Mer de Noms

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Mer de Noms
album in studio
ArtistaA Perfect Circle
Pubblicazione23 maggio 2000
Durata43:51
Dischi1
Tracce12
GenereAlternative metal[1][2]
Art rock[3][4][5]
EtichettaVirgin
ProduttoreBilly Howerdel
Registrazione1999-2000:
  • Perfect Circle Studios, North Hollywood (California)
  • Batteria (tracce 1, 5, 6, 9 e 11): The Chop Shop, Hollywood (California)
  • Batteria (tracce 2-4, 7, 8, 10 e 11): Sound City, Van Nuys (California)
  • Batteria (traccia 9): Extasy Studios, North Hollywood (California)
FormatiCD, 2 LP, MC, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[6]
(vendite: 60 000+)
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[7]
(vendite: 35 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada[8]
(vendite: 100 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[9]
(vendite: 1 000 000+)
A Perfect Circle - cronologia
Album precedente
Album successivo
(2003)
Singoli
  1. Judith
    Pubblicato: 15 maggio 2000
  2. 3 Libras
    Pubblicato: 2000
  3. The Hollow
    Pubblicato: 17 ottobre 2001
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
NME[10]7/10
Rolling Stone[11]

Mer de Noms è il primo album in studio del gruppo musicale statunitense A Perfect Circle, pubblicato il 23 maggio 2000 dalla Virgin Records.[1]

Stile musicale e tematiche[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante sia stato erroneamente accostato da una parte della critica specializzata alla corrente nu metal, Mer de Noms si presenta come un disco art rock ricco di elementi e forti influenze progressive, hard rock, pop rock, dark, heavy metal e post-rock.[4][12] Musicalmente si dimostra un lavoro rotondo e ricco, dove si alternano brani molto più leggeri come la ballata 3 Libras e tracce più pesanti legate allo stile dei Tool, come nel caso del singolo Judith.[4]

Dal punto di vista stilistico, spaziando tra l'utilizzo di strumenti atipici come violino e xilofono, l'album è caratterizzato da un'atmosfera cupa e mistica in linea con i testi, narranti tematiche come la morte e la religione;[10][1] sono inoltre presenti riferimenti all'epica greca, ai racconti biblici e alle fiabe dei Fratelli Grimm.[13]

Titolo[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo scelto per album (tradotto dal francese in "mare di nomi") fa riferimento ai titoli dei brani, ovvero nomi di persone incontrate da Keenan durante la sua vita; un esempio è il brano Renholdër, anagramma di "Re:D.Lohner", riferimento al polistrumentista Danny Lohner, futuro collaboratore del gruppo a partire dall'album successivo.

All'interno del libretto dell'album i titoli delle tracce sono scritti in un alfabeto di rune che verrà successivamente adottato dalla band. Le scritte dietro al logo, disegnato da Howerdel,[14] si traducono in "La cascata dei nomi" (dal francese "la cascade des prénoms").

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

La critica si è divisa molto a proposito di Mer de Noms, con Pat Blashill di Rolling Stone che lo ha definito un disco «eccentrico», «desideroso» e come «un sogno disperato di quello che era il rock».[11] Ned Raggett di AllMusic ha descritto la «collaborazione avvincente tra la voce dolorante di Keenan e la grande abilità artistica di Howerdel» come «uno dei migliori schizzi del 2000 di ciò che è rimasto del 'rock moderno'».[1]

Nel 2005 Mer de Noms è stato inserito al numero 443 nella classifica The 500 Greatest Rock & Metal Albums of All Time della rivista Rock Hard.[15] L'album è stato inoltre inserito al quindicesimo posto della classifica Best Debut Hard Rock Albums della webzine Loudwire.[16] Mentre nel 2016 è stato inserito nella lista dei dieci album alternative metal essenziali secondo Metal Hammer,[2] finendo per essere inserito quattro anni dopo anche nella lista dei venti migliori album del 2000.[17]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Billy Howerdel e Maynard James Keenan.

  1. The Hollow – 2:58
  2. Magdalena – 4:04
  3. Rose – 3:25
  4. Judith – 4:05
  5. Orestes – 4:47
  6. 3 Libras – 3:37
  7. Sleeping Beauty – 4:08
  8. Thomas – 3:28
  9. Renholdër – 2:23
  10. Thinking of You – 4:32
  11. Breña – 4:04
  12. Over – 2:20
Traccia bonus nell'edizione giapponese
  1. Orestes (Demo) – 3:23
  • Il brano Over e quello bonus Orestes (Demo) sono separati da 31 tracce di silenzio, ciascuna della durata di 0:04.
CD bonus nell'edizione limitata
  • Audio
  1. Orestes (Live) – 4:49
  2. Thomas (Live) – 3:40
  3. Rose (Live) – 3:36
  • Video
  1. Judith (Video) – 4:00 – diretto da David Fincher
  2. Interview – 9:13 – diretto da Bart Lipton, 25 maggio 2000
  • Foto
  1. Rare Photographsdi Sean Murphy, David Palmer, Paul Natkin
CD bonus nell'edizione Best Buy
  1. Magdalena (Live) – 4:16
  2. Breña (Live) – 4:04
Tracce alternative nella riedizione doppio LP
  • Lato C
  1. Sleeping Beauty (Extended Intro) – 5:02
  • Lato D
  1. Over (Alt.) – 2:43

