Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna di Spagna

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Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna di Spagna

Regno d'Italia
Tipomedaglia di benemerenza
Statuscessato
IstituzioneRoma, 6 giugno 1940
CessazioneRoma, 13 dicembre 2010
Concessa apersonale appartenente al Corpo Truppe Volontarie, alla Missione navale ed all'Aviazione Legionaria in Spagna, nonché al personale della Regia marina e della Regia aeronautica che abbia compiuto servizi in mare od in volo connessi con la campagna di Spagna, ed inoltre ai militarizzati, assimilati e civili al seguito di reparti operanti, come pure ai volontari italiani arruolati nel Tercio extranjero
CampagnaGuerra civile spagnola
ModellistaPublio Morbiducci
Diametro32 mm.
Gradibronzo
Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani

Nastro della medaglia.

La medaglia di benemerenza per i volontari della campagna di Spagna fu istituita dal governo italiano con il Regio Decreto n. 1244 del 1940[1] che estese la concessione della medaglia di benemerenza per i volontari della guerra italo-austriaca 1915-1918 a tutti coloro che si erano arruolati volontariamente ed avevano partecipato alla campagna di Spagna in modo degno di encomio. La medaglia è stata abolita nel 2010 [2].

Criteri di eleggibilità[modifica | modifica wikitesto]

La concessione fu estesa al personale appartenente al Corpo Truppe Volontarie, alla Missione navale ed all'Aviazione Legionaria in Spagna, nonché al personale della Regia marina e della Regia aeronautica che aveva compiuto servizi in mare od in volo connessi con la campagna di Spagna, ed inoltre ai militarizzati, assimilati e civili al seguito di reparti operanti, come pure ai volontari italiani arruolati nel Tercio extranjero; a costoro si applicarono le disposizioni riguardanti la concessione della medaglia di benemerenza per i volontari della guerra Italo-austriaca 1915-18, con le seguenti varianti.

La medaglia era concessa a coloro che avevano partecipato volontariamente alla campagna di Spagna in modo degno di encomio.

La partecipazione volontaria doveva risultare da un documento o dalla dichiarazione del comandante del reggimento, distretto o ente corrispondente. Per il personale della Regia marina, la sussistenza o meno del requisito era di volta in volta accertata dal Ministero della marina sulla base di tutti gli elementi di prova in suo possesso.

La partecipazione alla campagna in modo degno di encomio era comprovata da almeno una delle seguenti decorazioni o distinzioni onorifiche, concesse al richiedente in conseguenza della campagna di Spagna:

Erano esclusi dalla concessione coloro che, pur possedendone i titoli, erano ritenuti, a giudizio delle autorità competenti, indegni di fregiarsene per avere nel frattempo riportato condanne penali o per gravi motivi d'ordine morale e coloro che erano stati rimpatriati per motivi disciplinari.

Concessione[modifica | modifica wikitesto]

La medaglia era conferita, d'ufficio o su domanda degli interessati, dal:

Insegne[modifica | modifica wikitesto]

Il nastro è largo 37 mm., di seta cremisi, con al centro tre segmenti larghi 5 mm. ciascuno (due gialli ed uno rosso) del nastro della medaglia commemorativa della campagna di Spagna.

Il provvedimento istitutivo stabilì che la scritta « Volontario di guerra » avrebbe sostituito la dicitura « Volontario di guerra MCMXV-MCMXVIII » portata dal verso della medaglia per i volontari della prima guerra mondiale[3].

Le concessioni onorifiche furono limitate al solo nastrino, le medaglie furono prodotte da ditte private per cui ne esistono alcune varianti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Regio Decreto n. 1244 del 6 giugno 1940 Concessione e istituzione di distintivi di guerra a favore del personale partecipato campagna Spagna., pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 216 del 14 settembre 1940
  2. ^ decreto del Presidente della Repubblica 13 dicembre 2010, n. 248, art. 1. c. 1., Regolamento recante abrogazione espressa delle norme regolamentari vigenti che hanno esaurito la loro funzione o sono prive di effettivo contenuto normativo o sono comunque obsolete, a norma dell'articolo 17, comma 4-ter, della legge 23 agosto 1988, n. 400, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 20 del 26 gennaio 2011, supplemento ordinario n. 18.
  3. ^ giusta l'art. 1 del R. decreto 7 ottobre 1923, n. 2180

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Morittu, Guerre e decorazioni 1848 - 1945, Padova, Bolzonella s.n.c, 1982.
  • Costantino Scarpa, Paolo Sézanne, Le decorazioni del Regno di Sardegna e del Regno d'Italia, (due volumi), Uffici storici Esercito - Marina - Aeronautica, 1982-1985.
  • Roberto Manno, Duecento anni di medaglie. I segni del valore e della partecipazione ad eventi storici dal 1793 al 1993, Hobby & Work Publishing, 1995, ISBN 88-7133-191-5, 9788871331911.
  • Alessandro Brambilla, Le medaglie italiane negli ultimi 200 anni, (due tomi), Milano, 1997 [1985].
  • Ercole Ercoli, Le Medaglie al Valore, al Merito e Commemorative - Militari e Civili nei Regni di Sardegna, d'Italia e nella Repubblica Italiana - 1793-1976, Milano, I.D.L., 1976.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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