Mario Giuliano

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Mario Giuliano
NascitaTorino, 18 aprile 1901
MorteAlessandria d'Egitto, 5 settembre 1942
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
Regia Aeronautica
ArmaFanteria
CorpoAlpini
Reparto193ª Squadriglia, 87º Gruppo, 30º Stormo Bombardamento Terrestre
GradoTenente colonnello a.a.r.n. in s.p.e.
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra d'Etiopia
Seconda guerra mondiale
CampagneArbegnuoc
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Mario Giuliano (Torino, 18 aprile 1901Alessandria d'Egitto, 5 settembre 1942) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Torino il 18 aprile 1901.[3] Conseguita la maturità classica a Torino, all'età di diciassette anni in servizio presso il Regio Esercito partecipò alla prima guerra mondiale nel 3º Reggimento alpini.[4] Dopo la fine della guerra venne ammesso a frequentare la Scuola Allievi Ufficiali della Regia Guardia di Finanza a Caserta, e fu nominato sottotenente nell'agosto 1921. Conseguì il brevetto di osservatore d'aeroplano nel 1925, e fu assegnato al XV Gruppo squadriglie da ricognizione a Verona iniziando la sua carriera di aviatore.[4] Trasferito nella Regia Aeronautica nel 1928, e promosso tenente pilota, fu volontario nella Tripolitania italiana dal novembre 1930 al settembre 1934.[4] Rientrato in Italia promosso al grado di capitano, dopo un breve servizio prestato, dapprima al 5º Stormo d'assalto e poi allo Stato maggiore del Ministero dell'aeronautica, nel luglio 1935 parti di nuovo volontario per l'Africa orientale dove si distinse nella guerra d'Etiopia al comando della 9ª Squadriglia A.O.[4] Ritornato in Patria nel 1937 e ripreso servizio allo Stato maggiore dell'Aeronautica nel 1938 fu promosso maggiore.[4] Prestò poi successivamente servizio presso gli 21° e 22º Stormo Osservazione Aerea.[4] All'atto della dichiarazione di guerra alla Francia e alla Gran Bretagna, avvenuta il 10 giugno 1940, ricopriva l'incarico di comandante di un gruppo di osservazione impiegato sul fronte occidentale.[4] Dopo la firma dell'armistizio di Villa Incisa fu trasferito, a domanda, presso il 30º Stormo Bombardamento Terrestre di stanza in Sicilia.[4] Promosso tenente colonnello, dopo un turno di avvicendamento a Forlì, nel giugno 1942 fu trasferito con il suo gruppo da bombardamento, l'87º, nell'Aviazione dell'Egeo all'Aeroporto di Gadurrà.[4] La notte del 25 settembre non fece ritorno da una azione di bombardamento sulla base navale di Alessandria d'Egitto con il CANT Z.1007 con il M.llo Cumo Emilio, il Serg. marconista Campanale Luca, l'Av. Capassi Giuseppe ed il M.llo Covello Armando.[4] Già decorato con una medaglia d'argento e due di bronzo al valor militare fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Dopo una vita intieramente votata al culto della Patria, in una inesauribile ricerca e generosissima offerta di quanto potesse consacrare al dovere e al sacrificio, comandante di gruppo da bombardamento, si affermava, attraverso molteplici prove di dedizione ed eroico ardimento, comandante e combattente del più alto valore. In due cicli operativi, nei settori centrale e orientale del Mediterraneo si prodigava senza tregua per la preparazione e la condotta delle sue squadriglie, perfetti organismi di guerra, che sotto la sua guida, al suo esempio luminosissimo, seguivano, di affermazione in affermazione, la via del sacrificio, di onore e di successo da lui inflessibilmente percorsa. Sempre volontario per le imprese ove maggiore fosse il rischio, raggiungeva dalle più alte solitudini o a volo rasente, con velivolo vulnerabilissimo in bassa quota, gli obiettivi più muniti; violava in pieno giorno ed in volo isolato i cieli nemici più difesi, per arditissime ricognizioni fotografiche, si lanciava su ampie distese marine ave più lontano era il palpito amico e più vicina la minaccia nemica, per ricognizioni alturiere protratte ai limiti dell’autonomia, quasi sospinto ovunque da una forza d’audacia e di volontà senza limiti che sembrava assicurare il suo certo destino. In azione notturna, al di là di una lunga navigazione, alla testa delle sue squadriglie, portava l’infallibile offesa su importante base nemica. Scomparso nel cielo del più puro eroismo, facevano di lui ritorno la magnanimità dello spirito, la luce del suo valore, la grandezza dell’esempio, ad imperitura testimonianza di un’esistenza consacrata e serenamente offerta per le maggiori fortune della Patria. – Cielo del Mediterraneo Centrale e Orientale, luglio 1940 – settembre 1942.[5]»
— Regio Decreto 18 marzo 1943.[3]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Cielo del Mediterraneo, novembre 1940 – maggio 1941
— Regio Decreto 2 dicembre 1941.[6]
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di una squadriglia di provata capacità, guidava personalmente più volte il proprio reparto in difficili e rischiose azioni. Durante le operazioni del Sidamo avvistato un forte nucleo di ribelli con l'abituale slancio piombava su di esso mitragliandolo a volo rasente persistendo nell'azione contraerea avversaria, rientrando al campo all'imbrunire in difficili condizioni di volo. Esempio di valore, alto senso del dovere, spirito di sacrificio. Cielo dell'A.O., dicembre 1936-marzo-1937
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 89.
  3. ^ a b Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p. 186.
  4. ^ a b c d e f g h i j Bianchi, Cattaneo 2012, p. 125.
  5. ^ Bianchi, Cattaneo 2012, p. 124.
  6. ^ Bollettino Ufficiale 1941, dispensa 51ª, pagina 2482 registrato alla Corte dei conti addì 18 marzo 1942, registro n.17 Aeronautica, foglio n.235.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, Il Medagliere vol.2, Roma, Edizioni Associazione Nazionale Alpini, 1988, ISBN 978-88-902153-2-2.
  • (EN) Chris Dunning, Combat Units of the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 89.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.
  • Franco Pagliano, Aviatori italiani: 1940-1945, Milano, Ugo Mursia Editore, 2004, ISBN 88-425-3237-1.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]