theguardian.com, The Guardian, 17 luglio 2016. URL consultato il 19 agosto 2016.
  35. ^ (EN) BBC News, Latest updates on France lorry attack, su bbc.com, 15 luglio 2016. URL consultato il 19 agosto 2016.
  36. ^ La Stampa, A Nizza la gente getta spazzatura e sputa nel luogo dove è morto il killer, su lastampa.it, 18 luglio 2016. URL consultato il 19 agosto 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2513150647103410860003 · LCCN (ENn2017055660 · WorldCat Identities (ENlccn-n2017055660