Masahiro Makino

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Masahiro Makino

Masahiro Makino (マキノ 雅弘?, Makino Masahiro; Kyoto, 29 febbraio 1908Tokyo, 29 ottobre 1993) è stato un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico giapponese. Durante la sua carriera, dal 1926 al 1972, ha diretto più di 230 film, soprattutto di genere chambara e yakuza, benché si sia occupato altresì di pellicole fantasy, operette, commedie musicali, epopee storiche e film propagandistici.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce Masatada Makino (マキノ 正唯?, Makino Masatada) nel 1908 a Kyoto, ultimo figlio del regista e produttore Shōzō Makino, noto per essere uno dei pionieri del cinema giapponese[1]. Inizia la carriera nel mondo del cinema come attore nei film del padre[2], prima di abbandonare nel 1923 lo studio Nikkatsu per fondarne uno proprio a Kyoto[3], la Makino Talkie, che lo vede collaborare tra gli altri col fratellastro Sadatsugu Matsuda[4]. Fa il suo debutto dietro la cinepresa nel 1926, all'età di 18 anni[2]. Il suo stile nichilista in opere quali Rōnin-gai (1928) lo pone alla ribalta come uno dei migliori registi giapponesi del suo tempo[5], benché l'abitudine di concludere le riprese in pochi giorni gli faccia guadagnare parecchi detrattori. La pellicola del 1936 Edo no ka oshō, per esempio, viene girata in sole 28 ore[6], mentre un altro dei suoi film più conosciuti, la commedia musicale Oshidori utagassen (1939), viene girato in poco più di due settimane[7]. Il ritmo particolare della sua tecnica di ripresa, caratterizzato da lente sequenze sentimentali intervallate da rapide sequenze d'azione, contribuisce tuttavia all'aumento della sua popolarità[8]. È possibile osservare questa sua caratteristica in film quali Kettō takadanobaba (1937) e Awa no odoriko (1941) nei quali le scene d'azione sono paragonabili a coregrafie di danza, e persino i suoi film propagandistici del periodo bellico quali Ahen sensō (1943), presentano elementi equiparabili a quelli dei film di Busby Berkeley[9].

Nel 1940 si sposa con l'attrice Yukiko Todoroki, mentre il figlio dei due, Masayuki Makino, è il fondatore dell'Okinawa Actors School, conosciuta per aver visto muovere i primi passi a pop star quali Namie Amuro e Rina Chinen[10]. Conclude la sua carriera nel 1972 dopo aver diretto più di 230 film[8].

Makino muore a Tokyo nel 1993, all'età di 85 anni, e viene ricordato come uno dei maggiori esponenti del genere jidai-geki insieme a Daisuke Itō[11].

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Masahiro Makino (a sinistra) con il padre Shōzō nel 1928

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (JA) マキノ雅広 マキノまさひろ, su Kotobank.jp. URL consultato il 31 ottobre 2014.
  2. ^ a b (EN) James Kirkup, Obituary: Masahiro Makino, in The Independent, 6 novembre 1993. URL consultato il 31 ottobre 2014.
  3. ^ (EN) Keiko I. McDonald, Reading a Japanese Film: Cinema in Context, University of Hawaii Press, 2006, p. 4, ISBN 0-8248-2939-5.
  4. ^ (EN) Alexander Jacoby, A Critical Handbook of Japanese Film Directors: From the Silent Era to the Present Day, Stone Bridge Press, 2013, ISBN 1-61172-531-3.
  5. ^ (JA) Masahiro Makino Retrospective at his Centenary Part 2, su momat.go.jp, National Film Center. URL consultato il 31 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2014).
  6. ^ (JA) マキノ雅弘―映画という祭り [著]山根貞男, in Asahi Shimbun, 28 novembre 2008. URL consultato il 31 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2012).
  7. ^ Mark Schilling, Singing Love Birds, su fareastfilm.com, Udine Far East Film Festival. URL consultato il 31 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2014).
  8. ^ a b (EN) Masahiro Makino, su britannica.com, Enciclopedia Britannica. URL consultato il 31 ottobre 2014.
  9. ^ (EN) Davide Desser, From the Opium War to the Pacific War: Japanese Propaganda Films of World War II (abstract), in Film History, vol. 7, 1995, pp. 32-48. URL consultato il 31 ottobre 2014.
  10. ^ (EN) Okinawa Actors' School, in What's cool in Japan, Web Japan, ottobre-novembre 1998. URL consultato il 1º novembre 2014.
  11. ^ (EN) Kenneth Henshall, Historical Dictionary of Japan to 1945, Scarecrow Press, 2013, p. 111, ISBN 0-8108-7872-0.

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