Mario Grecchi

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Mario Grecchi (Milano, 24 febbraio 1926Perugia, 17 marzo 1944) è stato un partigiano italiano, allievo del Collegio Militare di Milano (oggi denominato Scuola militare "Teulié"), medaglia d'oro della Resistenza.

Monumento a Mario Grecchi nel cimitero monumentale di Perugia.
Targa commemorativa a Perugia

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanissimo scese dalla Lombardia fino sugli appennini per combattere a favore degli ideali partigiani contro il nazifascismo, all'alba del dopo 8 settembre. Date le sue capacità venne eletto comandante di una brigata di liberazione, chiamata Brigata leoni, non solo per le doti di coraggio dei componenti, ma anche e soprattutto visto il campo in cui questa formazione operava, trattandosi di Bettona, Deruta, Collemancio, e Castelleone appunto da cui il nome della squadra.

Cippo commemorativo alla Brigata "Leoni", sul monte dei Cinque Cerri, nei pressi di Castelleone di Deruta.

Al culmine di un'operazione cruenta e sanguinosa, fu catturato da un battaglione tedesco, uccise un comandante che gli intimava di arrendersi e fu condannato a morte per fucilazione. Fu costretto a subire delle trasfusioni di sangue per restare in vita fino all'indomani mattina, quando venne portato al poligono di tiro di Perugia e fucilato con buona parte dei componenti la sua brigata.

Memoria[modifica | modifica wikitesto]

La toponomastica umbra lo ricorda in ogni suo paese. Il municipio di Deruta, comune più grande teatro delle sue azioni, è a lui dedicato, dal 2003 quando venne celebrato da rappresentanti dell'allora governo.

A Mario Grecchi nel 2012 è stato intitolato il 17º corso della Scuola Militare Teuliè di Milano[1].

Il 9 novembre 2016 è stata esposta al pubblico una lapide in suo onore all’ingresso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

Il 10 novembre 2016 a Perugia nell’ambito delle celebrazioni del giorno dell’unità nazionale e della giornata delle forze armate, il Comandante della Scuola lingue estere dell’Esercito (SLEE) ha consegnato la bandiera nazionale al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo 6 di Istruzione Secondaria di primo grado di Castel del Piano, intitolato a Mario Grecchi.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Giovanissimo e ardito vice comandante di una banda di partigiani operante nella zona dei monti Bettona, Deruta, Collemancio, fu sempre di esempio nel condurre i suoi uomini nelle azioni più rischiose. Accerchiata la zona ad opera di una Divisione tedesca si offriva volontario con sei uomini per tenere una posizione chiave e dar tempo al resto della banda di mettersi in salvo. Sosteneva il combattimento contro un battaglione tedesco, riuscendo senza alcuna arma automatica a tenere la posizione dalle 9 del mattino alle 17 del pomeriggio. Ferito gravemente da 12 pallottole, veniva catturato. All’ufficiale tedesco che gli intimava la resa, rispondeva con un colpo di pistola uccidendolo. Moribondo gli veniva fatta una trasfusione di sangue per farlo vivere fino al mattino e fucilarlo. Affrontava serenamente il plotone di esecuzione e, dopo aver rifiutato la benda, cadeva al grido: « Viva l’Italia »[3]
— Deruta (Perugia), 6 marzo 1944; Perugia, 17 marzo 1944

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Esercito Italiano- GIURANO GLI ALLIEVI DELLA “TEULIÈ” Archiviato il 27 marzo 2014 in Internet Archive.
  2. ^ L’Esercito ha consegnato la bandiera nazionale ad una scuola di Perugia, su umbrianotizieweb.it, 11 novembre 2016. URL consultato il 25 aprile 2022.
  3. ^ Sito del Quirinale, su quirinale.it. URL consultato il 28-01-2009.

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