Mario Anelli (militare)

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Mario Anelli
Il capitano Mario Anelli in una foto del 1940.
NascitaCasalmorano, 13 febbraio 1903
MorteMediterraneo Orientale, 24 giugno 1941
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Marina
Regia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
Corpo Aereo Italiano
Anni di servizio1923-1941
GradoCapitano a.a.r.n.
GuerreGuerra d'Etiopia
Guerra di Spagna
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna di Grecia
BattaglieBattaglia del Tembien
Battaglia di Mai Ceu
Battaglia del lago Ascianghi
Battaglia di Aragona
Battaglia di Catalogna
Decorazionivedi qui
dati tratti da Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare[1]
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Mario Anelli (Casalmorano, 13 febbraio 1903Mediterraneo Orientale, 24 giugno 1941) è stato un militare, aviatore e fotografo italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale. Decorato anche di due Medaglie d'argento, una di bronzo e due croci di guerra al valor militare e in qualità di fotografo ha preso parte alla a Crociera aerea nel Mediterraneo occidentale, alla crociera nel Mediterraneo orientale e nel Mar Nero e alla crociera aerea transatlantica Italia-Brasile.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Casalmorano il 13 febbraio 1903. Conseguì la licenza tecnica presso la scuola "Francesco Genala" di Soresina, lavorando poi per un triennio in un istituto di credito nella provincia di Cremona.[2] Arruolatosi volontario come marinaio nella Regia Marina, nell'agosto 1923 chiese, ed ottenne, di essere trasferito presso il Centro equipaggi dell'Arma Aeronautica (da pochi mesi costituita come Forza Armata autonoma).[2]

Ammesso nel 1924 nella categoria dei fotografi, nel maggio-giugno 1928 partecipò alla crociera aerea nel Mediterraneo occidentale eseguita da 61 idrovolanti al comando di Francesco De Pinedo, nel giugno del 1929 alla crociera nel Mediterraneo orientale e nel Mar Nero e nel dicembre 1930, fino a Bolama, alla crociera aerea transatlantica Italia-Brasile.

A Montecelio (ora Guidonia) collaudò alcuni tipi di paracadute, curando anche durante la discesa la realizzazione di documentazioni fotografiche.[3]

Nel novembre del 1935 partì per l'Eritrea con il grado di maresciallo fotografo di 3ª classe per partecipare alla campagna di Etiopia.[2] Si distinse nelle battaglie dell'Endertà, del Tembiem, di Mai Ceu e di Ascianghi. Si distinse anche in un combattimento terrestre dopo uno sbarco aereo. Per il suo comportamento in Etiopia venne decorato con la medaglia d’argento al valor militare.[2] Rientrato in Patria nell'agosto 1936 fu promosso per meriti straordinari sottotenente in servizio permanente effettivo nella categoria fotografi.[2]

Nel 1937 partì volontario per la Spagna prendendo parte a numerose azioni specialmente in Aragona e in Catalogna.[2] Promosso tenente nel marzo 1938, e decorato per il suo comportamento nella Aviazione legionaria con la seconda medaglia d'argento al valor militare, rientrò in Patria il 31 luglio 1938. Nel maggio 1939 venne insignito della Cruz Roja da parte del governo spagnolo.

Mobilitato alla dichiarazione di guerra contro Francia e Gran Bretagna il 10 giugno 1940, ottenne di partecipare attivamente alle operazioni belliche.[2] Il 22 giugno nel corso di una ricognizione su Tunisi e Biserta (con S.M.79 rischierato a Sciacca) venne ferito da schegge di un proiettile contraereo. Ottenuta l'interruzione della convalescenza, rientrò in servizio in luglio, partecipando a bordo di velivoli CANT Z.501, CANT Z.506 e S.M.79 a numerose missioni sul Mediterraneo occidentale. Per azione del 1º agosto sulle Baleari fu decorato con croce di guerra al valor militare "sul campo".[2] Trasferito dal novembre 1940 al gennaio 1941 al Corpo Aereo Italiano basato in Belgio, partecipò (su B.R.20) ad operazioni oltre la Manica. Nel periodo febbraio-maggio, assegnato al 50º Gruppo Bombardamento Terrestre partecipò (su CANT Z.1007 Bis) a numerose missioni in Grecia.[4]

Promosso capitano nell'aprile, venne decorato di una seconda croce di guerra al valor militare "sul campo" per la partecipazione alla conquista dell'isola di Corfù il 28 aprile, e con la medaglia di bronzo al valor militare per il suo comportamento nella campagna di Grecia.[2]

Nel maggio 1941 passò a prestare servizio in Africa Settentrionale Italiana con la 279ª Squadriglia aerosiluranti.[2] All’alba del 24 giugno 1941 prese parte alla missione di una formazione di tre aerei diretta all'aerosiluramento di una petroliera britannica scortata da navi da guerra e difesa dai velivoli da caccia. Cadde in combattimento al largo della costa di Marsa Lucch e di Es Sollum. Per questa azione fu successivamente decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1][5]

