Mario Nigro (giurista)

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Mario Nigro (San Fili, 19 gennaio 1912Roma, 28 febbraio 1989) è stato un giurista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dapprima avvocato, successivamente professore incaricato e ordinario di diritto amministrativo nelle Università di Messina, Firenze e Roma Sapienza, fu studioso e illustre maestro del diritto amministrativo processuale e sostanziale, sotto la cui Scuola si formò un folto numero di amministrativisti (G. Meale, V. Caputi Jambrenghi etc.) fino al pensionamento nel 1983.

Negli anni ottanta fu Presidente di una commissione governativa (nota come "Commissione Nigro") di riforma del diritto amministrativo sostanziale, ed in particolare del procedimento amministrativo, i cui lavori terminarono nel 1984 portando successivamente all'approvazione della l. n. 241/1990 sull'attività amministrativa.[1]

Il pensiero[modifica | modifica wikitesto]

Nell'Accademia italiana, Nigro fu un professore atipico, sostanzialmente isolato, e non riconducibile ad alcuna delle scuole di pensiero inaugurate dai principali teorici della materia (Aldo Sandulli, Enrico Guicciardi, Roberto Lucifredi, Renato Alessi, Massimo Severo Giannini, Feliciano Benvenuti) nel corso del XX secolo, anche se nei primi anni di formazione fu forte in lui l'influenza della dottrina di Costantino Mortati, cui Nigro dedicò - "in segno di ammirazione per il maestro e gratitudine per l'amico" la sua monografia su "Studi sulla funzione organizzatrice della pubblica amministrazione".[senza fonte][2]

Il suo isolamento accademico favorì da un lato lo sviluppo di un pensiero originale - soprattutto, ma non solo, nei rapporti fra pubblica amministrazione e giustizia amministrativa - che ebbe notevoli riconoscimenti in ambito universitario e giudiziario.[senza fonte][3]

Particolarmente apprezzata[4] è stata la sua "Giustizia amministrativa", edita per qualche anno con aggiornamenti a cura di A. Nigro, per tentare di preservarne l'utilita' didattica,[5] sebbene successivamente consegnata alla storia con l'entrata in vigore del codice del processo amministrativo.[6]

Nondimeno, è la c.d. Teoria dei blocchi normativi, elaborata dal Nigro, ad aver dato autonoma dignità all'interesse legittimo rispetto al diritto soggettivo;[7] teoria fatta propria dall'A.P. del Consiglio di Stato.[8]

Di rilievo i lavori curati dallo stesso Nigro, con i contributi di studiosi sulla materia delle Convenzioni urbanistiche, corredati da una sua apertura-chiusura dei lavori.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ G. Napolitano, Manuale di diritto amministrativo, Matelica, Halley, 2008, p. 213, sub nota 262
  2. ^ Antonella Meniconi, Mario Nigro. Un profilo biografico, in Rivista trimestrale di diritto pubblico, n. 3, 2010. URL consultato il 7 dicembre 2023.
  3. ^ indice1, Convegno "Mario Nigro: giurista della complessità", 4-5 ottobre 2023, San Fili (CS), su Nomos, 26 settembre 2023. URL consultato il 7 dicembre 2023.
  4. ^ Paolo Grossi, Nobiltà del diritto: profili dei giuristi, Giuffrè Editore, 2008, ISBN 978-88-14-14119-5. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  5. ^ Mario Nigro, Giustizia amministrativa, Il Mulino, 2002, ISBN 978-88-15-08814-7. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  6. ^ Giovanni Leone, Luigi Maruotti e Carlo Saltelli, Codice del processo amministrativo, CEDAM, 22 dicembre 2010, ISBN 978-88-13-31147-6. URL consultato il 10 dicembre 2023.
  7. ^ Mario Nigro, Il giudice amministrativo oggi, in Il Foro Italiano, vol. 101, 1978, pp. 161/162–171/172. URL consultato il 7 dicembre 2023.
  8. ^ La Plenaria, su Altalex, 4 aprile 2011. URL consultato il 7 dicembre 2023.
  9. ^ Mario Nigro, Convenzioni urbanistiche e tutela nei rapporti tra privati, A. Giuffrè, 1978. URL consultato il 10 dicembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sabino Cassese, Necrologio per Mario Nigro, in «Annuario per l’Anno Accademico 1988/1989 dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”», Roma, 1991, pp. 1615-1617; pubblicato anche, con il titolo Ricordo di Mario Nigro, in “Rivista trimestrale di diritto pubblico”, 1991, n. 3, pp. 961-963.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN27172159 · ISNI (EN0000 0000 2652 8234 · SBN MODV160072 · LCCN (ENn83135190 · BNF (FRcb12506129r (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n83135190