Maxime Maufra

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Il ponte Leguenay a Bruges

Maxime Maufra (Nantes, 17 maggio 1861Poncé-sur-le-Loir, 23 maggio 1918) è stato un pittore, incisore e litografo francese. Fece parte della Scuola di Pont-Aven e dei pittori del Dipartimento della Marina.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Nantes, da una famiglia benestante e fu avviato agli studi classici e alla carriera di uomo d'affari. A 18 anni cominciò a dipingere spontaneamente[1] frequentando l'atelier del pittore Charles Leduc e di suo fratello Alfred, che gli fornirono le basi della tecnica pittorica, facendogli soprattutto ritrarre i paesaggi lungo le rive della Loira. Ma suo padre lo mandò per qualche anno in Inghilterra, presso un grosso commerciante di Liverpool, perché imparasse correttamente il mestiere. E fu proprio lì che Maxime scoprì la sua passione per la pittura e, ammirando le opere di Turner, l'emozione dell'impressionismo. Visitò poi il Galles e la Scozia, i cui paesaggi lo ispirarono profondamente.

Nel 1884 rientrò in Francia ed intraprese contemporaneamente l'attività professionale e la carriera di pittore.

Due anni dopo, in occasione di una mostra al Salon di Parigi cui partecipò, fu notato da Octave Mirbeau e, sempre nel 1886, espose alla Mostra di Belle arti di Nantes che aveva luogo ogni tre anni ed alla quale erano invitati gli artisti già consacrati e che avevano partecipato al Salon ufficiale parigino.
Maufra si trovò così fra personaggi assai noti della pittura, come Léon Bonnat, Pierre Puvis de Chavannes, Jules-Élie Delaunay, Émile Dezaunay, col quale strinse una grande amicizia, Jean-Léon Gérôme, Jan Verkade, Armand Guillaumin, Émile Jourdan, Henri Harpignies, Henry Moret, Camille Pissarro, Auguste Renoir, Georges Seurat e Alfred Sisley.

La decisione di dedicarsi interamente all'arte abbandonando la sua professione originaria maturò quattro anni dopo, nel 1890, quando conobbe Paul Gauguin. Maufra lasciò Nantes e si sistemò a Pont-Aven. Nel 1891 tenne la sua prima mostra personale a Le Barc de Toutteville. Dal 1891 all'inizio del 1892 frequentò spesso la locanda Buvette de la Plage di Marie Henry, a Pouldu, in compagnia di Charles Filiger. Nel 1892 si recò nello studio di Eugène Delâtre con l'amico Dezaunay e assieme a quest'ultimo realizzò la sua prima incisione, fortemente influenzato dal tratto di Gauguin.

Dopo un altro viaggio in Inghilterra, decise di restare a Parigi e fu infatti, nel 1893, il primo di molti pittori ad installarsi nel Bateau-Lavoir, a Montmartre, che sarebbe divenuto una celebre residenza parigina per artisti[2]. Il suo studio divenne subito un luogo d'incontro per i suoi amici, specialmente Dezaunay, Aristide Briand e il poeta Victor-Émile Michelet.

A partire dal 1895 entrò in relazione d'affari con Paul Durand-Ruel, che diventò il suo mercante d'arte e tale restò per tutta la vita, organizzando diverse mostre dei suoi lavori.

Sempre nell'estate del 1895, dopo un viaggio in Scozia, Maufra, che aveva allora 34 anni, sposò a Londra Céline Le Floch, che aveva conosciuto a Pont-Aven. Soggiornò in seguito a Quiberon, alla Pointe du Raz, nella penisola di Crozon e in diverse altre località.
Nel 1903 si sistemò nella piccola fattoria di Clairefontaine, a Kerhostin, che poi, nel 1910, finì per acquistare. Lì tentò, ma senza successo, di ricostituire un piccolo gruppo di amici artisti, ma solo Léon Duval-Gozlan lo raggiunse, stanco della vita parigina.

