Mascia Musy

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Mascia Musy

Mascia Musy (Roma, 4 settembre 1965) è un'attrice italiana, attiva soprattutto in teatro.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Esordiente nel mondo del teatro a quindici anni[1] nel 1980 con Bambini cattivi[2][3], pièce scritta da Enrico Vanzina che vinse il premio Teen Ager Spettacolo come miglior performance collettiva del 1980[4], si cimentò in seguito con testi teatrali impegnativi quali per esempio La lezione, Senilità[5], L'idiota, La certosa di Parma, Medea, Anonimo veneziano, Il trionfo dell'amore diretta da registi come Giuseppe Patroni Griffi, Luigi Squarzina, Giancarlo Cobelli e Antonio Calenda.

Anche in televisione debutta adolescente, ne L'isola del gabbiano per la regia di Nestore Ungaro e nella mini serie Boccaccio & C di Grytzko Mascioni. È poi una delle protagoniste de Il buio della valle di Giuseppe Fina e di Quei trentasei gradini di Luigi Perelli. Sempre in televisione è stata conduttrice per la Rai della trasmissione Canal Grande Rai.

Nel 1996 prende parte alla serie televisiva Una donna per amico, in onda su Rai 1. La si ritrova poi nelle miniserie televisive Fine secolo (1998), di Gianni Lepre, e Ombre (2000), di Cinzia TH Torrini. È stata produttrice per Rai 2, oltre che protagonista, di Coriandoli peccaminosi, di Ludovica Marineo. Per Radio Rai, è stata autrice insieme a Ludovica Marineo, del programma radiofonico Intimità (1998). Nel 2001 prende parte al programma televisivo di Rai 1 Assassine, di Duccio Forzano, in cui si narrano le storie di otto assassine illustri del passato.

Con Nekrosius nel 2002 è Sara in Ivanov, interpretazione per la quale ottiene due nomination come migliore attrice non protagonista, al premio Ubu e al premio Eti-Olimpici del Teatro. Nel 2003, interpreta Etty Hillesum in Ascoltami bene, con la regia di Emanuela Giordano; con questa rappresentazione, tratta dai diari e dalle lettere della scrittrice olandese morta ad Auschwitz nel 1943, vince nel 2005 il premio Fondi La Pastora e ottiene la nomination al premio Eti-Olimpici del Teatro come miglior monologo. Nel 2006 è La locandiera di Goldoni con la regia di Cobelli; la sua Mirandolina ottiene la nomination all'Ubu come migliore attrice protagonista; nel 2007 ottiene la nomination al premio Golden Graal come migliore attrice per Alice delle Meraviglie. Nel 2008 ritorna di nuovo sotto la regia di Nekrosius con Anna Karenina[6]. L'interpretazione le fa vincere tre premi di prestigio: il Gassman, gli Olimpici del Teatro e l'Ubu, oltre alla nomination al Golden Graal.

È direttore artistico della rassegna romana di teatro civile “Storie necessarie” negli anni 2009 e 2010. Nel 2010 ottiene la nomination come migliore monologo a “Le Maschere del Teatro” con l'interpretazione di Love, racconto della scrittrice Susanna Tamaro. Nello stesso anno è Andromaca per il Ciclo dei Classici all'Olimpico di Vicenza. Intensa è la sua attività nel 2011: è impegnata nell’Antigone di Anouilh, ne La Tana di Kafka per il Napoli Teatro Festival e prende parte alla sua prima esperienza cinematografica in Balla con noi di Cinzia Bomoll, dove interpreta una severa insegnante di danza.

Tre nuove produzioni la vedono protagonista nel 2012: Trovarsi[7] di Pirandello per la regia di Vetrano e Randisi, interpretazione che le ha valso la nomination come miglior attrice al premio le Maschere del Teatro, L'amante di Pinter e il famoso monologo La voce umana di Cocteau.

Sempre nel 2012, per il Napoli Teatro Festival realizza A bocca piena. Con questo spettacolo, nato da un progetto della stessa Musy – che firma drammaturgia assieme alla regista Emanuela Giordano – l'attrice intende far riflettere sul rapporto che l'uomo moderno ha con il cibo; la campagna in difesa degli animali viene testimoniata dalla Musy anche con il suo sostegno a favore della organizzazione americana PETA e dalla Organizzazione Italiana Protezione Animali (OIPA).

Nel 2013 interpreta il personaggio di Caterina ne La Bisbetica domata di William Shakespeare sotto la guida del regista russo Andrej Končalovskij. Nel 2014 Mascia Musy porta in scena Io Lilith, personaggio-simbolo che Luciano Violante racconta nel suo Apocalisse di Lilith, per la regia di Francesco Saponaro.

