Mario Geymonat

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Mario Geymonat (Torino, 26 gennaio 1941Venezia, 17 febbraio 2012) è stato un filologo classico e latinista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Insegnò letteratura latina all'Università Ca' Foscari di Venezia fino all'autunno del 2008. In precedenza era stato professore di grammatica greca e latina, letteratura latina e filologia classica nelle Università di Milano, Calabria e Siena.

Fu tra i fondatori, nel 1966, del Partito Comunista d'Italia (marxista-leninista).[1]

Fu autore di importanti edizioni critiche, in particolare del poeta Virgilio (la prima fu pubblicata da Paravia a Torino nel 1973, la seconda, rinnovata e ampliata, dalle Edizioni di Storia e Letteratura a Roma nel 2008).[2] Pubblicò numerosi saggi critici su riviste italiane e straniere.

Fin da giovane, per influenza del padre Ludovico, uno dei maggiori epistemologi del secolo scorso, si occupò anche di storia della scienza antica: pubblicò fra l'altro il palinsesto veronese della traduzione latina degli Elementi di Euclide e da ultimo la biografia di uno degli scienziati più originali della storia, Il Grande Archimede[3](Sandro Teti Editore, Roma, 2006; 3ª edizione 2008). Il volume, insignito del Premio Corrado Alvaro, è stato pubblicato anche in inglese da Baylor University Press[4].

Morì nel 2012 all'età di 71 anni[5]: era vedovo dell'italianista Giovanna Gronda. In occasione del secondo anniversario della morte, Sandro Teti Editore ha pubblicato il volume C'è chi crede nei sogni (2014) a cura di Anna Lombardo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/11/11/noi-cinesi-italia.html
  2. ^ Questa edizione è stata considerata «autoritativa», cioè quella contenente il testo migliore, del corpus Vergilianum. Quasi in contemporanea all'uscita della seconda edizione è stata pubblicata l'edizione critica curata da Gian Biagio Conte e la sua équipe per la Bibliotheca Teubneriana.
  3. ^ Il grande Archimede, su sandrotetieditore.it.
  4. ^ Bryn Mawr Classical Review: 2012.01.14
  5. ^ Addio al «virgiliano» Mario Geymonat Corriere della Sera

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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