Maxwell Alexander

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Maxwell West Alexander (Grand Rapids, 17 febbraio 1957) è un giornalista e scrittore statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Maxwell Alexander è nato il 17 febbraio 1957 a Grand Rapids, nello Stato del Michigan (USA),[1][2] da una famiglia originaria della Slovacchia, che nel 1908 si era trasferita negli Stati Uniti tramite l'arrivo ad Ellis Island, isolotto artificiale ubicato nella baia di New York e principale punto d'ingresso per gli immigrati d'Europa che sbarcavano in America alla ricerca di nuove opportunità.[3] Sua nonna era casalinga, mentre il nonno prestava servizio nelle fabbriche automobilistiche a Detroit.[4] Conseguì nel 1987 la laurea in storia dell'arte alla Columbia University, dove ha anche studiato la lingua italiana.[4]

Dal 1990 al 1997 è stato direttore esecutivo di Variety e Daily Variety a New York e poi a Los Angeles. Ha curato e gestito i quotidiani della mostra pubblicata sul sito del trade paper al Festival di Cannes, all'American Film Market e al MIFED di Milano. Dal 1997 al 1999 è stato caporedattore della rivista People Weekly, dopo esserne stato giornalista fin dai venticinque anni.

Nella sua fattoria nel Maine si è dedicato all'agricoltura e all'allevamento di maiali, galline, anatre, oche, producendo anche vino e sidro.[5] Nel 2004 ha pubblicato il suo primo libro autobiografico, Man Bites Log: The Unlikely Adventures of a City Guy in the Woods, valutato uno dei migliori libri dell'anno sulla natura da USA Today.[6] Nel 2012 ha dato alle stampe per Hyperion Books il volume Bright Lights, No City: An African Adventure of Bad Roads with a Brother and a Very Weird Business Plan (2012), incentrata sull'avventura con il fratello (Whit Alexander, co-creatore del gioco da tavolo Cranium) in Ghana, nell'Africa Occidentale moderna, che è stato definito il più divertente libro di business mai scritto dal Wall Street Journal.[7]

Nel 2018 si è trasferito a Roma, nei pressi del Pantheon,[4] dove lavora per Forbes e altre riviste come Focus. Nonostante il trasferimento in Italia, Maxwell ha continuato a scrivere per diverse riviste statunitensi come Smithsonian e Reader's Digest.[8]

Nel 2020 ha partecipato come concorrente alla decima edizione del talent show culinario MasterChef Italia in onda su Sky Uno, classificandosi nono.[9]

Opere (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

  • The Arrows Cookbook: Cooking and Gardening from Maine's Most Beautiful Farmhouse Restaurant, a cura di Clark Frasier e Mark Gaier, Scribner (2003)
  • Man Bites Log: The Unlikely Adventures of a City Guy in the Woods, Carroll & Graf (2004)
  • Two for the Money: The Sensible Plan for Making It All Work, con Jonathan e David Murray, Carroll & Graf (2008)
  • Bright Lights, No City: An African Adventure of Bad Roads with a Brother and a Very Weird Business, Hyperion Books (2012)
  • Call Me American: A Memoir, con Abdi Nor Iftin, Knopf (2018)

Programmi televisivi[modifica | modifica wikitesto]

  • MasterChef Italia (Sky Uno, 2020-2021) Concorrente
  • MasterChef Magazine (Sky Uno, 2021 - 2022)
  • Masterchef - Chi viene a cena? (Sky Uno, 2021)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Library of Congress LCCN Permalink n2003003349, su lccn.loc.gov. URL consultato il 29 marzo 2024.
  2. ^ archive.today, https://archive.today/20121216062817/http://features.blogs.fortune.cnn.com/2012/07/06/bright-lights-alexander/?section=magazines_fortune.
  3. ^ Ellis Island su Enciclopedia | Sapere.it, su www.sapere.it, 4 giugno 2020. URL consultato il 29 marzo 2024.
  4. ^ a b c Maxwell e le sue mille vite prima di Masterchef: il personaggio di questa edizione | Dissapore, su dissapore.com, 18 febbraio 2021. URL consultato il 28 febbraio 2021.
  5. ^ Masterchef 10: incontro con Max, un gentiluomo americano a Roma e aspirante chef, su comingsoon.it. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  6. ^ Maxwell entra nella Masterclass| MasterChef Italia 10, su youtube.com.
  7. ^ John Capouya, Power and money in Africa, CNN Money, 6 luglio 2012. URL consultato il 17 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2012).
  8. ^ Maxwell Alexander, su emmedielle.it.
  9. ^ Concorrente:Maxwell Alexander, su masterchef.sky.it. URL consultato il 12/02/21.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN26434702 · ISNI (EN0000 0000 3791 0586 · LCCN (ENn2003003349 · WorldCat Identities (ENlccn-n2003003349