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina:[18]

Gruppo
Altri musicisti
  • Tim Alexander – batteria (traccia 1)
  • Luciano Lenchantin – viola (traccia 6)
  • Draven Godwin – percussioni (traccia 8)
  • Kelli Shafer – voce (traccia 9)
Produzione

Successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

L'album ha ottenuto un discreto successo grazie alle 188 000 copie vendute nella prima settimana, piazzandosi al 4º posto della Billboard 200,[19] evento che rende tuttora Mer de Noms il debutto di maggior successo di un gruppo rock nella storia della classifica.[20] L'album è stato poi certificato disco di platino il 31 ottobre 2000,[9] restando 51 settimane consecutive in classifica.[19]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche settimanali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2000) Posizione
massima
Australia[21] 2
Canada[22] 5
Germania[21] 55
Norvegia[21] 32
Nuova Zelanda[21] 2
Paesi Bassi[21] 81
Regno Unito[23] 55
Stati Uniti[24] 4
Svezia[21] 54

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2000) Posizione
Australia[25] 92
Stati Uniti[26] 90

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Ned Raggett, Mer de Noms, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'11 novembre 2018.
  2. ^ a b (EN) Stephen Hill, 10 essential alt-metal albums, su Metal Hammer, 19 febbraio 2019. URL consultato il 2 novembre 2021.
  3. ^ (EN) John Petkovic, A Perfect Circle (abstract), in Rolling Stone, n. 851, New York, Rolling Stone Licensing LLC, 12 ottobre 2000, p. 42, ISSN 0035-791X (WC · ACNP). URL consultato il 9 settembre 2022.
  4. ^ a b c Tommaso Iannini, Nu metal, Firenze, Giunti, 2003, p. 18, ISBN 88-09-03051-6.
  5. ^ (EN) Jason Lipshutz, A Perfect Circle Has 'Every Intention' of Releasing New Music in 2017, su Billboard, 17 gennaio 2017. URL consultato il 13 giugno 2022.
  6. ^ (EN) Mer de Noms, su British Phonographic Industry. URL consultato il 6 settembre 2021.
  7. ^ ARIA Charts - Accreditations - 2000 Albums, su aria.com.au. URL consultato il 24 ottobre 2017.
  8. ^ (EN) A Perfect Circle - Mer de Noms – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 6 settembre 2021.
  9. ^ a b (EN) A Perfect Circle - Mer de Noms – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 28 giugno 2019.
  10. ^ a b (EN) Mer De Noms, su NME, 12 settembre 2005. URL consultato il 15 dicembre 2016.
  11. ^ a b (EN) Pat Blashill, A Perfect Circle - Mer De Noms, su Rolling Stone, 8 giugno 2000. URL consultato il 2 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  12. ^ Piero Scaruffi, The History of Rock Music. Tool: biography, discography, reviews, links, su Piero Scaruffi. URL consultato il 29 giugno 2022.
  13. ^ (EN) Sandy Masuo, Retooling - Tool frontman Maynard James Keenan breaks out in A Perfect Circle, in CMJ New Music Monthly, n. 82, CMJ Network, Inc, giugno 2000, p. 40, ISSN 1074-6978 (WC · ACNP). URL consultato il 12 febbraio 2023.
  14. ^ (EN) A Perfect Circle's Debut 'Mer de Noms' at 20: See Billy Howerdel Look Back, su Revolver, 22 maggio 2020. URL consultato il 2 novembre 2021.
  15. ^ (DE) Best of Rock & Metal - Die 500 stärksten Scheiben aller Zeiten, Rock Hard, 2005, p. 32, ISBN 3-89880-517-4.
  16. ^ (EN) Chad Childers, No. 15: A Perfect Circle, 'Mer de Noms' – Best Debut Hard Rock Albums, su Loudwire, 6 giugno 2013. URL consultato il 2 novembre 2021.
  17. ^ (EN) The Top 20 best metal albums of 2000, su Metal Hammer, 29 settembre 2021. URL consultato il 2 novembre 2021.
  18. ^ (EN) Note di copertina di Mer de Noms, A Perfect Circle, Virgin Records, 724384925321, CD, 23 maggio 2000.
  19. ^ a b (EN) Mer De Noms - Chart History (Billboard 2000), su Billboard. URL consultato il 28 giugno 2019.
  20. ^ (EN) A Perfect Circle Storms Onto Chart with Highest Debuting First Album Ever From a Rock Band, su World Beat, 2 giugno 2000. URL consultato il 2 novembre 2021 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2008).
  21. ^ a b c d e f (NL) A Perfect Circle - Mer de noms, su Ultratop. URL consultato il 18 novembre 2021.
  22. ^ (EN) A Perfect Circle - Chart history (Billboard Canadian Albums), su Billboard. URL consultato il 2 novembre 2021.
  23. ^ (EN) Mer de Noms, su Official Charts Company. URL consultato il 2 novembre 2021.
  24. ^ (EN) A Perfect Circle Chart History (Billboard 200), su Billboard. URL consultato il 2 novembre 2021.
  25. ^ (EN) ARIA Charts - End Of Year Charts - Top 100 Albums 2000, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 2 novembre 2021.
  26. ^ (EN) 2000: Billboard 200 Albums, su Billboard. URL consultato il 2 novembre 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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