Massimo Morganti

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Massimo Morganti
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereJazz
Big band
Periodo di attività musicale1986 – in attività
StrumentoTrombone
EtichettaAlbore Jazz
Egea
Astarte
CJO
Neuklang
Groove Master Edition
GruppiAntonangelo Giudice Stefano Coppari Quartet
Ensemble Ida Y Vuelta
Jano
Massimorganti Quartet
Umbria Jazz Orchestra
Colours Jazz Orchestra
Filippo Macchiarelli Quintet
Ludovico Carmenati Octet
Machine Head Quintet
Marco Postacchini Octet
Perugia Big Band

Massimo Morganti (Fossombrone, 2 settembre 1972[1]) è un trombonista, compositore e direttore d'orchestra italiano conosciuto per il suo stile che fonde jazz e classica[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia e formazione[modifica | modifica wikitesto]

Massimo Morganti nasce a Fossombrone il 2 settembre 1972. Da giovanissimo si trasferisce nelle Marche e studia presso l'Istituto “Corinaldesi” di Senigallia diplomandosi nel 1990 in Tecnica Commerciale[1], per poi iscriversi al Conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro dove si diploma di Trombone nel 1995[1]. Nel 1997 frequenta i seminari estivi del Berklee College of Music nell’ambito di “Umbria Jazz” vincendo una borsa di studio che lo porterà al Berklee College of Music di Boston dove studia con Phil Wilson, Jeff Galindo e Tony Lada[1][2]. Tra il 1999 ed il 2002 si perfeziona in tecnica degli ottoni con il M° Giancarlo Parodi[1], ma in questo periodo studia anche improvvisazione con Roberto Ciammarughi[2].

2001-2009: La Colours Jazz Orchestra[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Colours Jazz Orchestra.

Nel 2002 Massimo Morganti suonò nell'album Voyage (Wide Sound) di Samuele Garofoli, che vedeva alla voce Tiziana Ghiglioni. Negli anni successivi collaborò poi alle produzioni del DJ Micky More e della jazzista Anna Luna.

Nel 2001 aveva intanto formato la big band Colours Jazz Orchestra per proporre sonorità del nuovo jazz nazionale ed internazionale[3][4]. L'orchestra avrà negli anni successivi una forte risonanza partecipando ai più popolari festival di jazz italiani ed internazionali e collaborando con autori del nuovo jazz internazionale come Maria Schneider[5], Scott Robinson[5], Kenny Wheeler[2][6][7], Ayn Inserto, Scott Robinson, Martin Wind, Joe LaBarbera e Bill Cunliffe e della musica pop come Roberto Livraghi[8].

Nel 2007 aveva intanto perfezionato ulteriormente il suo percorso di studi diplomandosi in "Strumentazione per Banda" presso il Conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro[1].

2010-in poi: Machine Head Quintet ed altri ensemble[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011 si diploma ancora in "Composizione" al Conservatorio Rossini[1]. Negli anni successivi Massimo Morganti partecipò a diversi ensemble di musica jazz, tra cui Marco Postacchini Octet con cui realizzò gli album Lazy Saturday (2010, Notami Jazz), Do You Agree? (2013, Notami Jazz) e Old Stuff, New Box (2018, Notami Jazz), Massimorganti Quartet con cui realizzò l'album Musiplano (2012, Neuklang), Antonangelo Giudice-Stefano Coppari Quartet con cui realizzò l'album Escape (2012, Rai Trade), Ensemble Ida Y Vuelta con cui realizzò l'album El Mar de Los Deseos (2016, EGEA), Ludovico Carmenati Octet con cui realizzò In the Afternoon (2016, Abeat Records) e Filippo Macchiarelli Quintet con cui realizzò Il vento è fuori (2021, Rara Records).

