Max von der Grün

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Max von der Grün

Max von der Grün (Bayreuth, 25 maggio 1926Dortmund, 7 aprile 2005) è stato uno scrittore tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in una famiglia di operai, dopo l'esperienza di soldato e di prigioniero di guerra nella seconda guerra mondiale, fu operaio edile e macchinista negli stabilimenti della Ruhr per 13 anni.[1]

Co-fondatore del Gruppo 61 e scrittore a tempo pieno dal 1964, fu tra i primi autori della Germania Ovest a volgere lo sguardo alla classe operaia.[1][2] I suoi romanzi avevano spesso riferimenti autobiografici, ma anche chiari obiettivi di denuncia politico-sociale, che crearono spesso aspre controversie e polemiche e gli procurarono anche, come nel caso del romanzo Irrlicht und Feuer ("Ciuffetto e il fuoco"), querele e processi.[1][2] Oltre che di romanzi, fu autore di racconti brevi, saggi, sceneggiature e radiodrammi.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d John Sandford, Grün, Max von der, in Encyclopedia of Contemporary German Culture, Routledge, 2013, ISBN 1136816100.
  2. ^ a b (EN) Wolfgang Beutin, Klaus Ehlert e Wolfgang Emmerich, A History of German Literature: From the Beginnings to the Present Day, Routledge, 2005, pp. 610-611, ISBN 978-1-134-92817-0.

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