Nel 2015 inaugura la stagione del Nuovo Stabile Nazionale di Napoli con lo spettacolo In memoria di una signora amica per il decennale della scomparsa dell'autore e regista Patroni Griffi e nel 2016, a seguito di un seminario su Ibsen svolto con Emanuela Giordano, debutta nel ruolo di Nora in Quartetto Casa di bambola.

La stagione 2016-2017 la vede impegnata nel ruolo di Clitennestra nell’Orestea di Eschilo per la regia di Luca De Fusco e in quello di Blanche in Un Tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams per la regia del cileno Cristiàn Plana.

Nel 2017, in omaggio a 40 anni dalla morte della Divina Callas, porta in scena lo spettacolo Master Class per la regia di Stefania Bonfadelli, spettacolo in scena anche nel 2023 per il centenario della nascita.

Nel 2019 interpreta Preghiera per Cernobyl, dall’opera del premio nobel Svetlana Aleksievic, che riceve una nomination come miglior monologo al premio Le Maschere del Teatro; nel 2020 è Anna nell’Anna dei miracoli dell’americano William Gibson, regia di Emanuela Giordano. Sempre con la Giordano nel 2022 è Antonietta Portulano, moglie di Pirandello rinchiusa in manicomio, nello spettacolo Una verde vena di follia di Alessio Arena.

Nell’estate del 2017 l’attrice dona all’amministrazione dell’isola di Alicudi, nell’arcipelago delle Eolie, i circa 7000 volumi della biblioteca del marito Franco Scaglia, giornalista e scrittore che in quell'isola ha spesso soggiornato e lavorato ai suoi romanzi di successo. Nasce così, per l'affetto nutrito dalla coppia per l'isola di Alicudi, la “Biblioteca tra Cielo e Mare Franco Scaglia”.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È figlia degli attori Gianni Musy e Rada Rassimov; il nonno paterno era l'attore Enrico Glori, napoletano[8] di origini francesi[9]. Era sposata con il giornalista e scrittore Franco Scaglia, deceduto il 6 luglio 2015.

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Conduttrice[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Radio[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a essere stata interprete di numerosi sceneggiati radiofonici, firma con Ludovica Marineo il programma Intimità su Radio 1 (1998)

Sceneggiati radiofonici[modifica | modifica wikitesto]

  • Le inchieste del commissario Maigret: Il pazzo di Bergerac (Radio2 Rai, 2002)
  • Mata Hari, regia di Arturo Villone (Radio2 Rai, 2003)

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Premio Teen Ager Spettacolo per Bambini cattivi (1980)
  • Premio Fondi La Pastora per La Lezione (1989)
  • Premio Cretone '95 - UNLP Lazio per Coriandoli peccaminosi (1995)
  • Premio Magna Grecia Festival di Taranto per Anfitrione 38 (1997)
  • Premio Fondi La Pastora, migliore attrice non protagonista per Ascoltami bene (2005)
  • Premio Ubu migliore attrice protagonista per Anna Karenina (2008)
  • Premio ETI olimpici del teatro, migliore attrice protagonista per Anna Karenina (2008)
  • Premio GASSMAN miglior attrice per Anna Karenina (2008)
  • Nomination premio LE MASCHERE DEL TEATRO miglior attrice teatro/dramma "GOLDEN GRAAL" (2009)
  • Nomination premio LE MASCHERE DEL TEATRO miglior monologo "Love" (2011)
  • Nomination premio LE MASCHERE DEL TEATRO miglior attrice protagonista "Trovarsi" (2012)
  • Premio DE SICA per il teatro (2013)
  • Nomination premio LE MASCHERE DEL TEATRO miglior monologo "Preghiera per Cernobyl" (2022)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Premi ai giovani dello spettacolo (PDF), in La Stampa, 12 agosto 1980. URL consultato il 7 settembre 2015.
  2. ^ Dal sito ufficiale di Mascia Musy
  3. ^ a b Bambini cattivi, su tdr.tecaweb.it. URL consultato il 24 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ Premi ai giovani dello spettacolo, in Stampa Sera, 12 agosto 1980, p. 26. URL consultato il 20 luglio 2015.
  5. ^ Margherita D'Amico, Gli amori di uno scrittore, con ironia, in Corriere della Sera, 21 marzo 1996, p. 51. URL consultato il 20 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  6. ^ [1] Da la Repubblica - Mascia Musy, un'eroina sui binari della passione
  7. ^ [2] Trovarsi di Pirandello con Mascia Musy pubblicato da Teatro Eliseo - Roma -
  8. ^ Massimo Scaglione, I divi del ventennio, Lindau, pagina 59 books.google.it
  9. ^ Il ricordo di Gianni Musy, doppiatore, aveva progettato la fontana di piazza Dalla Chiesa fabioorfei.wordpress.com

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]