Miroslava (attrice)

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Miroslava Šternová

Miroslava Šternová (Praga, 26 febbraio 1926Città del Messico, 9 marzo 1955) è stata un'attrice cecoslovacca, nota come Miroslava Stern o più semplicemente come Miroslava, che visse e lavorò in Messico.

In totale recitò in trentadue film.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata Miroslava Šternová a Praga, Cecoslovacchia (attuale Repubblica Ceca), si trasferì ancora bambina in Messico, al seguito dei suoi genitori adottivi che nel corso degli anni trenta cercavano di fuggire dalla guerra. Dopo aver vinto un concorso di bellezza, iniziò a studiare recitazione e prese parte a vari film messicani, lavorando occasionalmente anche a Hollywood.

Nel 1955 il regista Luis Buñuel le offrì un ruolo in Estasi di un delitto. Subito dopo il completamento del film, Miroslava si suicidò assumendo una massiccia dose di sonniferi[2]. Il suo corpo fu trovato disteso sul letto, con in mano una fotografia del torero Luis Miguel Dominguín. I suoi amici dichiararono che il suicidio dell'attrice fu dovuto a un amore non corrisposto per Dominguín, che si era da poco sposato[2] con l'attrice italiana Lucia Bosè. La Bosè divenne la protagonista del film successivo di Buñuel, Gli amanti di domani (1956).

Nella sua autobiografia del 1983, Mon dernier soupir ("Il mio ultimo respiro"), Buñuel ricorda l'ironia della cremazione di Miroslava in seguito al suo suicidio, rispetto a una scena di Estasi di un delitto, il suo ultimo film, in cui il protagonista crema una riproduzione in cera del personaggio di Miroslava. La vita dell'attrice fu anche il soggetto di una breve storia di Guadalupe Loaeza[3], che nel 1992 fu adattato in un film messicano intitolato Miroslava, con protagonista Arielle Dombasle[4].

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Our word is our weapon: selected writings By Subcomandante Insurgente Marcos, Juana Ponce de León, José Saramago. Seven Stories Press. p. 244
  2. ^ a b March 12, 1955 "Hundreds At Rites For Actress Who Killed Self" LA Times [1] Archiviato il 25 ottobre 2012 in Internet Archive.
  3. ^ Relocating identities in Latin American cultures By Elizabeth Montes Garcés p. 33
  4. ^ Mexican cinema: reflections of a society, 1896-2004 By Carl J. Mora. McFarland & Comanpy. p. 210

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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