Matthias Defregger

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Matthias Dionys Albert Paul Defregger
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato18 febbraio 1915 a Monaco di Baviera
Ordinato presbitero29 giugno 1949
Nominato vescovo3 luglio 1968 da papa Paolo VI
Consacrato vescovo14 settembre 1968 dal cardinale Julius August Döpfner
Deceduto23 luglio 1995 (80 anni) a Monaco di Baviera
 

Matthias Defregger (Monaco di Baviera, 18 febbraio 1915Monaco di Baviera, 23 luglio 1995) è stato un vescovo cattolico e militare tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nipote dell'artista tirolese Franz von Defregger e figlio del luogotenente colonnello Hermann Defregger, studiò presso il collegio gesuitico Stella Matutina di Feldkirch, nel Vorarlberg.

Combatté la seconda guerra mondiale nelle file della Wehrmacht con il grado di capitano. In questa veste, fu responsabile — insieme al proprio superiore diretto, il Generalmajor Hans Boelsen — dell'eccidio di Filetto, avvenuto il 7 giugno 1944 in Abruzzo, nel territorio della città dell'Aquila.[1][2] In seguito ad un'imboscata di un gruppo di partigiani ai danni di un plotone della 114. Jäger-Division, nel corso della quale persero la vita due soldati tedeschi, Boelsen diede mandato a Defregger di attuare un'azione di rappresaglia che si concluse con 17 vittime civili, la distruzione di alcune abitazioni e il saccheggio pressoché totale del centro abitato di Filetto, una frazione dell'Aquila.[2] In seguito all'episodio, Defregger venne promosso al grado di maggiore.

Nel dopoguerra completò gli studi universitari in filosofia e teologia. Il cardinale Michael von Faulhaber lo consacrò prete nel 1949. Nel 1961 Defregger prese parte ad raduno di reduci della 114. Jäger-Division tenutosi presso Bad Tölz, celebrando nell'occasione la messa. L'anno successivo venne scelto per ricoprire la carica di vicario generale del cardinale Julius August Döpfner.

Papa Paolo VI lo elevò a vescovo ausiliare per l'arcidiocesi di Monaco e Frisinga il 3 luglio 1968.[1] Il 14 settembre seguente ricevette l'ordinazione episcopale dal cardinale Julius August Döpfner, co-consacranti i vescovi Johannes Baptist Neuhäusler e Antonius Hofmann.

Il legame tra Defregger e la strage di Filetto rimase a lungo nascosto, venendo alla luce solamente nel 1969 grazie all'inchiesta del quotidiano tedesco Der Spiegel, che a sua volta prendeva a riferimento un'indagine della Procura di Francoforte sul Meno sui crimini dei nazisti in Italia.[1] Il cosiddetto «caso Defregger»[3] suscitò clamore in entrambi i paesi dando inizio ad un acceso dibattito e ad alcune iniziative parlamentari.[2] La vicenda ha ispirato anche un film, Quel giorno Dio non c'era (1970) di Osvaldo Civirani.[4] Nel 1970 la Procura di Francoforte assolse Matthias Defregger poiché «l'uccisione degli ostaggi non è stata malvagia né crudele, né è stata comandata per motivi abietti».[2]

Il 6 aprile 1990 papa Giovanni Paolo II accolse la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età, all'incarico di vescovo ausiliare di Monaco e Frisinga.

Morì il 23 luglio 1995, all'età di 80 anni.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Giovanni Altobelli, Filetto, settant’anni fa la strage nazista, in Il Centro, 4 giugno 2014.
  2. ^ a b c d David Adacher, Riccardo Lolli, Gilberto Marimpietri, Episodio di Filetto, 07-08.06.1944 (PDF), su straginazifasciste.it. URL consultato il 25 aprile 2018.
  3. ^ (EN) John L. Allen, Pope Benedict XVI: A Biography of Joseph Ratzinger, su books.google.ch, p. 30.
  4. ^ Piercesare Stagni, “QUEL GIORNO DIO NON C’ERA”, IL FILM SUL CASO DEFREGGER CHE RIAPRÌ UNA FERITA SCOPERTA PER FILETTO, in virtuquotidiane.it, 5 maggio 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Vico di Aterio Successore
James Joseph Sweeney 3 luglio 1968 – 23 luglio 1995 Franz Vorrath
Controllo di autoritàVIAF (EN40120173 · ISNI (EN0000 0000 1388 6438 · GND (DE116050853 · WorldCat Identities (ENviaf-40120173