Mario Frustalupi

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Mario Frustalupi
Frustalupi alla Sampdoria nel 1964
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 166 cm
Peso 66 kg
Calcio
Ruolo Centrocampista
Termine carriera 1981
Carriera
Giovanili
1957-1960Orvietana
1960Sampdoria
Squadre di club1
1960-1961Sampdoria0 (0)
1961-1962Empoli19 (2)
1962-1970Sampdoria202 (22)
1970-1972Inter38 (2)
1972-1975Lazio88 (2)
1975-1977Cesena51 (8)
1977-1981Pistoiese108 (6)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Mario Frustalupi (Orvieto, 12 settembre 1942San Salvatore Monferrato, 14 aprile 1990) è stato un calciatore e dirigente sportivo italiano.

Ha vinto due scudetti: l'undicesimo dell'Inter nel campionato 1970-1971 e il primo della Lazio, allenata da Tommaso Maestrelli, nel 1973-1974.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il padre di Nicolò, allenatore di calcio e vice di Walter Mazzarri[1].

Perse la vita nell'aprile 1990, in un incidente stradale nei pressi di San Salvatore Monferrato sull'Autostrada A26, mentre stava raggiungendo la famiglia in vacanza a Cervinia[2].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Mosse i primi passi da calciatore nell'Orvietana, squadra della sua città, con la quale fece il suo esordio nella stagione 1957-1958.[3]

Arrivò quindi a giocare nelle giovanili della Sampdoria, con la quale esordì in Serie A il 5 maggio 1963, a vent'anni, segnando un gol nella partita persa contro il Torino per 4-2.

Frustalupi alla Lazio nella prima metà degli anni 1970

Coi blucerchiati giocò otto campionati, di cui uno di Serie B, con 164 presenze e 21 gol in A e 38 presenze e un gol in B.

Nel 1970 fu acquistato dall'Inter per sostituire Luis Suárez. A Milano rimase due stagioni, ma il posto da titolare gli fu precluso dal tecnico Giovanni Invernizzi, senza poi contare che nel suo ruolo giocava la bandiera nerazzurra Sandro Mazzola; Frustalupi disputò comunque la Coppa dei Campioni, al posto di Mario Corso, arrivando sino alla finale, persa contro l'Ajax, allo stadio di Rotterdam (2-0), nel 1972.

L'anno successivo fu ceduto, insieme a Massimo Silva, alla Lazio del presidente Umberto Lenzini e del tecnico Tommaso Maestrelli, in cambio di Giuseppe Massa più conguaglio. Fu uno degli artefici del primo scudetto laziale nel 1974, giocando tutte le partite e guidando la squadra come regista.

Nel 1975 andò al Cesena, insieme al compagno di squadra Giancarlo Oddi, portando la formazione romagnola al migliore piazzamento della sua storia in Serie A, sesta, e alla qualificazione in Coppa UEFA.

Nell'ottobre del 1977, a campionato iniziato, fu ceduto in Serie B alla Pistoiese, dove terminò la carriera ma portò gli arancioni, per l'unica volta, in Serie A nel 1980; Frustalupi aveva trentanove anni quando giocò l'unico campionato in massima serie della Pistoiese.

Ha giocato 364 partite con 34 reti in Serie A e 123 e 6 reti in Serie B.

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Smessi i panni del calciatore aprì una concessionaria Lancia, collaborando anche con la Pistoiese per la quale fu direttore sportivo[4] e presidente.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato
Comp Pres Reti
1961-1962 Bandiera dell'Italia Empoli C 19 2
1962-1963 Bandiera dell'Italia Sampdoria A 1 1
1963-1964 A 24 2
1964-1965 A 25 0
1965-1966 A 32 8
1966-1967 B 38 1
1967-1968 A 29 5
1968-1969 A 28 3
1969-1970 A 25 2
Totale Sampdoria 202 22
1970-1971 Bandiera dell'Italia Inter A 18 1
1971-1972 A 20 1
Totale Inter 38 2
1972-1973 Bandiera dell'Italia Lazio A 30 1
1973-1974 A 30 0
1974-1975 A 28 1
Totale Lazio 88 2
1975-1976 Bandiera dell'Italia Cesena A 30 7
1976-1977 A 21 1
Totale Cesena 51 8
1977-1978 Bandiera dell'Italia Pistoiese B 21 3
1978-1979 B 37 2
1979-1980 B 27 0
1980-1981 A 23 1
Totale Pistoiese 108 6
Totale carriera 506 42

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Sampdoria: 1966-1967
Inter: 1970-1971
Lazio: 1973-1974

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]