Capo della Sezione Cinematografica della Regia Aeronautica, con le sue riprese fotografiche e cinematografiche collaborò attivamente con la stampa e con il Giornale Luce, fornendo una importante documentazione dell'attività dell'aviazione militare italiana in pace e in guerra.[5] Fu autore di manuali utilizzati, anche nel secondo Dopoguerra, per la formazione di operatori. Nel 1957 a Mario Anelli venne intitolata la Scuola specialisti dell'Aeronautica Militare di Caserta. Nel 1971 a lui fu intitolata altresì la sezione dell'Associazione Arma Aeronautica di Cremona.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«"Ufficiale fotografo di eccezionale abilità, cinque volte decorato al valore, in tre campagne combattute su tutti i fronti in cui l'Ala italiana fu chiamata ad operare, dimostrò come gli specialisti dell'Arma sanno unire alle doti professionali le più alte virtù militari. Volontario entusiasta nelle imprese più rischiose, assicurò sempre ai propri comandi preziose documentazioni fotografiche sul nemico e sulla azione dei nostri reparti, conseguendo ognora risultati di particolare utilità bellica. In una audace missione contro unità navali avversarie, alla quale aveva insistentemente chiesto di partecipare, nell'intento di poter ancora una volta documentare la gloriosa attività dei reparti operanti, sotto il violento fuoco contraereo avversario e i ripetuti attacchi della caccia nemica, lasciava la macchina da presa e prendeva posto alle armi da bordo. Colpito da raffiche nemiche, pur avendo l'apparecchio in fiamme, continuava a dirigere il fuoco della mitragliatrice contro i velivoli assalitori, finché sopraffatto nell'impari lotta precipitava in mare. Cielo del Mediterraneo Orientale, 24 giugno 1941.[6]»
— Regio Decreto 13 maggio 1942.[7]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Abilissimo e ardito sottufficiale operatore fotocinematografico ha partecipato dall’inizio delle operazioni in A.O. a numerosissimi voli di ricognizione strategica, di bombardamento, e di mitragliamento, dimostrando grande audacia, perizia e sprezzo del pericolo. La violenta reazione antiaerea nemica che più volte ha colpito il suo apparecchio con raffiche di mitragliatrice e cannoncino antiaereo, non ha mai turbato la sua serenità, ed il suo elevato senso del dovere. Durante la battaglia dell’Endertà, del Tembien, di Mai Ceu e Ascianghi, si è unito agli equipaggi nella splendente prova di eroismo data in tali occasioni partecipando quale mitragliere in azioni di mitragliamento a bassa quota. Cielo dell’Endertà, del Tembien, dell’Ascianghi, di Dessiè e di Addis Abeba, novembre 1935 - maggio 1936 XV»
— Regio Decreto in data 2 settembre 1938.[8]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«“Volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, partecipava a numerose azioni di guerra con incarico di documentare fotograficamente le azioni stesse. Incurante della violenta azione aerea e contraerea nemica con serenità di spirito e sprezzo del pericolo assolveva sempre in modo perfetto il suo compito. Cielo di Spagna, luglio 1937 – ottobre 1938
— Regio Decreto 27 settembre 1938.[9]
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Abile e valoroso ufficiale specialista, partecipava a diverse operazioni belliche su importanti obiettivi strenuamente difesi dal nemico, riuscendo con pronta decisione a portare a termine il suo compito e contribuire validamente all’ottimo esito di ogni missione. Cielo della Grecia, febbraio – maggio 1941 XIX
— Regio Decreto 26 gennaio 1942.[10]
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Partecipava valorosamente in qualità di fotografo a bordo di velivolo da bombardamento alle azioni delle Baleari, in cui i velivoli italiani danneggiavano gravemente potenti formazioni navali inglesi che erano così costrette a ripiegare. Azione del 1º agosto 1940
— Regio Decreto 13 novembre 1940.[11]
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Partecipava alla conquista dell’Isola di Corfù effettuata da reparti dell’Armata Aerea distinguendosi per la perizia e l’ardimento, con i quali, nonostante gravi difficoltà, riusciva a preparare una documentazione fotografica di alto interesse. Collaborava con il Comandante della spedizione all’occupazione dei punti più fortemente presidiati dal nemico, dando prova d’acceso sprezzo del pericolo. Cielo di Corfù, 28 aprile 1941
— Regio Decreto 9 febbraio 1942.[12]

Onorificenze estere[modifica | modifica wikitesto]

Cruz Roja al Valor Militare (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p. 123.
  2. ^ a b c d e f g h i j Combattenti Liberazione.
  3. ^ La Provincia - Quotidiano di Cremona, 9 ottobre 1971.
  4. ^ Dunning 1988, p. 40.
  5. ^ a b Apostolo 1996, p. 208.
  6. ^ Quirinale, sito istituzionale, voce Onorificenze, dettagli decorato
  7. ^ Bollettino Ufficiale 1942, disp.21, pag.982 e disp.29, pag.1435.
  8. ^ Bollettino Ufficiale 1938 disp.45 pag.1123.
  9. ^ Bollettino Ufficiale 1938 Supplemento V08, pag. 20.
  10. ^ Bollettino Ufficiale 1942 disp. 9 pag.487.
  11. ^ Bollettino Ufficiale 1940, suppl.9, pag.51.
  12. ^ Bollettino Ufficiale 1941, suppl.13, pag.21.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio Apostolo, Nei cieli di guerra. La Regia Aeronautica a colori 1940-45, Milano, Giorgio Apostolo Editore, 1996.
  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa Orientale - II. La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori, 2009, ISBN 978-88-04-46947-6.
  • (EN) Chris Dunning, Combat Units of the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 687.
  • I Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1977.
  • Gianni Rocca, I disperati - La tragedia dell'aeronautica italiana nella seconda guerra mondiale, Milano, A. Mondadori, 1993, ISBN 88-04-44940-3.
  • Franco Pagliano, Aviatori italiani: 1940-1945, Milano, Ugo Mursia Editore, 2004, ISBN 88-425-3237-1.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.
  • Stato matricolare
  • Libretti di volo
Periodici
  • Fabio Bianchi e Antonio Marazziti, Gli aerosiluranti italiani 1940-1945. I reparti, le macchine, le imprese, in Storia Militare Dossier, n. 14, Parma, Ermanno Albertelli Editore, giugno 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]