Nel 2011 fonda assieme ad Andrea Morandi, Marco Postacchini e Roberto Gazzani i Machine Head 4tet[2], che dopo il loro album di debutto Fuori dal chorus (2012, Groove Master Edition) divennero un quintetto con l'inserimento di Nico Tangherlini alle tastiere ed elettronica, realizzando così l'album Runaway nel 2020.

Altre attività[modifica | modifica wikitesto]

In ambito concertistico Massimo Morganti ha suonato con importanti musicisti del panorama Jazz Italiano e internazionale come Bob Brookmeyer, Bob Mintzer, Mike Stern, Martin Wind, Greg Hopkins, Paul Mc Candless, Cyro Baptista, Kurt Elling, Ryan Truesdell, Fabio Zeppetella, Ramberto Ciammarughi, Massimo Manzi, Paolo Damiani, Marco Tamburini, Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Gianluca Petrella, Gianluigi Trovesi, Cristina Zavalloni, Gabriele Mirabassi, Aldo Romano, Toninho Horta, Ronnie Cuber, Leszek Kulakowski, Jack Walrath, Lewis Nash, Jay Anderson, Gil Goldstein, Steve Wilson, Ethan Iverson, Paolo Fresu, Enrico Rava, Bill Frisell, John Scofield

Massimo Morganti insegna al Conservatorio Francesco Venezze di Rovigo ed ha realizzato pubblicazioni didattiche per la Volonté & Co., e tra queste Speak! sull’articolazione jazz del trombone, IMPRO(VE)! relativo alle tecniche di improvvisazione e di prossima uscita ARRANGIATE(VI)!, un manuale di arrangiamento per piccole formazioni e per big band.

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Solista[modifica | modifica wikitesto]

  • 2015 - The Cause of the Sequence con Barend Middelhoff e Nico Menci
  • 2021 - ArrangiaMenti

Con Jano[modifica | modifica wikitesto]

  • 2008 - The Life of Riley
  • 2017 - The Place Between Things

Con Colours Jazz Orchestra[modifica | modifica wikitesto]

Con Machine Head Quintet[modifica | modifica wikitesto]

  • 2012 - Fuori dal chorus
  • 2020 - Runaway

Con Marco Postacchini Octet[modifica | modifica wikitesto]

  • 2010 - Lazy Saturday
  • 2013 - Do You Agree?
  • 2018 - Old Stuff, New Box

Con Umbria Jazz Orchestra[modifica | modifica wikitesto]

  • 2021 - Bud Powell in the 21st Century

Con Marco Postacchini Big Band[modifica | modifica wikitesto]

  • 2022 - One Finger Snap

Con Perugia Big Band[modifica | modifica wikitesto]

  • 2023 - Playing The Italian Songbook

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 2018 - Trombone jazz. Speak! Un approccio all'articolazione
  • 2019 - Improvvisazione-Improve! Un percorso ragionato per la pratica dell'improvvisazione a tutti i livelli
  • 2019 - Arrangiate(vi)! Un manuale che vi guiderà alla scoperta del favoloso mondo dell'arrangiamento

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g CV Massimo Morganti (PDF), su conservatoriorovigo.it.
  2. ^ a b c d e Flavio Caprera, 2014.
  3. ^ Musicamondo, Colours Jazz Orchestra, su musicamdo.it.
  4. ^ Massimo Morganti, Biografia, su massimorganti.com.
  5. ^ a b AnconaJazz, Maria Schneider & Colours Jazz Orchestra, su anconajazz.com, 7 Luglio 2012.
  6. ^ Sergio Spada, Nineteen Plus One (recensione), in Suono, #434 - Novembre 2009.
  7. ^ Staff AAJ, Kenny Wheeler & Colours Jazz Orchestra: Nineteen Plus One (recensione), su allaboutjazz.com, 14 gennaio 2010.
  8. ^ Sergio Spada, Quando m’innamoro… In jazz (recensione), in Suono, #446 - Novembre 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Flavio Caprera, Dizionario del jazz italiano, Feltrinelli Editore, 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]