Marte Wulff

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Marte Wulff
Marte Wulff nel 2007
NazionalitàBandiera della Norvegia Norvegia
GenerePop
Periodo di attività musicale2004 – in attività
Etichetta(It's) Definitely Records, Propeller Recordings, Frank Viggo Music
Album pubblicati7
Studio7
Sito ufficiale

Marte Helene Wulff (Oslo, 10 giugno 1980) è una cantante norvegese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata nella capitale norvegese e cresciuta prima a Kristiansand e poi a Copenaghen, Marte Wulff è salita alla ribalta all'inizio del 2006 con il suo album di debutto Jacket, che ha raggiunto la 23ª posizione della classifica norvegese[1] e che ha fruttato alla cantante una candidatura ai premi Spellemann, il principale riconoscimento musicale norvegese, per il miglior artista esordiente. Riceverà la sua seconda candidatura agli Spellemann dieci anni dopo, nel 2016, nella categoria Miglior artista di musica tradizionale scandinava, con il suo sesto album eponimo.[2] Oltre ad un'intensa attività concertistica come headliner, Marte Wulff ha aperto i concerti norvegesi di artisti internazionali come Katie Melua e Heather Nova.[3][4]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2005 – Run
  • 2006 – Accident
  • 2006 – Trouble
  • 2009 – The Morning Papers
  • 2009 – Opptakt (Så er det nå)
  • 2009 – Alle gode ønsker (Tapper julesang)
  • 2010 – Versus
  • 2016 – Si det sånn
  • 2016 – Herje fritt
  • 2016 – Gå mæ vill
  • 2018 – Verden er stor
  • 2019 – Morgensorgen
  • 2019 – Øya
  • 2020 – Spøkelse

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) MARTE WULFF - JACKET (ALBUM), su norwegiancharts.com. URL consultato il 27 luglio 2020.
  2. ^ (NO) Søk: Marte Wulff, su spellemann.no, Spellemannprisen. URL consultato il 27 luglio 2020.
  3. ^ (NO) Heidi Ditlefsen, Marte synger med Sivert, su fvn.no, Fædrelandsvennen. URL consultato il 27 luglio 2020.
  4. ^ (NO) Stig Henning Morken, Musikk-klikk: Marte Wulff, su abcnyheter.no, ABC Nyheter. URL consultato il 27 luglio 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN103490381 · ISNI (EN0000 0000 7346 7489 · Europeana agent/base/96473 · LCCN (ENn2009081591 · WorldCat Identities (ENlccn-n2009081591