Nel 1916 fu nominato Pittore del Dipartimento della Marina.

Regionalista convinto, fu uno degli animatori della sezione "Belle arti" dell'Unione regionalista bretone.

Maxime Maufra morì dipingendo. Il 23 maggio del 1918, infatti, presso il guado di Braye dove aveva sistemato il suo cavalletto, fu colto da infarto cardiaco.

Nei suoi quadri Maufra usò talvolta la tecnica puntinista di Pissarro e di Sisley. Altre volte si espresse con i colori decisi ed i segni forti della scuola di Pont-Aven. Comunque Maufra rimase un artista indipendente che dedicò la sua arte alla bellezza dei paesaggi, in prevalenza bretoni. Interpretò quindi, assai personalmente e coerentemente, le ansie formali e cromatiche del post-impressionismo, così come Gauguin l'aveva iniziato.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Più di mille opere censite sino ad oggi. Fra cui:

Disegni e acquarelli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1896 - Vallon en Bretagne , acquarello.
  • 1898 - Côte bretonne , aquarello e matite colorate.
  • 1907 - Ruelle de Village . Disegno, acquarello, carboncino.

Dipinti a olio[modifica | modifica wikitesto]

Paesaggio con mulino
  • 1888 - Le chemin près de l'étang .
  • 1896 - Le village de Locronan, (collezione privata).
  • 1899 - Le Vent .
  • 1900 - La plage à Yport , Collezione della Comunità francese del Belgio[3].
  • 1902 - Bords de Seine à Château-Gaillard .
  • 1911 - Le port de La Rochelle au crépuscule .
  • 1911 - Kerhostin .
  • 1913 - Soir d'orage à Kerhostin .
  • 1917 - Marée basse sur la plage de Port-Blanc .
  • N. D. - La rue descendante à Locronan

Incisioni e litografie[modifica | modifica wikitesto]

  • 1894 - La Vague , acquaforte et acquatinta. Museo di Belle arti di Pont-Aven.
  • 1897 - Manifesto dell'Esposizione di Émile Dezaunay alla Galleria Moline, in rue Laffitte, Parigi.
  • N. D. - Le Chemin du bord de mer , litografia a colori.

Mostre[modifica | modifica wikitesto]

Postume
  • 1996 - Maufra mostra al Museo di Belle arti di Quimper per tutta l'estate.
  • 2001 - L'âge d'or de la peinture en Bretagne , Museo della Cohue di Vannes dal 22 giugno al 28 ottobre, mostra collettiva.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maxime Maufra Archiviato il 2 marzo 2012 in Internet Archive.
  2. ^ Bateau-Lavoir, su serdar-hizli-art.com. URL consultato il 27 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2010).
  3. ^ Fernand Graindorge 1903-1985. Collezionista e mecenate. Donazione alla Comunità francese del Belgio, catalogo d'esposizione, Liegi, Museo dell'Arte Vallone, 2009

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • E. Bénézit, Dictionnaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs, Gründ, 1999.
  • AA:VV., Maxime Maufra (1861-1918). - Ediz. "Le Télégramme" con il Museo di Pont-Aven, 1998, in: Encyclopédie des Peintres - ISBN 978-2-909292-34-2
  • Arsène Alexandre, Maxime Maufra, peintre marin et rustique (1861-1918) . - Ediz. delle gallerie Georges Petit, Parigi, 1926.
  • Patrick Ramade, Maxime Maufra e Le Chasse-Marée. - Ediz. L'Estran à Douarnenez.
  • AA.VV., Maufra, les années de Pont-Aven et du Pouldu . - Edizioni del Museo di Quimper.
  • Daniel Morane, Maufra, L'oevre gravée. Ediz. Museo di Pont-Aven, 1986.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Qualche opera di Maufra, su artquiberon.port-haliguen.com. URL consultato il 26 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2012).
Maxime Maufra
Ritratto di Allan Österlind
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