Massimo Giordano

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Massimo Giordano

Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Piemonte
Durata mandato30 marzo 2010 –
10 giugno 2014
PresidenteRoberto Cota

Sindaco di Novara
Durata mandato15 maggio 2001 –
30 marzo 2010
PredecessoreGiovanni Correnti
SuccessoreSilvana Moscatelli (Vicesindaco f.f.)

Dati generali
Partito politicoLN (fino al 2018)
LSP (dal 2018)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Pavia
ProfessioneAvvocato

Massimo Giordano (Novara, 16 settembre 1969) è un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in giurisprudenza, esercita l'attività di avvocato.

È il nipote dell'ex deputato della Democrazia Cristiana Alessandro Giordano.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Iscritto alla Lega Nord, dal 1996 al 1997 è stato assessore alla Casa e al Patrimonio del Comune di Novara. Il 13 maggio 2001 viene eletto sindaco di Novara al primo turno con il 50,7% dei voti. Viene riconfermato alla carica vincendo al primo turno le elezioni comunali del 4 e 5 giugno 2006 con il 61,0% dei suffragi.

Si candida al Consiglio regionale del Piemonte nelle Elezioni regionali 2010 per la Lega Nord, che appoggia il candidato alla presidenza Roberto Cota. A seguito della vittoria di quest'ultimo, viene eletto e il 26 maggio 2010 lascia la carica di sindaco di Novara al vice sindaco Silvana Moscatelli e assume l'incarico di Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Piemonte.[1]

Al termine del mandato, nel 2014, non si ricandida e si allontana dalla politica per alcuni anni.

Il 22 gennaio 2023 viene eletto segretario provinciale della Lega Salvini Premier di Novara.

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Nota a livello nazionale la discussa ordinanza emessa nel 2008 durante il suo mandato che prevedeva il divieto di "stazionamento" per le strade della città in gruppi superiori a tre persone. La notizia riportata da Tgcom e Corriere.it fu: "Il sindaco della città, Massimo Giordano della Lega Nord, ha firmato un'ordinanza proposta dall'assessore Mauro Franzinelli secondo la quale in sei tra parchi e giardini cittadini è vietata la sosta di gruppi di persone di numero superiore a 2. Consentita, invece la deambulazione. Il divieto vale dalle 23 alle 6, pena una multa da 25 a 500 euro. Il divieto vale fino al 30 dicembre.".[2][3]

È stato indagato dalla procura di Novara per corruzione nell'inchiesta sulla nascita del giornale NordOvest. Il 19 febbraio 2013 a seguito di perquisizioni della Polizia Stradale, coadiuvati dalla Guardia di Finanza, nella sua casa di Novara e negli uffici di Novara e Torino rassegna le dimissioni da assessore regionale[4]. A novembre 2019 viene assolto con formula piena[5]. Coinvolto nella vicenda della rimborsopoli della Regione Piemonte, è stato assolto in primo grado il 7 ottobre 2016 perché il fatto non sussiste, condannato in Appello per peculato il 24 luglio 2018 alla pena di un anno e mezzo di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici per anni 5. Pena principale ed accessorie sospese. Il 18 novembre 2019 la Corte di Cassazione ha confermato la condanna con reinvio ad altra sezione della Corte d’appello per la rideterminazione della pena accessoria, che il 14 dicembre 2021 viene stabilita in misura pari alla pena detentiva.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giordano saluta Novara e passa il testimone a Moscatelli | OkNovara.it
  2. ^ http://www.provincia.novara.it/rassegna_stampa/articoli/020808_05.pdf[collegamento interrotto]
  3. ^ Si rischia multa fino a 500 euro - Il sindaco: «Nei parchi, di notte, niente gruppi»| Italia e mondo| Il SecoloXIX
  4. ^ Regione, l'addio di Giordano: Cota ha accettato le dimissioni da assessore, su lastampa.it, 26 febbraio 2013. URL consultato il 13 settembre 2021.
  5. ^ Dopo un calvario di oltre sei anni, l'ex sindaco di Novara e assessore regionale riconosciuto innocente dai giudici.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Sindaco di Novara Successore
Giovanni Correnti dal 13 maggio 2001 al 26 maggio 2010 Silvana Moscatelli
Controllo di autoritàVIAF (EN1623153895173702410004 · LCCN (ENn2019002613 · WorldCat Identities (ENlccn-n2019002613