Mark Kerr (lottatore)

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Mark Kerr
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 185 cm
Peso 119,3 kg
Arti marziali miste
Specialità Lotta libera, Submission wrestling
Squadra Bandiera degli Stati Uniti Team Kerr
Carriera
Incontri disputati
Soprannome The Smashing Machine
The Titan
The Specimen
Vittorie 15
per knockout 4
per sottomissione 7
per decisione 2
Sconfitte 11
per knockout 6
per sottomissione 3
per decisione 2
altro 2
No contest 1
 

Mark Kerr (Toledo, 21 dicembre 1968) è un ex lottatore di arti marziali miste statunitense.

Con un background da campione NCAA di lotta libera, Kerr lasciò la sua impronta anche nelle arti marziali miste entrando nella storia della UFC imponendosi in maniera netta nei tornei UFC 14 e UFC 15; vinse anche il torneo dei pesi massimi dell'organizzazione brasiliana WVC e per molti anni combatté nella promozione giapponese Pride, considerata al tempo la migliore al mondo per le MMA.

Vinse anche tre tornei ADCC Submission Wrestling World Championship di submission wrestling, due nella categoria sopra i 99 kg uno nella categoria Absolute.

Carriera nelle arti marziali miste[modifica | modifica wikitesto]

Inizi[modifica | modifica wikitesto]

Kerr iniziò a praticare lotta libera presso l'high school che frequentava nell'Iowa, la stessa scuola dove crebbe il futuro campione UFC Pat Miletich; successivamente si trasferì con la famiglia nell'Ohio, dove divenne campione statale.

La consacrazione sportiva avvenne da studente della Syracuse University quando, nel 1992, vinse il campionato NCAA nella categoria degli 86 kg a spese della leggenda delle MMA Randy Couture, che si classificò secondo; quell'anno Kerr divenne anche un all-american.

Nel 1994 vinse il campionato senior nella categoria 100 kg e successivamente cominciò ad interessarsi alle arti marziali miste.

World Vale Tudo Championship[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1997 esordì nel mondo delle MMA professionistiche con la terza edizione del torneo brasiliano World Vale Tudo Championship.

Il torneo si svolse tutto in una giornata e Kerr, già al primo incontro contro Paul Varelans, si ruppe la mano ma proseguì e sconfisse l'avversario per KO; successivamente si impose su Mestre Hulk, che per evitare i colpi dell'avversario strisciò fuori dal ring. In finale ebbe un drammatico scontro di trenta minuti contro Fabio Gurgel ma Kerr ne uscì vincitore ai punti, aggiudicandosi il torneo.

Ultimate Fighting Championship[modifica | modifica wikitesto]

Kerr venne introdotto nella UFC nel 1997 dall'amico Mark Coleman.

Al tempo la federazione aveva già introdotto le categorie di peso e Kerr infatti prese parte al torneo dei pesi massimi UFC 14: in semifinale mise KO in poco più di due minuti l'israeliano Moti Horenstein e in finale affrontò Dan Bobish vincendo in 1 minuto e 38 secondi e divenendo quindi campione del torneo.

Tre mesi dopo, nell'ottobre 1997, combatté anche nel torneo UFC 15: anche qui si dimostrò devastante, annichilendo Greg Stott in semifinale per KO in soli 17 secondi e sottomettendo Dwayne Cason in finale.

Da duplice campione dei pesi massimi Mark Kerr lasciò la UFC per trasferirsi in Giappone e combattere nella Pride, la quale poteva garantirgli una maggiore remunerazione economica e competitività sportiva.

Pride Fighting Championships[modifica | modifica wikitesto]

Kerr esordì in Pride il 15 marzo 1998, vincendo per squalifica dell'avversario contro il primo campione K-1 Branko Cikatić; nello stesso anno superò anche i brasiliani Pedro Otavio e Hugo Duarte, portando il proprio record personale sul 10-0.

Nel 1999 allungò ulteriormente la sua imbattibilità sottomettendo Nobuhiko Takada al primo round; lo stesso anno affrontò Ihor Vovčančyn, che veniva da un impressionante record di trentadue vittorie al momento della sfida, per il titolo non ufficiale di peso massimo più forte del mondo: Vovchanchyn vinse anche quell'incontro mettendo KO Kerr, ma successivamente il risultato venne cambiato dai giudici di gara in un No Contest in quanto da regolamento le ginocchiate sferrate dal lottatore ucraino ad un Kerr a terra non erano ammesse.

In quegli stessi anni Kerr completò il suo percorso di astro della lotta libera vincendo il torneo ADCC sia nel 1999 che nel 2000: in questo anno, in particolare, vinse il torneo openweight sconfiggendo per ben due volte Josh Barnett e altri campioni e nomi noti della lotta libera e delle MMA come Ricco Rodriguez e Chris Haseman. Venne sconfitto solamente da Ricardo Arona.

