Melanippide

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Melanippide (in greco antico: Μελανιππίδης?, Melanippídēs, in latino Melanippĭdēs; Melo, ... – Atene, dopo il 454 a.C.) è stato un poeta e musicista greco antico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La vita di Melanippide, che fu uno dei più celebri poeti lirici nel campo del ditirambo, può essere fissata solo entro limiti piuttosto incerti, intorno alla metà del V secolo a.C. Era più giovane di Laso di Ermione[1], e di Diagora di Melo. Fu contemporaneo del poeta comico Ferecrate e visse per qualche tempo alla corte di Perdicca III di Macedonia, morendovi intorno al 412 a.C.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la Suda, Melanippide scrisse canti lirici e ditirambi, di cui restano pochi versi. I titoli dei poemi Marsia, Persefone e Le Danaidi hanno fatto pensare che Melanippide fosse un poeta tragico, un errore che è stato commesso anche rispetto ai titoli dei ditirambi di altri poeti.

La sua alta reputazione di poeta è attestata da Senofonte, che gli attribuisce il primo posto tra i poeti ditirambici, insieme a Omero, Sofocle, Policleto e Zeusi come i massimi maestri nelle rispettive arti [2]. Melanippide non sfuggì, tuttavia, alle censure che gli antichi poeti comici così spesso accumulavano sui lirici loro contemporanei per la loro corruzione delle gravi bellezze della musica anticaː infatti Ferecrate[3] lo pone a capo di tali "delinquenti" e lo accusa di rilassare e ammorbidire la musica antica aumentando gli accordi della lira a dodici (o forse dieci) e aprendo così la strada alle ulteriori licenze introdotte da Cinesia, Frinide e Timoteo di Mileto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Plutarco, De Musica, 1141c.
  2. ^ Senofonte, Memorabili, I 4, 3.
  3. ^ Fr. 155 K.-A.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • D. L. Page, Poetae Melici Graeci, Oford, Vlarendon Press, 1962, pp. 392-395 (testo critico dei frammenti).
  • A. Moreau, Les Danaides de Melanippidesː la femme virile, in "Pallas", 32 (1985), pp. 59-90.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Controllo di autoritàVIAF (EN399005 · SBN PUVV469778 · CERL cnp00285128 · Europeana agent/base/31183 · GND (DE102398828 · WorldCat Identities (ENviaf-399005