Mario Sestili

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Mario Sestili
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 176 cm
Peso 76 kg
Calcio
Ruolo Ala o Centravanti
Termine carriera 1969
Carriera
Giovanili
1956-1958Giorgiana Macerata
1958-1959Robur Macerata
Squadre di club1
1960-1961Corridonia16 (16)
1961-1963Sambenedettese42 (8)
1963-1965Udinese52 (13)
1965-1967Salernitana56 (10)
1967-1968Chieti20 (2)[1]
1968-1969Sambenedettese24 (3)[2]
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Mario Sestili (Fiastra, 28 novembre 1941) è un ex calciatore italiano, di ruolo centravanti o ala.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocava come ala sinistra o come centravanti.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Sestili, nato in provincia di Macerata, crebbe nella società marchigiana del Corridonia. Esordì tra i professionisti con la Sambenedettese, con cui giocò la stagione di Serie B 1960-1961. Nel campionato 1961-1962 mise a referto 3 gol in 16 presenze, in quello successivo 4 reti in 26 gare.

Nell'estate 1963 passò all'Udinese, altra società di seconda serie. Con il club friulano giocò 29 incontri nel corso della Serie B 1963-1964, segnando 7 reti; retrocesso in Serie C, rimase all'Udinese anche in tale categoria, assommando 21 presenze nel 1964-1965.

Passò poi alla Salernitana, sempre in Serie C: alla prima stagione giocò 27 gare, segnando 3 volte. Ottenuta la promozione in Serie B, fu titolare anche per il seguente torneo di seconda serie, e scese in campo in 29 occasioni (6 gol). Tornò poi in Serie C, dapprima con il Chieti e infine con la Sambenedettese.

In carriera conta 100 presenze in Serie B.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Salernitana: 1965-1966

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Almanacco illustrato del calcio, Carcno edizioni, 1969, p. 230.
  2. ^ Almanacco illustrato del calcio, Carcano edizioni, 1970, p. 265.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]