Nel 2000 prese parte al torneo Pride Grand Prix assieme a Mark Coleman, inserito nella parte opposta del tabellone rispetto a Kerr; al primo turno sconfisse ai punti l'ex campione Shooto Enson Inoue. Questo fu l'anno della prima vera sconfitta patita da Kerr nella sua carriera nelle MMA, benché ai punti, per mano di Kazuyuki Fujita, lottatore noto per la sua mascella di ferro: con tale sconfitta Kerr venne quindi eliminato dal torneo, vinto alla fine da Coleman.

Da quel momento iniziò la fase del tramonto per quanto riguarda le prestazioni sportive di Kerr, che venne nettamente sconfitto prima da Vovčančyn e poi da Heath Herring, il quale nel successivo incontro affrontò Antônio Rodrigo Nogueira per il neonato titolo dei pesi massimi Pride.

A quel punto Kerr decise di prendersi una lunga pausa e tornò a combattere nel 2004, non riuscendo però a cambiare il trend negativo e venendo sconfitto da Yoshihisa Yamamoto finendo KO da solo, in quanto nel tentativo di portare l'avversario a terra con un takedown finì per sbattere la testa al suolo. Dopo quella sconfitta Kerr lasciò la Pride.

Dopo la Pride[modifica | modifica wikitesto]

Kerr non riuscì più a riportarsi a livelli accettabili nemmeno in federazioni di minor caratura: venne infatti messo KO da Mike Whitehead nell'IFL e sottomesso da Mostapha al-Turk nella britannica Cage Rage.

Combatté ancora fino al 2009 ottenendo due vittorie ma anche altre cinque sconfitte, che portarono il suo record personale ad un definitivo 15-11: tra gli avversari affrontò anche l'ex campione UFC Oleg Taktarov, l'espert Jeff Monson e il futuro campione Strikeforce Muhammed Lawal in un match organizzato dalla M-1 Global.

Attualmente persegue una carriera da rivenditore farmaceutico.

Risultati nelle arti marziali miste[modifica | modifica wikitesto]

