Mario Morgantini

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Mario Morgantini (Chiusi, 1920Ravenna, 10 aprile 1945) è stato un partigiano italiano, medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Soldato del 22º Reggimento della Divisione Cremona, impegnato sul Fronte occidentale e poi in Corsica, Morgantini, dopo l'8 settembre 1943, prese parte, nelle file della stessa Divisione trasformata in Gruppo di combattimento, alla Guerra di liberazione.

Marconista presso un comando di battaglione in linea nel territorio di Alfonsine e nonostante avesse già partecipato a numerose pericolose azioni, alla vigilia dell'offensiva finale chiese di essere assegnato ad una delle Compagnie più avanzate. Con un gruppo di commilitoni, Morgantini attaccò un caposaldo nemico intimandone la resa. Ferito, non desistette dall'azione. Colpito una seconda volta, ai compagni che si esponevano per salvarlo, gridava di non occuparsi di lui e di continuare l'attacco. Poco dopo Morgantini spirava.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare alla memoria - nastrino per uniforme ordinaria
«Marconista in servizio presso un comando di battaglione, volontario nelle più rischiose imprese di pattuglie diurne e notturne, dimostrava in ogni occasione assoluto sprezzo del pericolo, calma e serenità. All'approssimarsi dell'offensiva che doveva definitivamente stroncare la resistenza nemica, chiedeva di essere assegnato ad una compagnia avanzata prendendo così parte ad un attacco contro munitissime posizioni avversarie. Ancora una volta rifulsero le sue eccezionali doti di valoroso combattente. Dopo una dura giornata di aspri combattimenti chiese ed ottenne di formare con altri animosi una pattuglia di osservazione per prendere contatto col nemico in ritirata, e ne assunse il comando. Individuato un centro di fuoco isolato lo assaltava col lancio di bombe a mano, intimando la resa ai difensori. Ferito una prima volta non desisteva dall'azione riuscendo ad uccidere il suo feritore. Colpito a morte una seconda volta dalla raffica di una mitragliatrice, ai suoi compagni che si accingevano ad accorrere in suo soccorso, intimava di non esporsi inutilmente e di ritirarsi. Riportato dopo qualche ora nelle nostre linee, ripresa per un attimo conoscenza, chiedeva se le notizie attinte dalla sua pattuglia fossero state comunicate al comando superiore e spirava dichiarandosi felice di dare la vita per la Patria. Sintesi di tutte le virtù eroiche dei fanti d'Italia.»
— Case Marini (Zona Alfonsine), 10 aprile 1945[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mario Morgantini, su Quirinale.it. URL consultato il 12 novembre 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]