Risultato Record Avversario Metodo Evento Data Round Tempo Città Note
Sconfitta 15–11 (1) Bandiera degli Stati Uniti Muhammed Lawal KO (pugni) M-1 Global Presents Breakthrough 28 agosto 2009 1 0:25 Bandiera degli Stati Uniti Kansas City, Stati Uniti
Sconfitta 15–10 (1) Bandiera degli Stati Uniti Jeff Monson Sottomissione (rear naked choke) Vengeance FC 27 settembre 2008 1 3:17 Bandiera degli Stati Uniti Concord, Stati Uniti
Sconfitta 15–9 (1) Bandiera degli Stati Uniti Ralph Kelly KO Tecnico (colpi) Xp3: The Proving Ground 26 luglio 2008 1 - Bandiera degli Stati Uniti Houston, Stati Uniti
Sconfitta 15–8 (1) Bandiera degli Stati Uniti Tracy Willis Sottomissione (ghigliottina) C-3 Fights: Contenders 7 giugno 2008 1 0:45 Bandiera degli Stati Uniti Concho, Stati Uniti
Sconfitta 15–7 (1) Bandiera della Russia Oleg Taktarov Sottomissione (kneebar) YAMMA Pit Fighting 11 aprile 2008 1 1:55 Bandiera degli Stati Uniti Atlantic City, Stati Uniti
Vittoria 15–6 (1) Bandiera degli Stati Uniti Chuck Huus Sottomissione (keylock) CCCF: Battle on the Border 29 marzo 2008 1 2:41 Bandiera degli Stati Uniti Newkirk, Stati Uniti
Vittoria 14–6 (1) Bandiera degli Stati Uniti Steve Gavin Sottomissione (armlock) WCO: Kerr Vs. Gavin 7 novembre 2007 1 1:39 Bandiera degli Stati Uniti Hollywood, Stati Uniti
Sconfitta 13–6 (1) Bandiera del Libano Mostapha al-Turk KO Tecnico (Sottomissione ai pugni) Cage Rage 20: Born 2 Fight 10 febbraio 2007 1 2:29 Bandiera del Regno Unito Londra, Regno Unito
Sconfitta 13–5 (1) Bandiera degli Stati Uniti Mike Whitehead KO Tecnico (pugni) IFL: World Championship Semifinals 2 novembre 2006 1 2:40 Bandiera degli Stati Uniti Portland, Stati Uniti
Sconfitta 13–4 (1) Bandiera del Giappone Yoshihisa Yamamoto KO Tecnico (pugni) Pride 27: Inferno 1º febbraio 2004 1 0:40 Bandiera del Giappone Osaka, Giappone
Sconfitta 13–3 (1) Bandiera degli Stati Uniti Heath Herring KO Tecnico (ginocchiate) Pride 15: Raging Rumble 29 luglio 2001 2 4:56 Bandiera del Giappone Saitama, Giappone
Sconfitta 13–2 (1) Bandiera dell'Ucraina Ihor Vovčančyn Decisione (unanime) Pride 12: Cold Fury 9 dicembre 2000 3 5:00 Bandiera del Giappone Saitama, Giappone
Vittoria 13–1 (1) Bandiera della Russia Igor Borisov Sottomissione (neck crank) Pride 10: Return of the Warriors 27 agosto 2000 1 2:06 Bandiera del Giappone Tokorozawa, Giappone
Sconfitta 12–1 (1) Bandiera del Giappone Kazuyuki Fujita Decisione (unanime) Pride Grand Prix 2000 Finals 1º maggio 2000 1 15:00 Bandiera del Giappone Tokyo, Giappone Torneo Pride Grand Prix 2000, Quarti di finale
Vittoria 12–0 (1) Bandiera degli Stati Uniti Enson Inoue Decisione (unanime) Pride Grand Prix 2000 Opening Round 30 gennaio 2000 1 15:00 Bandiera del Giappone Tokyo, Giappone Torneo Pride Grand Prix 2000, Primo turno
No Contest 11–0 (1) Bandiera dell'Ucraina Ihor Vovčančyn No Contest (ginocchiate non ammesse) Pride 7 12 settembre 1999 2 4:36 Bandiera del Giappone Yokohama, Giappone Per il titolo non ufficiale di Peso Massimo #1
Vittoria 11–0 Bandiera del Giappone Nobuhiko Takada Sottomissione (kimura) Pride 6 4 luglio 1999 1 3:04 Bandiera del Giappone Yokohama, Giappone
Vittoria 10–0 Bandiera del Brasile Hugo Duarte KO Tecnico (ritiro) Pride 4 11 ottobre 1998 3 2:32 Bandiera del Giappone Tokyo, Giappone
Vittoria 9–0 Bandiera del Brasile Pedro Otavio Sottomissione (kimura) Pride 3 24 giugno 1998 1 2:13 Bandiera del Giappone Tokyo, Giappone
Vittoria 8–0 Bandiera della Croazia Branko Cikatić Squalifica (aggrappato alle corde) Pride 2 15 marzo 1998 1 2:14 Bandiera del Giappone Yokohama, Giappone Debutto in Pride
Vittoria 7–0 Bandiera degli Stati Uniti Dwayne Cason Sottomissione (rear naked choke) UFC 15: Collision Course 17 ottobre 1997 1 0:53 Bandiera degli Stati Uniti Bay St. Louis, Stati Uniti Vince il torneo dei Pesi Massimi UFC 15
Vittoria 6–0 Bandiera degli Stati Uniti Greg Stott KO (ginocchiata) UFC 15: Collision Course 17 ottobre 1997 1 0:17 Bandiera degli Stati Uniti Bay St. Louis, Stati Uniti Torneo dei Pesi Massimi UFC 15, Semifinale
Vittoria 5–0 Bandiera degli Stati Uniti Dan Bobish Sottomissione (mento sull'occhio) UFC 14: Showdown 27 luglio 1997 1 1:38 Bandiera degli Stati Uniti Birmingham, Stati Uniti Vince il torneo dei Pesi Massimi UFC 14
Vittoria 4–0 Bandiera d'Israele Moti Horenstein KO Tecnico (pugni) UFC 14: Showdown 27 luglio 1997 1 2:22 Bandiera degli Stati Uniti Birmingham, Stati Uniti Torneo dei Pesi Massimi UFC 14, Semifinale
Vittoria 3–0 Bandiera del Brasile Fabio Gurgel Decisione (unanime) World Vale Tudo Championship 3 19 gennaio 1997 1 30:00 Bandiera del Brasile Brasile Vince il torneo dei Pesi Massimi WVC 3
Vittoria 2–0 Bandiera del Brasile Mestre Hulk Squalifica (uscita dal ring) World Vale Tudo Championship 3 19 gennaio 1997 1 2:21 Bandiera del Brasile Brasile Torneo dei Pesi Massimi WVC 3, Semifinale
Vittoria 1–0 Bandiera degli Stati Uniti Paul Varelans KO Tecnico (colpi) World Vale Tudo Championship 3 19 gennaio 1997 1 2:06 Bandiera del Brasile Brasile Torneo dei Pesi Massimi WVC 3, Quarti di finale

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